Visualizzazione post con etichetta David Strathairn. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta David Strathairn. Mostra tutti i post

mercoledì 13 aprile 2016

He Was The Perfect Weapon Until He Became The Target: The Bourne Saga


Il mondo del cinema offre da anni pellicole d'azione con protagonisti uomini irriducibili, tutti d'un pezzo e dotati di abilità eccezionali, contrapposti a vari cattivi e super-cattivi: basti pensare al mitico Ethan Hunt interpretato da Tom Cruise nella saga di Mission Impossible, o all'inarrestabile Bryan Mills di Liam Neeson nella trilogia di Taken, e così via.
Ebbene, un altro grande eroe/antieroe simile a quelli sopracitati e, per forza di cose, famoso più o meno per tutti i cinefili, quelli appassionati e non a questo genere, è il granitico Jason Bourne, interpretato da Matt Damon, nato dalla penna dello scrittore Robert Ludlum negli anni '80 e protagonista dell'omonima saga di film, per ora fermi a tre, The Bourne Identity del 2002, The Bourne Supremacy del 2004 e The Bourne Ultimatum: Il Ritorno Dello Sciacallo (sottotitolo naturalmente inutile e fuorviante, visto che lo Sciacallo è il cattivo dei libri che non appare nella pellicola; come sempre, complimenti vivissimi agli adattatori cinematografici italiani!) del 2007, più uno spin-off, The Bourne Legacy del 2012, con protagonista Jeremy Renner, nei panni di Aaron Cross.
Nella seconda metà di quest'anno giungerà invece il quarto capitolo, Jason Bourne, di nuovo con Matt Damon come protagonista.
Ma, prima che andiate troppo in confusione con tutta questa marea di nomi, andiamo con ordine.
Il protagonista principale della saga è, ovviamente, il Jason Bourne di Matt Damon, un uomo che perde la memoria, all'inizio del primo film, per poi recuperarla man mano, ricordandosi di essere stato al soldo della CIA come agente e sicario.
Prima che mi fuciliate per questo potenziale spoiler, come sta per farlo lui qui sotto, vi avviso che ciò che vi ho detto non è altro che la punta dell'iceberg, poiché la vicenda è molto più complicata di quel che sembra!

Jason Bourne
Di fatto, l'uomo, salvatosi per miracolo dall'affogamento, essendo finito in mare dopo l'improvvisa amnesia, inizierà una lunga fuga, costellata di pericoli ed attacchi imprevedibili, da parte proprio dell'intelligence statunitense che, chissà per quale misteriosa ragione, lo vuole morto a tutti i costi.
Grazie al suo incredibile addestramento, a causa del quale capirà di non essere un uomo comune, Jason fortunatamente ricorderà nuovamente cosa significa sapersi difendere, perfino a mani nude contro individui armati, e comincerà la sua lotta alla ricerca della verità e alla riscoperta del suo torbido passato, continuamente tormentato da un solo pensiero:
"Sono un uomo buono o cattivo? Merito la redenzione o la morte per ciò che ho fatto prima di perdere la memoria?"
Al tempo stesso, in The Bourne Legacy, le cui vicende sono contemporanee a The Bourne Ultimatum, Aaron Cross, il protagonista interpretato da Jeremy Renner, è un altro agente e sicario agli ordini di chi gestisce le fila delle agenzie di intelligence statunitensi dietro le quinte, che, nonostante non abbia perso la memoria, condivide comunque con Jason il medesimo destino: essere costantemente braccato, chissà per quale oscura motivazione, da quegli stessi uomini che lo addestrarono per renderlo una macchina della morte.

Aaron Cross
Entrambi dovranno dunque comprendere perché, dopo essere stati scelti per diventare il letale braccio armato del governo americano, vengono improvvisamente gettati nel baratro e ricercati come dei comuni criminali.
Le ragioni saranno diverse, come scoprirete vedendo i quattro film, ma i crudeli burattinai, in entrambi i casi, saranno sempre e solo sette: Alexander Conklin (Chris Cooper), Ward Abbott (Brian Cox), Albert Hirsch (Albert Finney), Noah Vosen (David Strathairn), Ezra Kramer (Scott Glenn), Eric Byer (Edward Norton) e Mark Turso (Stacy Keach):

In alto da sinistra verso destra: Alexander Conklin, Ward Abbott ed Albert Hirsch
In basso da sinistra verso destra: Noah Vosen, Ezra Kramer, Eric Byer e Mark Turso
Il primo, presente nella prima pellicola, è l'ufficiale addetto all'addestramento delle milizie speciali, il cui primo "esemplare" fu proprio Jason Bourne. E' un uomo spietato e farà di tutto, pur di mantenere lo status quo a suo vantaggio, minando la sicurezza del suo ex pupillo.
Il secondo è il capo di una delle sezioni della CIA ed il superiore, nonché strettissimo collaboratore, di Conklin nel progetto di addestramento di Bourne e dei suoi simili nei primi due film: se Conklin è spietato, Abbott, sotto le apparenze di un uomo onesto e per bene, nasconde una sfrenatissima ambizione ed un arrivismo senza freni, che gli saranno utili per contrastare l'operato di Bourne durante la sua ricerca di una verità molto scomoda.
Il terzo sarà il tassello finale per il recupero totale della memoria di Jason, al termine della terza pellicola: questo dottore, a mio parere un vero e proprio successore degli scienziati nazisti, come capirete vedendo The Bourne Ultimatum, sarà di fatto essenziale per il protagonista nel capire come si è infine giunti alla sua trasformazione nell'"arma perfetta", un processo duro e terribile a cui pochi avrebbero potuto sottoporsi.
Il quarto, presente dalla seconda alla quarta pellicola, è uno dei vicedirettori della CIA, unitosi alla caccia a Jason Bourne: cinico e senza pietà, soprattutto per via di svariati oscuri segreti di cui è detentore, darà più volte filo da torcere al protagonista, poiché quest'ultimo è il solo che potrà svelare le sue fitte trame malevole.
Il quinto è il direttore della CIA nel terzo e nel quarto film: le sue apparizioni sono poche e sfuggenti, ma man mano si capirà che anch'egli è in combutta con vari alti funzionari governativi e che è uno dei primi interessati nella cattura, se non proprio nell'uccisione, di Bourne.
Il sesto, presente nella quarta pellicola, è un ex colonnello dell'Esercito, ufficialmente ritirato. In realtà, come si scoprirà in The Bourne Legacy, Byer è da anni il capo di un'ulteriore milizia, di cui Aaron Cross fa parte, specializzata in azioni di guerriglia ma, dopo vari intrighi e giochi di potere, da alleati, lui ed Aaron diverranno acerrimi nemici e, proprio a causa dell'ex colonnello, la fuga per la sopravvivenza di Cross avrà inizio.
Il settimo ed ultimo, anch'esso presente nel quarto film, è un ammiraglio, anch'egli ufficialmente ritirato, ma in realtà divenuto il superiore ed assistente di Byer, come lo fu Abbott per Conklin: uniti dalle stesse motivazioni, lui ed il suo sottoposto saranno una vera e propria spina nel fianco per Aaron, ancora incapace di capire come mai, da predatore, è improvvisamente divenuto la preda, alla pari di Bourne in precedenza.
Ma, come in ogni saga che si rispetti, i protagonisti hanno sempre dalla loro parte delle donne forti ed intraprendenti e, nel caso di Bourne e Cross, le più importanti sono in tutto quattro: Marie Helena Kreutz (Franka Potente), Nicolette "Nicky" Parsons (Julia Stiles), Pamela Landy (Joan Allen) e Marta Shearing (Rachel Weisz):

Da sinistra verso destra: Marie Helena Kreutz, Nicolette "Nicky" Parsons, Pamela Landy e Marta Shearing
La prima, presente nelle prime due pellicole, da semplice aiutante di Jason Bourne, per via della promessa di un lauto compenso da parte del protagonista alla donna, al fine di aiutarlo nella sua fuga, diverrà la sua inseparabile consorte e compagna di vita: dolce, gentile e premurosa, sarà la sola a prendere a cuore il recupero della memoria dell'uomo e ad assisterlo nella sua ricerca.
La seconda, presente nei primi tre film, è l'ex assistente in Europa di Bourne e degli altri membri del gruppo di addestramento speciale appostati nel Vecchio Continente: se inizialmente avrà un ruolo marginale, man mano diverrà sempre più importante e, a quanto lascerà trasparire, è stata parte integrante del passato di Jason, nonostante quest'ultimo non la ricordi affatto.
La terza appare nella seconda e nella terza pellicola ed è un'ufficiale della CIA a capo di una task force: il suo cammino si incrocerà con quello di Jason, a cui anch'essa darà la caccia, ma, a differenza dei sette burattinai, il loro incontro prenderà una piega ben diversa.
La quarta ed ultima appare in The Bourne Legacy ed è una scienziata che diverrà l'irrimediabile e sola alleata di Aaron Cross, con tutti i rischi ed i pericoli annessi, poiché anch'essa è braccata come il protagonista. Lo aiuterà e sosterrà più volte ed il loro rapporto, dapprima freddo e distaccato, come lo era quando si incontravano solo per questioni lavorative, diverrà man mano sempre più stretto.
Ora, avendo finalmente vista l'intera saga, dopo anni di rinvii e dimenticanze da parte mia, incuriosito da svariate recensioni entusiastiche, posso onestamente dire che mi sarei aspettato un po' di più, non tanto dai due sequels e dallo spin-off, bensì proprio dal primo capitolo che, per eccellenza, rimane normalmente sempre quello più epico ed indimenticabile: se infatti The Bourne Supremacy, The Bourne Ultimatum e perfino The Bourne Legacy, che tutti hanno ingiustamente bistrattato, mentre io l'ho apprezzato alla stessa stregua della storia principale (eh lo so, a me piace sempre fare il bastian contrario! =P), The Bourne Identity non ha affatto rispecchiato le mie aspettative, alquanto elevate, vuoi per gli inevitabili paragoni con saghe cinematografiche simili, come quelle citate all'inizio di questo articolo, vuoi appunto per le recensioni tutte iper-positive.
Ciononostante, non boccio affatto il primo film, che ho comunque apprezzato, perché fa da molla scatenante di tutti gli eventi successivi ed è, naturalmente, un passaggio inevitabile tramite il quale il protagonista dà il via alla sua ricerca della verità e della memoria perduta.
Per le tre pellicole successive, niente da obiettare, come già detto: tutte molto interessanti ed avvincenti, grazie anche ai cast stellari di ognuno dei quattro capitoli che hanno interpretato i loro ruoli in maniera egregia.
Ma ci saranno altri film?
Ebbene, Jason Bourne, terzo sequel della storia principale, è in arrivo, dopo nove anni dall'ultimo seguito con protagonista il grande Matt Damon, quindi teniamoci pronto al suo mitico ritorno.
Molti fan e Jeremy Renner stesso vorrebbero invece vedere realizzato questo:


Un crossover con protagonisti Bourne e Cross!
L'idea, almeno secondo me, è davvero intrigante, anche se per ora circolano solo voci di corridoio, ma sarebbe davvero una figata assistere a qualcosa del genere!
Nell'attesa dunque di questa potenziale sesta pellicola, vi do appuntamento al 1° settembre, con l'arrivo di Jason Bourne nei cinema italiani, augurandovi buona visione!

Jason Bourne is coming back!

I trailer:

The Bourne Identity:


The Bourne Supremacy:


The Bourne Ultimatum: Il Ritorno Dello Sciacallo:


The Bourne Legacy:


Jason Bourne:


Fan Page Ufficiale Facebook

Profilo Ufficiale Twitter

giovedì 29 maggio 2014

Una Recensione Flash Ruggente: Godzilla


Anno e nazione di produzione: USA/JAP 2014

Distribuzione in Italia: Warner Bros.

Genere: Fantascienza

Durata: 123 minuti

Cast: Aaron Taylor-Johnson, CJ Adams, Bryan Cranston, Ken Watanabe, Elizabeth Olsen, Sally Hawkins, Juliette Binoche, David Strathairn, Richard T. Jones, Al Sapienza, Akira Takarada, Victor Rasuk

Regista: Gareth Edwards

La mia generazione, ovvero quella degli anni '90, è cresciuta amando uno degli esseri fantastici più famosi di tutti, ma non sapeva (salvo essersi informata su Internet, naturalmente) che il film del 1998, amato da tanti e, al tempo stesso, disprezzato da molti, ritraeva una versione alternativa del più celebre mostro della cinematografia mondiale, un "orribile surrogato", come definito da molti fan tradizionalisti.
Quale buona occasione quindi, se non quella di conoscere com'è fatto davvero questo essere, vedendolo nelle sue sembianze originali, note grazie ai film giapponesi prodotti, a partire dagli anni '50, dalla Toho, la ditta che ne detiene i copyrights?
I più ortodossi direbbero: quale buona occasione quindi, se non quella di correggere il tiro?!
Di chi sto parlando? Di Godzilla, ovviamente, e del suo ultimo, omonimo adattamento, creato come reboot del film del '98 ma, soprattutto, come omaggio ai film originali, dato che il 2014 segna la nascita del più celebre Kaijū di tutti!
Io non mi definisco un fan tradizionalista, bensì un fan accanito che si adatta alla situazione del momento. Ciononostante, sebbene io abbia apprezzato tantissimo il film del 1998 (ho ancora i giocattoli della gigantesca iguana geneticamente modificata, come la definiscono i fan tradizionalisti), dopo alcuni anni ho iniziato ad interessarmi ai film giapponesi originali (primo fra tutti, Godzilla Contro I Giganti, in cui Godzilla e il suo amico, l'anchilosauro mutato Anguirus, fronteggiano il terribile King Ghidorah e il malefico Gigan), e qual è stato il risultato?
Sebbene siano storie un po' banali e molto semplicistiche per la nostra epoca, queste pellicole hanno incrinato un bel po' l'amore per Godzilla del 1998, o meglio, Zilla (nome dato all'essere dalla Toho, dopo l'acquisto dei suoi diritti, togliendoli l'onore del titolo God), facendolo scemare un bel po'.
Il perché è molto semplice: se nel film del '98, Zilla è il cattivo che distrugge tutto ciò che incontra sul suo cammino, Godzilla originale in realtà difende la Terra, suo territorio di caccia, dalle ingerenze interne ed esterne provenienti da altri mondi, facendo comunque gli interessi degli umani, visti da lui come nient'altro che ospiti sul suo immenso dominio.
Quindi, fan del film del '98, prima di andare a vedere questo film, liberatevi totalmente dalla concezione di Zilla, se non volete restare delusi, perché il nuovo film di Gareth Edwards ritrae proprio quest'ultima sfaccettatura del mastodontico teropode draconico nipponico.
Di fatto, tutto ha inizio con i famosi esperimenti con le bombe atomiche nel Pacifico del 1954 (non a caso proprio l'anno dell'uscita del primo film dedicato a Godzilla), camuffati appunto come test nucleari per nascondere una verità alquanto oscura.
Dopo 40 anni, vari scienziati, tra i quali il saggio dottor Serizawa, interpretato da Ken Watanabe, scoprono un immenso nido-cimitero sotterraneo nelle Filippine, dalla quale un gigantesco essere sconosciuto è riuscito a fuggire, in seguito a vari secoli di letargo.
Dopo tantissimi danni, subiti soprattutto dal supervisore di centrali nucleari Joseph Brody, interpretato da Bryan "Walter White" Cranston, e da suo figlio Ford, interpretato da grande da Aaron "Kick-Ass" Taylor Johnson, tale creatura si insedia in una centrale nucleare giapponese (la cui distruzione viene subito messa a tacere come terremoto dal governo), rimanendo lì in attesa di qualcosa.
15 anni dopo, la creatura si risveglia e viene chiamata M.U.T.O. (acronimo di "Massiccio Organismo Terrestre Non Identificato"), e comincia a causare caos dovunque vada.
Il giovane Ford, cresciuto e divenuto un tenente artificiere dei Navy Seals, con moglie e figlio di 5 anni a carico, capisce che i vaneggiamenti del padre, ossessionato dalla ricerca della verità insabbiata sull'incidente della centrale in cui lavorava con Sandra, sua moglie e madre di Ford, uccisa dall'attacco dell'essere, non erano causati da una pazzia post-traumatica, ma che avevano un fondo di verità.
Dopo che il M.U.T.O. continua a causare danni, il suo contendente, l'essere inizialmente attaccato dagli umani nel '54 con le bombe nucleari, invano, e poi tenuto sempre sotto costante controllo, si risveglia: è quello che il dottor Serizawa chiama Predatore Alpha, il padrone indistruttibile della Terra, un dio che va a caccia dei suoi nemici: Godzilla.
Gli umani cercano di fare del loro meglio per contenere i danni tra i due esseri titanici, ma non possono fare altro che constatare di essere totalmente impotenti di fronte al potere inarrestabile della natura che si scatena sotto forma di mostri simili.
Godzilla riuscirà a ristabilire l'equilibrio naturale del pianeta, oppure perirà nel tentativo? Ma la domanda più importante di tutte è: il M.U.T.O. chi stava aspettando in realtà, mentre si trovava in letargo sotto la centrale nucleare in Giappone?
La risposta a queste due domande si rivelerà più incredibile di quanto possa sembrare. Il mix fenomenale di azione adrenalinica, lotte per la sopravvivenza ed effetti speciali di ultimissima generazione fanno di questo film, dai toni fortemente (e giustamente) ambientalisti, la più stupenda delle pellicole dedicata al Kaijū più amato di tutti e il degno omaggio alle vecchie pellicole giapponesi. Assolutamente da non perdere!
Buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Assolutamente sì, specie per quelli che conoscono solo la versione alternativa del celebre Kaijū vista nel 1998

INCURSIONI CINEMANIACHE, seguiteci su:

Fan Page Ufficiale Facebook

Profilo Ufficiale Twitter