Da alcuni anni è scoppiata nuovamente, nel mondo del cinema e della TV, la moda dei vampiri e dei licantropi, grazie a film come quelli della trilogia di Blade, della saga di Underworld di Len Wiseman, o Van Helsing di Stephen Sommers. Oppure la (purtroppo) fortunata saga di Twilight, per giungere infine a Wolfman e ad alla serie TV americana The Vampire Diaries, che ha riportato in auge dei veri vampiri, sebbene abbia mantenuto la stessa scia d'onda di Twilight per quanto riguarda i licantropi, ahimé in grado solo di trasformarsi in "teneri" e grossi lupacchiotti, anziché in esseri a metà tra uomini e lupi, come il caro (e irriconoscibile) Benicio Del Toro ci ricorda qui sotto, citando nuovamente Wolfman.
Ebbene sì, per quanto riguarda i mostri sono un tradizionalista ed odio quando vengono modificati, come è avvenuto per i vampiri luccicanti, capitanati da Edward "Spolpacerbiatti" Cullen & Co., e i lupi troppo cresciuti a causa delle radiazioni di Chernobyl, rappresentati da Jacob "Pedolicantropo" Black, in Twilight. Ma la serie di cui sto per parlarvi è ancora poco nota in Italia, forse perché viene trasmessa su MTV; o forse perché presenta scene molto violente e al limite dello splatter, e quindi di scarso interesse per le perbeniste ed ipocrite reti Rai e Mediaset, che preferiscono mandare in onda film e programmi con tante ragazze mezze nude e sculettanti piuttosto che buoni prodotti, alle volte anche molto istruttivi, come film e serie TV, ma questa è un'altra storia.
La serie si chiama Teen Wolf, non vi dice nulla? Ricordate quel film del 1985 chiamato Voglia Di Vincere, con protagonista Michael J. Fox nel ruolo di un liceale alquanto ordinario e spesso preso di mira dai bulli della scuola, divenuto poi una leggenda del basket grazie al morso di un lupo che lo ha reso licantropo?
Bé, il titolo originale del film è proprio Teen Wolf, e questa serie è liberamente ispirata al film. Il protagonista, interpretato dal giovane Tyler Posey, si chiama Scott McCall, bravo a scuola ma una vera schiappa nel lacrosse, sport di punta del suo liceo. Tutto cambia quando una notte, col suo miglior amico Stiles Stilinski, mattacchione, sarcastico e con un cuore d'oro, viene morso da una strana creatura nel bosco, che in seguito si scoprirà essere un lupo mannaro. Dal quel momento la sua vita cambia radicalmente: diventa il ragazzo più famoso della scuola, trasformandosi in un asso del lacrosse e fidanzandosi con la misteriosa Allison Argent. Al tempo stesso, però ottiene le attenzioni di altri due personaggi: Jackson Whittermore, popolare capitano della squadra di lacrosse, che perde l'appoggio di tutti, inclusa la fidanzata Lydia Martin, divenendo così sospettoso verso Scott; e Derek Hale, uno strano ragazzo che vive isolato dal resto del mondo, proprio nella foresta in cui Scott è stato morso. Insieme vivranno avventure irte di ostacoli e nemici mortali, aiutato dai suoi amici, ignari del suo grande segreto, ad eccezione di Stiles.
Nonostante la serie mostri finalmente il vero lupo mannaro (e la suddivisione del branco in Alpha-capobranco, Beta-membro del branco ed Omega-lupo solitario), peloso ed umanoide, la serie purtroppo pecca, poiché puzza un po' di copione già visto, e mi riferisco alle numerose similitudini proprio con The Vampire Diaries: tolto il prestito di attori fatto a Teen Wolf (Robert Pralgo e Susan Walters, che nella serie sui vampiri interpretano il sindaco Richard Lockwood e sua moglie Carol, mentre nella serie sui licantropi interpretano rispettivamente il padre adottivo di Jackson e la madre di Lydia), ci sono molte ridondanze tra i personaggi dell'uno e dell'altro telefilm. Basti pensare alla figura di Derek, molto simile a quella del tenebroso Damon Salvatore, o a Scott, molto simile al gentile e fedele Stefan Salvatore, per non parlare poi della figura fragile ma al tempo stesso combattiva di Allison, simile ad Elena Gilbert, o a Stiles e Lydia, che sembrano rispettivamente la versione maschile di Bonnie Bennett e Caroline Forbes, le migliori amiche di Elena; concludendo poi con Jackson, che rievoca l'immagine dello sportivo Tyler Lockwood.
La trama poi passa da episodi con scene ansiogene ad altri un po' troppo spenti con il ruolo, tipico di molte serie TV, di episodi cumulativi, messi lì come tappabuchi tra vicende importanti ai fini della storia stessa.
Ciononostante, apprezzo davvero tanto la miscela, tipica ormai di questo recente filone televisivo, di licantropia, magia e chi più ne ha più ne metta. E sebbene ci siano fin troppi richiami ad un'altra serie, ammiro lo sforzo dei produttori e del regista, poiché non è facile realizzare un simile telefilm, che ha comunque degli spunti creativi davvero originali (basti pensare, ad esempio, alla creatura chiamata Kanima) e puntate assolutamente mozzafiato, ed attendo con ansia che arrivi subito l'estate 2013 per vedere finalmente la terza serie, dopo il finale a sorpresa della seconda.
Fino ad allora, auguro al regista, alla troupe e al cast un grande in bocca al lupo (mannaro)!
INCURSIONI CINEMANIACHE
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