Anno e Nazione di Produzione: Gran Bretagna, Francia, Irlanda 2014
Distribuzione in Italia: BIM
Genere: Drammatico
Durata: 109 minuti
Cast: Barry Ward, Simone Kirby, Jim Norton, Andrew Scott, Francis Magee
Regista: Ken Loach
Irlanda, contea di Leitrim. Anni Trenta. Le lotte per l'indipendenza non sono un lontano ricordo. Sono ben vive nelle menti dei benpensanti che cercano di mantenere tutto immobile, cristallizzato. La gente, dopo il dominio inglese, deve vedersela con lo strapotere della Chiesa e con quei possidenti che, nel marasma della ritirata britannica, hanno occupato terreni altrui. Questa Irlanda accoglie il ritorno dagli Stati Uniti di Jimmy Gralton. Partito dieci anni prima, perché comunista, l'uomo è cambiato, ma ha la stessa voglia di libertà e l'amore, inalterato, per Oonagh. I giovani del suo paese, chiedono a Jimmy di riaprire il locale che, anni prima, è stato il principale motivo della sua partenza. L'esitazione di Jimmy è breve, perché la sete di libertà è inesauribile, in lui e nel popolo d'Irlanda.
Dopo Il vento che accarezza l'erba, Ken Loach ritorna in quell'Irlanda che tanto ama raccontare. Questa volta, il protagonista della sua storia è Jimmy Gralton, l'unico irlandese ad essere stato espulso dal suo paese, senza processo. In pochi, perfino in Irlanda, conoscono questa vicenda, quindi questo è il primo plauso al regista.
Il film è pervaso da ottimismo. La passione politica, genuina e propositiva, e quella per una donna, vera e appassionata. Bella come la vita. Oltre alla forza della sceneggiatura, ben strutturata, la grande bravura del protagonista, Barry Ward. Carismatico e semplice, dona al suo personaggio cuore e anima. Andrew Scott, seppur con una piccola parte, è stupefacente. Ma sta parlando una fan sfegatata di Sherlock. Potrei non essere obiettiva.
Dieci minuti di applausi, al Festival di Cannes, vorranno pur dire qualcosa, no?
Il trailer:
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