domenica 22 settembre 2013

Have You Ever Watched That? In The Mood For Love


Gli esperti del settore affermano che Wong Kar-wai sia il più occidentale dei registi asiatici.
Lui, che ha studiato a Hong Kong, ex colonia britannica, di aria occidentale ne ha respirata sicuramente. Ma nei suoi lungometraggi è preponderante la poetica del non detto, del silenzio, del pudore, delle emozioni sussurrate o messe a tacere, della sofferenza discreta o poetica. Tutte cose assolutamente non occidentali, più vicine all'elegante compostezza orientale. 
Dopo la laurea in grafica, Kar-wai comincia a interessarsi alla TV e alla regia: assistente alla produzione e sceneggiatore in una rete televisiva hongkonghese, poi il debutto sul grande schermo con As Tears Go By. A seguire molti altri film, tutti acclamati dalla critica come il primo, che hanno lanciato Kar-wai nel firmamento dei registi più apprezzati a livello mondiale.
In The Mood For Love (2000) è da molti considerato il suo capolavoro, e la rivista del British Film Institute lo ha incluso nella classifica dei trenta film chiave del XXI secolo.


Anni Sessanta, Hong Kong: due coppie si trasferiscono lo stesso giorno in due appartamenti contigui. I Chan e i Chow iniziano a trascorrere del tempo insieme nonostante i frequenti viaggi del signor Chan e della signora Chow. Quando i sospetti aumentano e le conferme trovano terreno fertile nell'assenza dei rispettivi coniugi, il signor Chow e la signora Chan iniziano a frequentarsi più assiduamente, per cercare di capire, per consolarsi, per sentire meno il tradimento. E forse anche per vendetta.


Ma entrambi si troveranno nel mood, come da titolo, nello stato d'animo di amare. Di voler ancora amare. Succede così, senza che se ne accorgano. E' il cuore che decide per loro. Ma la testa, e le convenzioni sociali, metteranno a tacere un sentimento che sa di rinascita e possibilità.


L'atmosfera che permea il film è rarefatta, sospesa. I protagonisti, Tony Leung e Maggie Cheung, recitano le parti dei traditi ma col progredire della relazione la pantomima dei coniugi abbandonati dagli adulteri lascia spazio a un affetto che è amore sul nascere, un rifugio dove potersi abbandonare ed essere se stessi, feriti e innamorati.
E' lento il loro amore a fiorire, ma velocemente entrambi decidono di metterlo a tacere. Di continuare a vivere le loro vite, vuote, e di rinunciare a loro due insieme.




Suggestive le musiche di Michael Galasso e Nat King Cole. Straordinari Tony Leung e Maggie Cheung, perfetti nell'incarnare la caducità di un'emozione e il tormento della sua rinuncia.
A volte si preferisce mettere a tacere ciò che si prova per orgoglio, per convenzione sociale, per mancanza di coraggio. Si preferisce vivere col rimpianto, accontentandosi di un sentore di felicità, ma un fantoccio di vita non potrà mai compensare la possibilità reale di un amore pieno.

Il trailer:


Su Incursioni Cinemaniache potete leggere anche del primo film hollywoodiano di Wong Kar-wai, CLICCA QUI

Buona visione!

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