Come ben sappiamo, tra i temi e personaggi più gettonati appartenenti al mondo del piccolo e grande schermo rientra a pieno titolo Frankenstein, uno dei romanzi più famosi della storia, scritto da Mary Shelley.
Ebbene, tra i tantissimi adattamenti da me visti o semplicemente noti, quello che preferisco tra tutti, poco noto in Italia, poiché arrivato da noi direttamente in DVD e purtroppo in una versione ridotta rispetto all'originale, è Frankenstein, miniserie TV del 2004, diretta da Kevin Connor e prodotta dal mitico canale televisivo Hallmark, che per tanti anni ci ha deliziato con opere stupende: basti pensare all'epico L'Odissea del 1997 con Armand Assante e Greta Scacchi, o a I Viaggi Di Gulliver del 1996 con Ted Danson e Mary Steenburgen, e così via.
Devo ringraziare il mio professore d'Inglese delle scuole superiori se sono venuto a conoscenza di questa miniserie, a mio parere più bella di tutti quanti gli altri adattamenti, televisivi e cinematografici, finora realizzati.
La storia, bene o male, la conosciamo tutti: la vita del vecchio capitano Robert Walton (Donald Sutherland), bloccato durante una spedizione tra i ghiacci del Polo Nord con la sua nave ed il suo equipaggio, cambia improvvisamente col misterioso avvistamento di due uomini, uno dei quali immensamente enorme, che si inseguono in slitta sul pack polare ed il successivo salvataggio dell'inseguitore, febbricitante ed indebolito dal freddo.
Quest'ultimo si rivela essere Victor Frankenstein (Alec Newman), un dottore svizzero, luminare di tutte le branche della scienza nota, che deciderà di raccontare allo spaesato capitano la sua storia: il giovane scienziato è stato infatti il solo ad essere riuscito a dare una risposta alla fatidica domanda "Può l'uomo creare la vita come solo Dio e la Natura possono fare?".
Si torna quindi indietro nel tempo, con la narrazione della storia tramite vari flashback.
Victor Frankenstein |
Molti anni prima, durante l'adolescenza, il giovane Victor, grande appassionato di scienze, divenute un'ossessione per lui sin dall'infanzia, va a studiare presso la prestigiosa Università tedesca di Ingolstadt, dove la sua smodata passione viene alimentata dalle intriganti lezioni del professor Waldman (William Hurt), che prende subito in simpatia lo studente, per via delle sue doti innate.
Victor e il professor Waldman |
E' appunto proprio grazie alle illuminanti spiegazioni del suo mentore che Victor inizia a fare varie sperimentazioni segrete a casa sua, cercando di rendere realtà la sua più grande ed incredibile ambizione: ridare la vita ai morti tramite il potere dell'energia elettrica unita all'acqua.
Dopo vari tentativi falliti con degli animali e il severissimo ammonimento di Waldman, scioccato da ciò che il suo pupillo sta compiendo e pentito di averlo istruito senza imporgli dei limiti, Frankenstein decide di compiere il grande passo, ovvero resuscitare una persona morta.
Il giovane studente, ormai spinto dalla propria follia, che lo porta a non mangiare e dormire più, va dunque oltre ogni codice morale, rubando vari pezzi di cadaveri dal cimitero e rischiando di finire in carcere o, peggio, di perdere la vita, a causa delle gravi minacce, verbali e fisiche, subite dai guardiani del camposanto.
Ricompone infine il corpo di un uomo ed attende di avere la più potente forma di energia elettrica esistente in natura: la scarica di un fulmine.
Victor e la Creatura |
Il gran momento si presenta con il tanto agognato temporale, ma la Creatura (interpretata da Luke Goss, uno degli attori feticci di Guillermo del Toro, divenuto famoso per le sue interpretazioni di Jared Nomak in Blade II e del principe Nuada in Hellboy II: The Golden Army), inizialmente risvegliatasi, cade nuovamente vittima della morte. Del tutto sfinito ed amareggiato, Victor sviene, avendo varie visioni del suo essere, tornato in vita, per poi ridestarsi e rendersi conto che l'esperimento è realmente riuscito e che la Creatura si trova proprio di fronte a lui, del tutto disorientata, poiché non in grado di capire cosa sia successo.
Finalmente scioccato dall'immane orrore che ha compiuto, Frankenstein caccia via l'essere, anche se ormai è troppo tardi per disfare ciò che è stato compiuto: la Creatura, quasi del tutto nuda, fugge via coprendosi con il cappotto del suo creatore, nelle cui tasche ritroverà poi le annotazioni personali di quello che lui, una volta imparato a parlare, chiamerà "Padre" e grazie alle quali capirà come e perché è nato, iniziando a cercare un posto nel mondo, lui che non è nato affatto in maniera naturale.
La Creatura |
Imparando cosa significhi vivere ed essere diverso agli occhi della società, la Creatura, inizialmente colpita dalla bontà degli umani, cambierà totalmente idea quando verrà più volte cacciato via, a causa del suo aspetto, venendo accettato solo una volta come proprio pari da due persone: una bambina, pura e senza pregiudizi, e suo nonno, un povero vecchio cieco, che vivono in campagna.
Ormai ricolma di odio nei confronti di suo "Padre", che l'ha prima creata e poi l'ha rifiutata, decidendo di cambiare totalmente vita e di tornare a vivere in Svizzera, sposandosi con la sua amata Elizabeth (Nicole Lewis), la Creatura comincia la sua vendetta, colpendo le persone più care al dottore, prime fra tutte proprio la sua neo-sposa.
Elizabeth e Victor |
Con la sua vita, andata del tutto in frantumi, Frankenstein, rendendosi conto di aver sguinzagliato un essere indomabile e terribilmente implacabile nei confronti di tutta l'umanità, cerca di acquietarlo, accettando la sua proposta di creargli una compagna, ma poi si rifiuta di permettere la nascita di una nuova razza, distruggendo il corpo inanimato davanti agli occhi orripilati della Creatura e dando il via alla caccia senza tregua a cui assiste Walton.
E proprio lo stesso capitano conoscerà personalmente la Creatura, al termine della narrazione di suo "Padre" e dopo la sua inevitabile morte, causata dagli stenti della ricerca incessante della sua nemesi in gran parte del mondo conosciuto, assistendo infine alla scomparsa dei due tra le nebbie del Polo Nord.
Il capitano Walton e la Creatura |
Come già detto, Frankenstein del 2004 è, secondo la mia modesta opinione, il più bel adattamento finora realizzato del capolavoro di Mary Shelley, per due ragioni molto importanti: la pressoché perfetta e fedelissima caratterizzazione dei personaggi, nonché la palese esaltazione del tema centrale della storia, ovvero la difficoltà di accettare il diverso e l'ignoto da parte della società, un tema sempre attuale, specie ai nostri tempi e nel nostro paese.
Il cast è davvero eccezionale e, nonostante la "fin troppa bellezza" della Creatura, Luke Goss riesce a destreggiarsi davvero bene nel ruolo della Creatura (che, tra l'altro, in italiano viene doppiata dal grande Luca Ward, che con la sua magica voce rende umano ciò che umano, solo all'apparenza, non è).
Per questa ragione, consiglio assolutamente questa miniserie TV a tutti gli appassionati ed appassionate di storie fantascientifiche di fine '800 e vi auguro buona visione con il trailer originale.
Il trailer:
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