Questa settimana il cinema indiano ha perso un pezzo importante della sua storia, il regista Yash Chopra...questo post è dedicato a lui
La cinematografia indiana è una delle più importanti e grandi al mondo; per film in uscita e pubblico batte il cugino hollywoodiano.
A proposito di biglietti, in India ogni giorno ne vengono venduti tra i 19 e i 23 milioni. Nel 2010, in tutto il mondo, sono stati venduti 4 miliardi di biglietti per film in hindi.
Quest'anno ricorre il centenario della nascita del cinema indiano, e per una Bollywood addicted come me era doveroso scrivere un post su una delle cinematografie più interessanti al mondo.
La settima arte arriva in India nel 1896, e il primo film realizzato è del 1913. Mentre il primo lungometraggio sonoro è del 1931.
Il cinema indiano è affezionato a dati generi, come quello mitologico, storico o sentimentale. Ma ultimamente le influenze delle altre cinematografie mondiali, soprattutto quella americana, si sono fatte sentire così troviamo film indiani d'azione, commedie o d'attualità.
Non crediate che Bollywood sia un universo circoscritto al subcontinente indiano, perché il nuovo cinema hindi si è fatto notare a livello mondiale con vari film e validi professionisti. Tra i film che hanno avuto risonanza mondiale ci sono stati My Name Is Khan con Shah Rukh Khan e Kajol, e Jodhaa Akbar con Aishwarya Rai e Hritik Roshan.
Nella cinquina finalista per il Miglior film straniero agli Oscar 2002 troviamo Lagaan del regista Ashutosh Gowariker con Aamir Khan. E come non ricordare il geniale compositore A.R. Rahman, premio Oscar come Miglior Colonna Sonora e Miglior Brano nel 2009 per The Millionaire di Danny Boyle. Ha composto anche le colonne sonore del già citato Jodhaa Akbar e di Guru: stupende.
Ecco il video di Tere Bina di A.R. Rahman dal film Guru con Abhishek Bachchan e Aishwarya Rai:
Tante sono anche le rassegne dedicate al cinema hindi in tutto il mondo; in Italia per esempio c'è il River to River Florence Indian Festival a Firenze. All'edizione di quest'anno parteciperà Big B, il mito vivente del cinema indiano, l'angry young man dei film degli anni '70, Amitabh Bachchan.
Gli anni Sessanta e Settanta per il cinema hindi sono stati elettrizzanti: molti registi hanno sperimentato e dato vita a nuovi generi e personaggi. I film parlavano anche della situazione difficile che l'India, come paese, stava affrontando in quel periodo pieno di incertezze. Quindi quei film erano pieni di luci e ombre, eroi e bad boy. Tra gli attori più famosi di quel periodo ci sono Amitabh Bachchan, Rishi Kapoor, Dharmendra, Jaya Bachchan, Rekha, Sharmila Tagore e Rajesh Khanna.
|
Amitabh Bachchan e Rekha
Oggi il cinema bollywoodiano è cambiato rispetto a quegli anni, si è adattato ai ritmi del mondo globale e ha adeguato i suoi scripts ai nuovi stili di vita degli NRI (Non Resident Indians). Sono stati edificati tanti studios, come il Ramoji Film Studios ad Hydebarad (entrato nei Guinness dei Primati come studios più grande al mondo) e i Big ND Studios a Karjat dove troviamo le spettacolari scenografie di Jodhaa Akbar.
La caratteristica principale dei film bollywoodiani è la commistione di parti recitate con canzoni e balli, che ne fanno quasi dei musical, o masala (una mistura di spezie e sapori della cucina tradizionale indiana). A differenza delle colonne sonore e delle danze dei film degli anni precedenti, quelli dei film contemporanei sono orecchiabili e ballabili anche per i non indiani, nonostante ovviamente la comprensione dei testi non sia affatto facile. Ma come ho già accennato prima, i film in lingua hindi hanno raccolto fans in tutto il mondo e le traduzioni o i film sottotitolati non sono così difficili da trovare. E per i balli sono tanti i corsi organizzati, anche in Italia, per imparare a danzare come una provetta stella di Bollywood.
Il genere più amato è indubbiamente quello delle commedie sentimentali, ma per gli occidentali forse questi film sembreranno "strani". Perché? Sarà raro vedere baci o addirittura scene di sesso in un film indiano. Sono momenti privati, e mostrare al cinema quelle scene sarebbe disdicevole e osceno. Ciò non vuol dire che la sensualità non sia presente nei film indiani, ma è accennata e molto più struggente della ormai banale scena di sesso "occidentale".
Inoltre i set di Bollywood sono sparsi un po' in tutto il mondo; ormai non si gira più solo in India ma anche in Gran Bretagna, America e Italia. Nel nostro paese soprattutto la Puglia ha fatto da scenario a dei film indiani tra cui Housefull, uno dei maggiori incassi di sempre del cinema bollywoodiano. Il film è ambientato in parte tra Londra e il Gargano.
Parliamo un po' delle stelle della Bollywood contemporanea.
Gli attori che popolano i set indiani sono tanti, ma i volti a cui il pubblico è affezionato sono in realtà pochi. Più che divi, i grandi attori bollywoodiani sono delle divinità. Ecco un aneddoto di un giornalista italiano sul King of Bollywood, Shah Rukh Khan: "Ho visto mamme con bambini di pochi mesi in braccio sotto al sole, attendere per ore l’arrivo dell'attore, lanciare in aria le loro creature affinché Shah Rukh Khan potesse toccargli la fronte con le sacre dita in segno di benedizione: proprio come un Papa."
Amitabh Bachchan non ha mai lasciato del tutto le scene, tranne per un periodo, negli anni Ottanta, quando a causa di un incidente sul set si prese un periodo di stop e si dedicò alla politica, accanto al suo grande amico e Primo Ministro Sanjiv Gandhi. Big B ha da poco compiuto 70 anni, ha preso parte all'ultimo film di Baz Luhrmann, Il grande Gatsby. L'affetto per lui è sempre immutato. Lui è Bollywood.
Ed è proprio negli anni Ottanta che appare per la prima volta sulle scene Shah Rukh Khan.
Ha costruito un impero intorno alla sua immagine, ambizioso e sicuro di sé, l'attore indiano è molto versatile: spazia dalle commedie sentimentali ai film d'azione o d'attualità. La sua più bella interpretazione è sicuramente quella in My Name Is Khan. Ed in più è uno scopritore di talenti, attrici come Deepika Padukone o Anushka Sharma hanno debuttato al cinema grazie a lui. Ma non pensate male. Shah Rukh è tutto set e famiglia.
Oltre che re di Bollywood, Mr. Khan è anche il re dei capricci: sul set può fare attendere il suo arrivo anche per ore e tutte le sue esigenze devono essere soddisfatte. Ma lui è il re e quindi gli si perdona tutto.
Altri divi dell'industria cinematografica indiana sono Abhishek Bachchan, Saif Ali Khan, Amir Khan, Shahid Kapoor, Hritik Roshan, Salman Khan, Aishwarya Rai, Rani Mukherjee, Kajol, Preyti Zinta, Vidya Balan, Kareena Kapoor, Priyanka Chopra.
Molti di quelli che ho nominato li potrete trovare in questo video, tratto dal film Om Shanti Om:
Bollywood, con tutte le sue particolarità e meccanismi, è una realtà complessa da comprendere, come l'India stessa. Ma ad amarla ci si mette poco.
I colori, le musiche, i balli conquistano e divertono. E' un modo diverso di fare cinema. Ed è un mondo diverso da scoprire, che non riuscirete più a lasciare.
INCURSIONI CINEMANIACHE
Fan Page Ufficiale Facebook:
Profilo Ufficiale Twitter:
|
Nessun commento:
Posta un commento