Anno e nazione di
produzione: Italia 2011
Genere: Commedia
Durata: 95 minuti
Cast: Paola Cortellesi,
Raoul Bova, Rocco Papaleo, Anna Foglietta, Lucia Ocone, Caterina Guzzanti
Regista: Massimiliano
Bruno
C’era
una volta Alice, una signora per bene che viveva col marito e il figlio in una
grande villa, in una delle zone più lussuose di Roma, servita da tre domestici
extracomunitari che disprezzava e criticava, quasi sempre senza motivo. Un
brutto giorno il marito muore in un incidente, lasciandola sola, piena di
debiti e con un figlio a cui pensare.
Inizia
come una favola, magari un po’ burina, ma la storia prosegue nella realtà,
questa a sua volta un po’ troppo edulcorata dalle difficoltà della vita vera, e
piena di buffi personaggi e principi azzurri.
L’esordio
alla regia di Massimiliano Bruno, attore e sceneggiatore, non poteva andare
meglio: boom di incassi, vincitore del Nastro d’Argento 2011 per la Miglior
Commedia, sbaragliando film come Benvenuti
al Sud e Che bella giornata.
Il
neo regista ha mescolato comicità romanesca e ingredienti presi dalla realtà,
spolverando tutto con un po’ di buonismo e sano ottimismo capitolino.
Aggiungeteci anche il cast, tutti amici del regista affiatatissimi tra di loro,
che rende godibilissimo il film con risate e sorrisi perennemente stampati
sulla bocca dello spettatore.
Paola
Cortellesi conferma ancora una volta il suo talento istrionico, premiato anche
ai David di Donatello 2011; Raoul Bova si trasforma in un ragazzotto di periferia di
sani principi che accompagna la protagonista nel suo percorso di crescita e
avvicinamento agli abitanti multietnici del suo nuovo quartiere, che con sua grande sorpresa,
sono capaci di aiutare e non solo di prendere ordini. Straordinario Rocco
Papaleo, razzista fondamentalista che riassume il suo pensiero parodiando il
Nanni Moretti del film Ecce Bombo. In
ultimo la bravissima Anna Foglietta, la prof. di “escortaggine”, cinica in
superficie e tenera dentro.
Tra
un salto al sexy shop e una festa al Quarticciolo, il film scivola via velocemente, e lo spettatore perdona al regista il taglio magari troppo semplicistico della storia raccontata...nessuno può giudicarlo.
Il trailer:
INCURSIONI CINEMANIACHE
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