martedì 5 agosto 2014

Recensione Flash: La vita di Adele





Anno e Nazione di Produzione: Francia 2013

Titolo originale: La vie d'Adele - Chapitre 1 & 2; Le bleu est un couleur chaude; Blue is the warmest colour

Distribuzione in Italia: Lucky Red

Durata: 179 minuti

Genere: Drammatico

Cast: Léa Seydoux, Adèle Exarchopoulos, Salim Kechiouche, Alma Jodorowsky, Jérémie Laheurte

Regista: Abdel Kechiche


L'adolescente Adele frequenta il liceo, ha il suo gruppo di amiche, i suoi flirt. C'è qualcosa, però, che la tormenta, che la spinge al cambiamento in un periodo della vita che è multiforme, per fisiologia. Un giorno, mentre sta andando ad un appuntamento con un ragazzo, scorge tra la folla una chioma blu. I suoi occhi, per la prima volta incontrano quelli di Emma, giovane artista di Belle Arti. Quell'insaziabile desiderio di conoscenza, del mondo e di se, Adele lo metterà a tacere quando Emma entrerà nella sua vita. Come un uragano di colore e nuove libertà.
Vincitore della Palma d'oro a Cannes 2013, La vita di Adele è stato sicuramente uno dei film più discussi degli ultimi anni. Caldo, tenero, emozionante. Lo si può definire con molteplici aggettivi ma mai ridurlo a "film sull'omosessualità", perché non lo è. Adele è un personaggio in divenire, alla ricerca della propria identità. Con Emma, comprenderà che l'amore non è di genere ma del cuore. L'amore è anche sofferenza e tradimento, e stanchezza. Pilastri imprescindibili della vita. Adele saprà, comprenderà, capirà e crescerà.
Straordinarie le due protagoniste femminili, guidate dall'ottimo Kechiche su un percorso d'amore che, alle ristrettezze dei benpensanti, risponde coi colori delle appassionate nudità. E sentimenti veri.


Il trailer:



Consigliato: Sì


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