giovedì 29 gennaio 2015

Recensione Flash: I Pirati Di Silicon Valley


Titolo originale: Pirates Of Silicon Valley

Anno e paese di produzione: USA 1999

Genere: Biografico

Durata: 95 minuti

Cast: Noah Wyle, Anthony Michael Hall, Joey Slotnick, Josh Hopkins, John DiMaggio, J.G. Hertzler, Gema Zamprogna, Gailard Sartain, Melissa McBride

Regista: Martyn Burke

La morte di Steve Jobs tre anni fa suscitò un gran clamore mediatico, a tal punto che il cinema decise di omaggiarlo con il film Jobs, nel quale il padre di Apple è stato interpretato da Ashton Kutcher. In questa pellicola, basata sulla biografia di Steve, il regista Joshua Michael Stern è riuscito a delineare in maniera chiara ed obiettiva la figura del celebre informatico americano, noto a molti soprattutto per i suoi eccessi e i suoi lati negativi.
A breve, invece, inizieranno le riprese di un altro film a lui dedicato, la cui pre-produzione sta passando un periodo alquanto travagliato, a causa della difficoltà di trovare l'attore adatto al ruolo di protagonista (inizialmente Christian Bale aveva accettato di impersonare Jobs, ma ha poi dato forfait; in seguito, è stato scelto Michael Fassbender).
Ebbene, per varie ragioni, a partire dal mio amore per l'open-source e Google Android, non ho mai apprezzato (e difficilmente apprezzerò) i prodotti Apple, a causa del modo di fare troppo elitario dell'azienda. Ciononostante, visto che la figura del magnate statunitense ha scatenato un tormentone a livello cinematografico, ho deciso comunque di approfondire la questione ricordandomi e cercando invece un vecchio film TV, poco noto in Italia nonostante sia stato trasmesso sulle nostre reti vari anni fa, in cui anziché concentrarsi solo sulla figura di Jobs, si parlasse nello specifico di una cosa che da sempre attirava la mia curiosità, ovvero la nascita della rivalità tra Steve Jobs e Bill Gates, fondatore di Microsoft.
Questo film TV di cui parlo si chiama I Pirati Di Silicon Valley, uscito nel 1999 e basato sul libro Com'Era Verde Silicon Valley di Paul Freiberger e Michael Swine.
Naturalmente, essendo una pellicola di 15 anni fa, la storia si ferma al momento in cui, almeno ufficialmente, la rivalità tra le due case produttrici ha avuto fine, con la pace tra Jobs e Gates, interpretati rispettivamente da Noah Wyle (il dottor Carter di E.R.) e Anthony Michael Hall, dinanzi ad una vasta platea di Apple-fans sbraitanti per tale scelta.
La storia viene narrata dai soli uomini fidati di questi due rivali, ovvero Steve Wozniak, il grande amico e socio di Jobs, co-fondatore di Apple, interpretato da Joey Slotnick. e Steve Ballmer, amico di Gates ed amministratore delegato di Microsoft dal 2008 fino a quest'anno, interpretato da John DiMaggio.
Tramite i loro racconti, vengono delineate le figure dei due eterni rivali, in un continuo rapporto odi et amo, scatenato soprattutto dalla pretesa di Jobs di aver inventato tante cose per la sua azienda (in realtà rubate ad altre ditte minori. come il mouse inventato dalla Xerox; infatti, non a caso il motto che sia Jobs che Gates ripetono costantemente è:"I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano!"), e dal puntualissimo arrivo di Gates sulle scene al fine di appropriarsi di suddette invenzioni per Microsoft senza chiedere il permesso, forte proprio del fatto che esse non sono opere originariamente realizzate dalla Apple.
Di fatto, tramite questo film, posso ben dire di aver finalmente capito come funzionano ed hanno sempre funzionato le cose in queste due aziende. Ripeto, non lo dico perché sono un convinto androidiano, bensì perché giudico in maniera obiettiva la situazione e posso affermare che, in difesa di Bill Gates, sempre tacciato di aver rubato le idee di Apple, Steve Jobs, se non fosse stato per Steve Wozniak, ma soprattutto, se non fosse stato per il suo talento, fascino e, perché no, per la sua crudeltà e cinismo nei confronti dei rivali e delle persone meno fortunate, non sarebbe mai arrivato ai vertici dell'industria dell'informatica.
Quindi consiglio assolutamente di vedere questa pellicola, sebbene, a livello visivo, i due protagonisti non siano poi tanto simili ai personaggi reali (Noah Wyle ed Anthony Michael Hall sono bravissimi nell'impersonare questi ruoli, ma Wyle non assomiglia minimamente a Jobs, mentre Hall è praticamente identico a Gates, eccezion fatta per i capelli fin troppo biondi, ma che pretendete, è pur sempre un film TV!), proprio per comprendere quanto dispotici ed egoisti bisogna essere per diventare importanti a questo mondo,
Buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Sì

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