sabato 15 febbraio 2014

Recensione Flash: 12 anni schiavo



Anno e Nazione di Produzione: USA 2013

Titolo Originale: 12 Years A Slave

Distribuzione in Italia: BIM

Uscita nelle sale: 20 febbraio

Genere: Biografico

Durata: 134 minuti

Cast: Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Lupita Nyong'o, Paul Giamatti, Sarah Paulson, Brad Pitt, Alfre Woodard

Regista: Steve McQueen

Stati Uniti, 1841. Solomon Northup è un uomo libero, e per la gente di colore nel sud in quegli anni è un'utopia. Lui però è lontano dal sud, vive la sua vita con la moglie e i figli in placida tranquillità, non chiedendo nulla di più, rispettato da tutti nel civile stato di New York. Un giorno, moglie e bambini partono lasciando Solomon a casa, ad aspettarli per due settimane. Quando l'uomo conosce due impresari circensi che gli propongono un ingaggio come musicista nel loro circo, Solomon decide di accettare e impegnare così quei giorni in attesa del ritorno della sua famiglia. Giunto a Washington, dopo una serata in ristorante con i due impresari, si ritrova la mattina seguente spogliato della sua identità, legato a delle catene e venduto schiavo ai ricchi proprietari terrieri del sud. Il senso di straniamento e il terrore cieco ben presto lasceranno il posto all'istinto di sopravvivenza e ad un insopprimibile desiderio di libertà: senza Solomon è solo un'ombra di nome Platt che lavora e si strugge per gli affetti cui è stato strappato.
Chi ha visto i film precedenti del regista Steve McQueen sa che per giorni rimangono nella mente dello spettatore le emozioni, crude ed essenziali, dei personaggi. Non fa eccezione 12 anni schiavo, tratto dalla storia vera di Solomon Northup, prodotto dallo stesso regista e da Brad Pitt. Se Tarantino & co., negli anni precedenti, avevano aperto uno spiraglio sulla schiavitù e sulla condizione della gente di colore negli USA, McQueen non risparmia nulla allo spettatore: il film non è romanzato, è crudelmente spietato con chi pensa di conoscere quale fosse la condizione degli schiavi. In realtà, le brutture cui furono sottoposti gli americani di colore superano ogni immaginazione. Violenza fisica e psicologica si intrecciano in una spirale di sofferenza che soffoca come la fune a cui, in una scena, è legato Solomon a metà tra la vita e la morte, arrancando in punta di piedi nel fango, continuando a lottare per la libertà. Quattro lunghi minuti che lasciano impietriti. 
Cast spettacolare: strameritate le nomination agli Oscar per Chiwetel Ejiofor, Lupita Nyong'o e Michael Fassbender, alla sua terza collaborazione con McQueen. Trasuda paura questo nuovo film di McQueen, ma bisogna vederlo perché infonde conoscenza affinché quella barbarie non si perpetui mai più.
Solomon vive dodici anni come schiavo, oggetto di proprietà di padroni dal dolce accento del sud che leggono versetti della Bibbia e impugnano i loro diritti di schiavisti. Dodici anni di nulla, di vuoto, di mancanza, di non vita.

Il trailer:


Consigliato: Sì

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