mercoledì 6 novembre 2013

Recensione Flash: Two Mothers



Anno e Nazione di Produzione: Francia, Australia 2013

Titolo Originale: Adore

Distribuzione in Italia: BIM Distribution

Genere: Drammatico

Durata: 100 minuti

Cast: Naomi Watts, Robin Wright, Xavier Samuel, James Frecheville, Ben Mendelsohn

Regista: Anne Fontaine

Roz e Lil sono amiche fin da piccole. Inseparabili, hanno condiviso quasi tutto. Non avrebbero mai immaginato però che un giorno l'una si sarebbe innamorata del figlio dell'altra. Succede che il marito di Roz, Harold, accetta un lavoro a Sidney. I quattro continuano a vivere le loro vite come sempre, fino a quando il figlio di Roz, Tom, sorprende la madre con il figlio di Lil, Ian. Qualche giorno dopo, Lil e Tom li seguiranno.
Sicuramente l'ultimo film di Anne Fontaine è diverso dai suoi precedenti. La regista di origini lussemburghesi decide di scandalizzare, di essere originale e dall'opera "Le Nonne" di Doris Lessing confeziona questo film che definire patinato è riduttivo. La storia sicuramente è affascinante, solletica quel dark side che, preoccupati, tutti si affannano a nascondere o a mettere a tacere. E anche le dinamiche tra i quattro protagonisti avvincono: la prima coppia a formarsi è quella di Roz e Ian, tra le due quella alla cui base c'è davvero un sentimento. Lil e Tom iniziano ad amarsi di riflesso e per vendetta, e la loro coppia è anche la meno forte, quella che destabilizzerà sempre l'altra. I quattro dapprima cercano di mettere fine alla cosa, non riuscendoci si costruiscono la loro nuova quotidianità, la loro normalità. Sono chiusi al mondo esterno, si influenzano a vicenda e si tradiscono. Un giorno, la "vera" normalità busserà alla loro porta e momentaneamente dovranno separarsi.
Tra Naomi Watts e Robin Wright ho preferito la seconda, mi ha trasmesso di più ed è l'unica che realmente tra le due fa percepire allo spettatore il suo cambiamento, il suo invecchiare nel corso della vicenda. Xavier Samuel e James Frecheville hanno recitato col corpo infatti la regista focalizza l'attenzione sulla loro fisicità, sulla loro giovinezza da contrastare alla "maturità" delle loro madri. Belli e bravi (at)tentatori delle splendide quarantenni.
Il film della Fontaine vorrebbe scandalizzare ma ciò che ottiene alla fine è una storia tormentata e un po' prevedibile come se la regista si aspettasse, quasi come fosse un obiettivo da centrare, il dito accusatore verso il grande schermo dello spettatore. Forse la Fontaine ha avuto paura di esagerare e si è data una calmata.
Come quella zattera in mezzo al mare, così le due coppie a fine film vorranno chiudersi nel loro mondo e rigettare chi cerca di intromettersi. Anche lo spettatore.

Il trailer:


Consigliato: Nì

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