"Christopher is mine!"
Questa frase ad effetto viene pronunciata dalla villain della serie, Sylvia Sattertwhaite, e vi fa già intuire di cosa tratta Parade's End: un bel triangolone amoroso sullo sfondo della Prima Guerra Mondiale.
La serie è tratta dalla tetralogia di Ford Madox Ford, prodotta dall'inglese BBC e l'americana HBO.
Nei panni del protagonista, Christopher Tietjens, troviamo il caro Sherlock, Benedict Cumberbatch: aristocratico, ligio ad una moralità antiquata, da museo, in un mondo che sta cambiando. Ma soprattutto una moralità che danneggerà lui per primo.
Il titolo della serie, in italiano, potrei tradurlo con Fine della Finzione, ma io più che finzione la definirei della Fessitudine! Di Christopher, of course.
La cattiva è Sylvia Sattertwhaite, impersonata da Rebecca Hall, che diventerà la signora Tietjens dopo aver incastrato il povero Christopher con una gravidanza indesiderata. La cara Sylvia non conduce affatto una vita da donna rispettabile, eppure tutti la credono una santa: tradisce il marito prima, durante e dopo il matrimonio. Ed il povero Christopher, da uomo d'onore, accetterà tutto. Ma proprio tutto eh! Che tenero gnoccolone.
Per fortuna, nella vita di Mr. Tietjens, arriva l'angelica Valentine Wannop: suffragetta, dolce, più giovane di Christopher. Tra i due è amore a prima vista. Ma si sa, le anime gemelle non hanno mai vita facile, soprattutto quando ci si mettono di mezzo una squinzia annoiata e un conflitto mondiale.
La rievocazione della Grande Guerra è impeccabile, ma penso occupi troppo nelle ultime puntate, togliendo spazio al crescente cambiamento di Christopher. E all'idillio con Valentine.
E in una storia già travagliata mancava decisamente la guerra! Christopher, per onore e per amor di patria, decide di arruolarsi. Te potevi aspettà diversamente da uno come lui? Un come back! pieno d'amore viene pronunciato da Valentine e ho pensato: evvai, finalmente si cominciano ad esporre un po'!
La serie, per ambientazioni, ricorda Downton Abbey, ma in Parade's End il cambiamento, personale dei protagonisti e mondiale, sembra più difficile da accettare e attuare.
Intorno ai tre vertici del triangolo d'amooore, gravitano tanti altri personaggi, a volte grotteschi (il reverendo Duchemin/Rufus Sewell) a volte indolenti, a volte ipocriti che influenzeranno il già troppo influenzabile Christopher.
I sotterfugi e gli inganni di Sylvia non avranno più potere su Christopher e Valentine. I due cuori puri finalmente si rendono conto di avere una vita da vivere!
Io ormai sono una addicted delle serie inglesi (tranne Birdsong con Eddie Redmayne, una lagna) e ho gradito molto Parade's End. Anche se a volte assistere all'atteggiamento da flagellante di Christopher mi faceva venire i nervi! E non nascondo che molte volte mi son scappate delle paroline dolci per Sylvia, l'adorabile arpia.
Avete bisogno di sognare un po'? E allora guardatevi in un pomeriggio tutte le cinque puntate di Parade's End, non ve ne pentirete!
Il trailer:
Buona visione!
INCURSIONI CINEMANIACHE
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