Anno e nazione di produzione: USA/JAP 2014
Distribuzione in Italia: Warner Bros.
Genere: Fantascienza
Durata: 123 minuti
Cast: Aaron Taylor-Johnson, CJ Adams, Bryan Cranston, Ken Watanabe, Elizabeth Olsen, Sally Hawkins, Juliette Binoche, David Strathairn, Richard T. Jones, Al Sapienza, Akira Takarada, Victor Rasuk
Regista: Gareth Edwards
La mia generazione, ovvero quella degli anni '90, è cresciuta amando uno degli esseri fantastici più famosi di tutti, ma non sapeva (salvo essersi informata su Internet, naturalmente) che il film del 1998, amato da tanti e, al tempo stesso, disprezzato da molti, ritraeva una versione alternativa del più celebre mostro della cinematografia mondiale, un "orribile surrogato", come definito da molti fan tradizionalisti.
Quale buona occasione quindi, se non quella di conoscere com'è fatto davvero questo essere, vedendolo nelle sue sembianze originali, note grazie ai film giapponesi prodotti, a partire dagli anni '50, dalla Toho, la ditta che ne detiene i copyrights?
I più ortodossi direbbero: quale buona occasione quindi, se non quella di correggere il tiro?!
Di chi sto parlando? Di Godzilla, ovviamente, e del suo ultimo, omonimo adattamento, creato come reboot del film del '98 ma, soprattutto, come omaggio ai film originali, dato che il 2014 segna la nascita del più celebre Kaijū di tutti!
Io non mi definisco un fan tradizionalista, bensì un fan accanito che si adatta alla situazione del momento. Ciononostante, sebbene io abbia apprezzato tantissimo il film del 1998 (ho ancora i giocattoli della gigantesca iguana geneticamente modificata, come la definiscono i fan tradizionalisti), dopo alcuni anni ho iniziato ad interessarmi ai film giapponesi originali (primo fra tutti, Godzilla Contro I Giganti, in cui Godzilla e il suo amico, l'anchilosauro mutato Anguirus, fronteggiano il terribile King Ghidorah e il malefico Gigan), e qual è stato il risultato?
Sebbene siano storie un po' banali e molto semplicistiche per la nostra epoca, queste pellicole hanno incrinato un bel po' l'amore per Godzilla del 1998, o meglio, Zilla (nome dato all'essere dalla Toho, dopo l'acquisto dei suoi diritti, togliendoli l'onore del titolo God), facendolo scemare un bel po'.
Il perché è molto semplice: se nel film del '98, Zilla è il cattivo che distrugge tutto ciò che incontra sul suo cammino, Godzilla originale in realtà difende la Terra, suo territorio di caccia, dalle ingerenze interne ed esterne provenienti da altri mondi, facendo comunque gli interessi degli umani, visti da lui come nient'altro che ospiti sul suo immenso dominio.
Quindi, fan del film del '98, prima di andare a vedere questo film, liberatevi totalmente dalla concezione di Zilla, se non volete restare delusi, perché il nuovo film di Gareth Edwards ritrae proprio quest'ultima sfaccettatura del mastodontico teropode draconico nipponico.
Di fatto, tutto ha inizio con i famosi esperimenti con le bombe atomiche nel Pacifico del 1954 (non a caso proprio l'anno dell'uscita del primo film dedicato a Godzilla), camuffati appunto come test nucleari per nascondere una verità alquanto oscura.
Dopo 40 anni, vari scienziati, tra i quali il saggio dottor Serizawa, interpretato da Ken Watanabe, scoprono un immenso nido-cimitero sotterraneo nelle Filippine, dalla quale un gigantesco essere sconosciuto è riuscito a fuggire, in seguito a vari secoli di letargo.
Dopo tantissimi danni, subiti soprattutto dal supervisore di centrali nucleari Joseph Brody, interpretato da Bryan "Walter White" Cranston, e da suo figlio Ford, interpretato da grande da Aaron "Kick-Ass" Taylor Johnson, tale creatura si insedia in una centrale nucleare giapponese (la cui distruzione viene subito messa a tacere come terremoto dal governo), rimanendo lì in attesa di qualcosa.
15 anni dopo, la creatura si risveglia e viene chiamata M.U.T.O. (acronimo di "Massiccio Organismo Terrestre Non Identificato"), e comincia a causare caos dovunque vada.
Il giovane Ford, cresciuto e divenuto un tenente artificiere dei Navy Seals, con moglie e figlio di 5 anni a carico, capisce che i vaneggiamenti del padre, ossessionato dalla ricerca della verità insabbiata sull'incidente della centrale in cui lavorava con Sandra, sua moglie e madre di Ford, uccisa dall'attacco dell'essere, non erano causati da una pazzia post-traumatica, ma che avevano un fondo di verità.
Dopo che il M.U.T.O. continua a causare danni, il suo contendente, l'essere inizialmente attaccato dagli umani nel '54 con le bombe nucleari, invano, e poi tenuto sempre sotto costante controllo, si risveglia: è quello che il dottor Serizawa chiama Predatore Alpha, il padrone indistruttibile della Terra, un dio che va a caccia dei suoi nemici: Godzilla.
Gli umani cercano di fare del loro meglio per contenere i danni tra i due esseri titanici, ma non possono fare altro che constatare di essere totalmente impotenti di fronte al potere inarrestabile della natura che si scatena sotto forma di mostri simili.
Godzilla riuscirà a ristabilire l'equilibrio naturale del pianeta, oppure perirà nel tentativo? Ma la domanda più importante di tutte è: il M.U.T.O. chi stava aspettando in realtà, mentre si trovava in letargo sotto la centrale nucleare in Giappone?
La risposta a queste due domande si rivelerà più incredibile di quanto possa sembrare. Il mix fenomenale di azione adrenalinica, lotte per la sopravvivenza ed effetti speciali di ultimissima generazione fanno di questo film, dai toni fortemente (e giustamente) ambientalisti, la più stupenda delle pellicole dedicata al Kaijū più amato di tutti e il degno omaggio alle vecchie pellicole giapponesi. Assolutamente da non perdere!
Buona visione!
Quale buona occasione quindi, se non quella di conoscere com'è fatto davvero questo essere, vedendolo nelle sue sembianze originali, note grazie ai film giapponesi prodotti, a partire dagli anni '50, dalla Toho, la ditta che ne detiene i copyrights?
I più ortodossi direbbero: quale buona occasione quindi, se non quella di correggere il tiro?!
Di chi sto parlando? Di Godzilla, ovviamente, e del suo ultimo, omonimo adattamento, creato come reboot del film del '98 ma, soprattutto, come omaggio ai film originali, dato che il 2014 segna la nascita del più celebre Kaijū di tutti!
Io non mi definisco un fan tradizionalista, bensì un fan accanito che si adatta alla situazione del momento. Ciononostante, sebbene io abbia apprezzato tantissimo il film del 1998 (ho ancora i giocattoli della gigantesca iguana geneticamente modificata, come la definiscono i fan tradizionalisti), dopo alcuni anni ho iniziato ad interessarmi ai film giapponesi originali (primo fra tutti, Godzilla Contro I Giganti, in cui Godzilla e il suo amico, l'anchilosauro mutato Anguirus, fronteggiano il terribile King Ghidorah e il malefico Gigan), e qual è stato il risultato?
Sebbene siano storie un po' banali e molto semplicistiche per la nostra epoca, queste pellicole hanno incrinato un bel po' l'amore per Godzilla del 1998, o meglio, Zilla (nome dato all'essere dalla Toho, dopo l'acquisto dei suoi diritti, togliendoli l'onore del titolo God), facendolo scemare un bel po'.
Il perché è molto semplice: se nel film del '98, Zilla è il cattivo che distrugge tutto ciò che incontra sul suo cammino, Godzilla originale in realtà difende la Terra, suo territorio di caccia, dalle ingerenze interne ed esterne provenienti da altri mondi, facendo comunque gli interessi degli umani, visti da lui come nient'altro che ospiti sul suo immenso dominio.
Quindi, fan del film del '98, prima di andare a vedere questo film, liberatevi totalmente dalla concezione di Zilla, se non volete restare delusi, perché il nuovo film di Gareth Edwards ritrae proprio quest'ultima sfaccettatura del mastodontico teropode draconico nipponico.
Di fatto, tutto ha inizio con i famosi esperimenti con le bombe atomiche nel Pacifico del 1954 (non a caso proprio l'anno dell'uscita del primo film dedicato a Godzilla), camuffati appunto come test nucleari per nascondere una verità alquanto oscura.
Dopo 40 anni, vari scienziati, tra i quali il saggio dottor Serizawa, interpretato da Ken Watanabe, scoprono un immenso nido-cimitero sotterraneo nelle Filippine, dalla quale un gigantesco essere sconosciuto è riuscito a fuggire, in seguito a vari secoli di letargo.
Dopo tantissimi danni, subiti soprattutto dal supervisore di centrali nucleari Joseph Brody, interpretato da Bryan "Walter White" Cranston, e da suo figlio Ford, interpretato da grande da Aaron "Kick-Ass" Taylor Johnson, tale creatura si insedia in una centrale nucleare giapponese (la cui distruzione viene subito messa a tacere come terremoto dal governo), rimanendo lì in attesa di qualcosa.
15 anni dopo, la creatura si risveglia e viene chiamata M.U.T.O. (acronimo di "Massiccio Organismo Terrestre Non Identificato"), e comincia a causare caos dovunque vada.
Il giovane Ford, cresciuto e divenuto un tenente artificiere dei Navy Seals, con moglie e figlio di 5 anni a carico, capisce che i vaneggiamenti del padre, ossessionato dalla ricerca della verità insabbiata sull'incidente della centrale in cui lavorava con Sandra, sua moglie e madre di Ford, uccisa dall'attacco dell'essere, non erano causati da una pazzia post-traumatica, ma che avevano un fondo di verità.
Dopo che il M.U.T.O. continua a causare danni, il suo contendente, l'essere inizialmente attaccato dagli umani nel '54 con le bombe nucleari, invano, e poi tenuto sempre sotto costante controllo, si risveglia: è quello che il dottor Serizawa chiama Predatore Alpha, il padrone indistruttibile della Terra, un dio che va a caccia dei suoi nemici: Godzilla.
Gli umani cercano di fare del loro meglio per contenere i danni tra i due esseri titanici, ma non possono fare altro che constatare di essere totalmente impotenti di fronte al potere inarrestabile della natura che si scatena sotto forma di mostri simili.
Godzilla riuscirà a ristabilire l'equilibrio naturale del pianeta, oppure perirà nel tentativo? Ma la domanda più importante di tutte è: il M.U.T.O. chi stava aspettando in realtà, mentre si trovava in letargo sotto la centrale nucleare in Giappone?
La risposta a queste due domande si rivelerà più incredibile di quanto possa sembrare. Il mix fenomenale di azione adrenalinica, lotte per la sopravvivenza ed effetti speciali di ultimissima generazione fanno di questo film, dai toni fortemente (e giustamente) ambientalisti, la più stupenda delle pellicole dedicata al Kaijū più amato di tutti e il degno omaggio alle vecchie pellicole giapponesi. Assolutamente da non perdere!
Buona visione!
Il trailer:
Consigliato: Assolutamente sì, specie per quelli che conoscono solo la versione alternativa del celebre Kaijū vista nel 1998
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