Il cinema francese è molto particolare e, il più delle volte, troppo complesso e sofisticato per essere apprezzato. Ma quando si parla invece di commedie francesi, la risata è assicurata!
Uno dei capisaldi del cinema comico d'oltralpe è sicuramente la trilogia dei Visitatori, interpretati da Jean Reno e Christian Clavier.
Il primo film, I Visitatori, uscito nel 1993, narra le vicende di Goffredo de Montmirail, interpretato da Reno e doppiato in italiano dal mitico Gigi Proietti, e del suo scudiero bifolco, Jean Cojon le Marpion (già solo il nome è tutto una risata!), interpretato dal mitico Christian Clavier e doppiato da Leo Gullotta.
I due vengono catapultati nei cunicoli del tempo dal mago Eusebius poiché Goffredo, sotto l'influsso del maleficio di una strega che stava conducendo al rogo, uccide per sbaglio il suo futuro suocero, scambiato per un'orso che inseguiva la sua amata, Monna Fremebonda, causando l'annullamento delle nozze.
Al fine di evitare questa catastrofe, i due cercano di tornare indietro nel tempo, ma per una dimenticanza di Eusebius, finiscono nel futuro, incontrando addirittura la loro discendenza: Beatrice de Montmirail, identica a Monna Fremebonda, e Giacinto Maria Jeanco, identico a Jean Cojon, tranne che per il cognome abbreviato!
Da qui inizieranno tutte le gag comiche, costellate di equivoci a catena, che porteranno i due alquanto spaesati uomini medievali, "non avvezzi a cotanti usi e costumi", a cercare il modo di tornare indietro nel tempo, prima di restare del tutto intrappolati nel futuro, causando la distruzione della famiglia Montmirail nel passato.
Se riusciranno ad evitare il disastro, dovranno tuttavia chiudere i cunicoli del tempo, lasciati aperti da Jean Cojon, e qui si ricollega I Visitatori 2: Ritorno Al Passato, uscito nel 1998.
I due incontreranno nuovamente Beatrice, che nel primo film capisce finalmente che Goffredo e Jean non erano pazzi ma dicevano la verità sulle loro origini, e le chiederanno una mano per evitare che i fili del tempo vengano distrutti a causa dell'avidità dello stupidissimo scudiero del cavaliere, tornando nuovamente nel passato ed evitando di mandare a monte per l'ennesima volta le nozze che sanciranno l'unione tra i Montmirail e i de Pouille, dando vita alla tanto agognata discendenza.
Nuovi ostacoli si presenteranno dinanzi ai due prodi, che dovranno, tra una gag comica e l'altra, cercare di evitare l'indicibile ancora una volta e porre fine alle sovrapposizioni spazio-temporali per il bene di tutti. Ci riusciranno?
Malgrado il titolo italiano improprio dal quale non dovete farvi trarre in inganno, I Visitatori 3: L'Ultimo Guerriero, uscito nel 2001, non è il terzo capitolo della trilogia che prosegue la storia, lasciata aperta come potrete vedere, del secondo film, bensì un remake del primo, ambientato stavolta in America, una questione del tutto chiarita dal titolo originale francese:
Goffredo de Montmirail diventa Thibault de Malfete e Jean Cojon diviene André le Paté, ma bene o male, la storia è del tutto simile, fuorché per la location e la discendenza, al primo film del '93.
I due prodi si ritrovano nell'America del 2000 poiché, nel tentativo di salvare la sua amata principessa Rosaline, interpretata da Christina Applegate, figlia del re di Inghilterra con la quale unione si sarebbe garantita la pace tra le due nazioni, Thibault e André si recano dallo Stregone per tornare indietro nel tempo ed evitare che il conte uccida la sua promessa sposa a causa di un maleficio del conte di Warwick, rivale di Thibault.
Ma ovviamente, l'incantesimo dell'incantatore non va per il verso giusto, e i due si ritrovano sì nella stanza del conte, ma in un museo di Chicago!
Di fatto, la stanza del conte è stata traslata dalla Francia a Chicago poiché Julia Malfete, discendente americana di Thibault, identica alla sua antenata Rosaline, ha donato parte del castello, sua eredità, al museo cittadino.
E' inevitabile quindi un rocambolesco incontro tra la ragazza ed il suo avo!
Come ne I Visitatori, anche qui i due uomini medievali dovranno cercare di tornare indietro nel tempo e salvare il futuro della discendenza Malfete, con l'appoggio della giovane Julia che man mano comincia a credere alle storie che i due scanzonati le raccontano, contrastando il malvagio Hunter Cassidy, avido fidanzato della ragazza che aspetta solo il momento buono per piazzare il castello in Francia sul mercato e guadagnare un fior fior di quattrini con la sua vendita.
Riusciranno mai a tornare indietro, nonostante questi ostacoli?
Secondo me, la commedia francese mostra la sua originalità proprio nel fatto che si basa su una lunga sequela di equivoci che arriverà al culmine con il finale più comico che ci possa essere. Ecco cosa porta questa comicità goliardica e molte volte grottesca, tendente al demenziale, a discostarsi dalla tipica commedia americana, piena di colpi di scena ed effetti speciali, o da quella italiana, ormai rovinata dalla grande volgarità con cui si è caratterizzata negli ultimi anni, forse per via della mancanza di idee della maggior parte dei nostri registi che hanno preferito ottenere risate facili con battute scadenti e poco originali.
Per queste motivazioni ho apprezzato i tre film realizzati da Jean-Marie Poiré, così come ho apprezzato altri famosi film comici francesi, come Giù Al Nord o Sta Zitto, Non Rompere!.
Spero di vederne altri di film simili ed attendo con ansia l'arrivo del sequel ufficiale de I Visitatori 2: Ritorno Al Passato, per ora conosciuto come Les Visiteurs 3: La Révolution e previsto tra il 2014 ed il 2015!
Vi auguro buona visione e buon divertimento, e come direbbero i Montmirail: che io deceda se recedo!
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