Anno e Nazione di Produzione: USA 2015
Titolo Originale: The Longest Ride
Distribuzione in Italia: 20th Century Fox
Genere: Drama/Romance
Durata: 139 minuti
Cast: Britt Robertson, Scott Eastwood, Jack Huston, Oona Chaplin, Alan Alda
Regista: George Tillman Jr.
Sophia studia arte, manca poco al termine degli studi e ha già ottenuto uno stage presso una prestigiosa galleria d'arte moderna di New York. Luke è la star dei rodeo nel North Carolina: il suo sogno è diventare campione mondiale ma, una brutta caduta ha momentaneamente rallentato la sua corsa al titolo. Quando i due si incontrano, scatta qualcosa. Però i loro mondi di provenienza, così diversi, non sembrano conciliabili. Poi, una sera, dopo il loro primo appuntamento, sulla strada del ritorno soccorrono un'automobilista ferito, il signor Ira Levinson. La storia e la lezione di vita che l'anziano impartirà a Sophia e Luke affermerà l'inizio di una grande storia d'amore.
Film tratto da un romanzo di Nicholas Sparks, e ha come protagonisti (compresi quelli secondari) degli attori molto cool: avete ancora dubbi su che tipologia di film si tratti? Sicuramente no, ma dato che sono logorroica, ve lo spiego ugualmente. Partiamo dal titolo: ennesimo obbrobrio made in Italy: molto più pertinente il titolo originale, le stelle i titolisti italiani le inizieranno a vedere se continueranno a rinominare film a casaccio! Questo film non mi ispirava nemmeno un po', a partire dalla protagonista principale: io, Britt Robertson, non la sopporto. La vidi per la prima volta nella serie TV, The Secret Circle e mi rimase impressa per la sua totale inespressività. Qualcosa è cambiato, ma diciamo anche che il film non era particolarmente impegnativo da recitare. Scott Eastwood: prima volta che vedo all'opera il figlio di Clint. Si merita la sufficienza come incoraggiamento ma, deve dimostrare che oltre ai muscoli (sul set chiedeva spesso alla Robertson di ammirare i suoi pettorali: prevedo una carriera memorabile se sono queste le cose importanti per il buontempone) papà Clint gli ha trasmesso anche un po' del suo genio. Paradossalmente, tra le due coppie, quella che mi è piaciuta di più è stata la secondaria, formata da Jack Huston e Oona Chaplin: molto più espressivi e coinvolgenti. Per fortuna che c'erano loro, altrimenti avrei abbandonato il film a metà.
Il trailer:
Consigliato: Nì
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