Anno e Nazione di Produzione: USA 2014
Distribuzione in Italia: Universal Pictures
Genere: Drammatico
Durata: 165 minuti
Cast: Ethan Hawke, Patricia Arquette, Ellar Coltrane, Lorelei Linklater, Steven Chester Prince
Regista: Richard Linklater
Mason ha otto anni. Vive con la madre Olivia e la sorella maggiore Samantha. I genitori si sono lasciati da qualche anno. Entrambi troppo giovani e, forse, troppo irresponsabili per crescere dei bambini. Nonostante tutto, cercano di impegnarsi e fare del loro meglio per allevarli. Il padre che vedono un week end sì e uno no, la madre che passa da una relazione sbagliata ad un'altra: la vita di Mason scorre così, fino al college. I giochi dell'infanzia, le scoperte dell'adolescenza, i perché della vita adulta. Questo è Boyhood.
Iper candidato agli Oscar di quest'anno, iper osannato come film sperimentale del secolo e iper incensato dai critici, l'ultimo film di Richard Linklater ha stregato tutti, compreso il presidente Obama. Tutti, tranne me. Sarò una voce fuori dal coro, però oltre alla foggia sperimentale, il film è stato girato nel corso di dodici anni, non ho scorto originalità o una trama particolarmente avvincente. Per me, è un'americanata sentimentale. Una fotografia lunga dodici anni, quindi immobile e noiosa. Lo spettatore guarda il film come se il regista fosse uno di quegli amici tediosi che ti invitano a casa con la scusa di un aperitivo, e invece ti propinano il filmino delle vacanze. Gli attori, da Edward Norton a Patricia Arquette fino all'inespressivo protagonista Ellar Coltrane, non mi hanno emozionato o immerso nella storia. Aggiungo che non comprendo la nomination all'Oscar della Arquette, c'è di meglio.
Il trailer:
Consigliato: No!
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