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domenica 20 gennaio 2019

Recensione Flash: Non ci resta che il crimine


Anno e Nazione di Produzione: Italia 2019

Distribuzione: 01 Distribution

Genere: Commedia

Durata: 102 minuti

Cast: Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Gianmarco Tognazzi, Edoardo Leo, Ilenia Pastorelli, Antonello Fassari

Regista: Massimiliano Bruno

Roma, oggi: tre amici, Moreno, Sebastiano e Giuseppe sono in centro per promuovere, col loro banchetto scalcagnato, un tur (se vedrete il film, capirete il perché della scrittura errata di tur) nei luoghi che hanno fatto la storia della banda della Magliana, il gruppo di criminali che ha terrorizzato Roma tra fine anni settanta e inizi anni Ottanta. Il più fissato dei tre con questa storia è Moreno, disoccupato e in rotta con la ex moglie per via degli alimenti che le dovrebbe. Incontrano Gianfranco, un loro amico d'infanzia, bullizzato prevalentemente da Moreno, che ha fatto fortuna rispetto a loro, vessati e scontenti della vita che conducono. Entrando in un bar, per prendere un caffè offerto proprio dalla loro ex vittima, i tre scoprono nello scantinato un varco temporale. Così, per sfuggire all'asfissiante Gianfranco, lo attraversano e si ritrovano nell'Italia del giugno '82: i Mondiali di Spagna, la Roma bella e genuina di allora. Moreno agogna la 'svorta', che nel suo tempo non è mai riuscito a raggiungere, facendo affidamento sulla memoria prodigiosa di Giuseppe che ricorda tutti i risultati delle partite del Mondiale e sulle scommesse che, quindi, risulterebbero tutte vincenti. Ma i tre dovranno vedersela proprio con Renatino De Pedis e la sua banda.
Massimiliano Bruno torna al cinema, nella veste di regista e attore, con una buona idea, anche se ricalca il topos narrativo dei viaggi nel tempo, quindi non è di originalità che stiamo parlando. Però, quest'ultimo declinato nella Roma della banda della Magliana ha una sua forza e attrattiva. Ma, sì c'è un ma, per me l'idea non è stata sfruttata bene, poiché si adagia su risate facili, dialoghi prevedibili e su attori che conosciamo benissimo, la chimica tra loro è innegabile, ma proprio per questo anche loro sanno già di visto. Le interpretazioni le ho apprezzate tantissimo, mi sono piaciuti davvero tutti, da Giallini a Gassmann, Tognazzi ed Edoardo Leo, ma è come se Bruno fosse voluto andare sul sicuro. Al posto suo, avrei puntato su attori giovani, e magari quasi sconosciuti, forse avrebbe funzionato di più. Poi, non capisco perché relegano Ilenia Pastorelli sempre nei ruoli di bonona/gatta morta (ma solo a me la Pastorelli ha ricordato con quella tutina le tre ladre di Occhi di gatto?): lei saprebbe interpretare ben altri ruoli, mi pare un peccato ed uno spreco farle fare sempre la coattona.  
Chissà Bruno se ha intenzione di proseguire la 'saga', visto il finale aperto. Magari, sulla falsariga di Smetto quando voglio. Ma ecco, lì il cast variegato e 'nuovo', sostenuto anche da una trama originale, ha saputo dare vita a una serie di film che rappresentano un qualcosa di innovativo nel panorama cinematografico italiano odierno.
Paragoni a parte, se secondo film sarà, spero che il regista corregga il tiro perché il potenziale nella storia c'è ma non è stato tirato del tutto fuori.

Consigliato: Nì

Il trailer: 


mercoledì 10 aprile 2013

Recensione Flash: Viva l'Italia


Anno e nazione di produzione: Italia 2012

Distribuzione: 01 Distribution

Genere: Commedia

Durata: 100 minuti

Cast: Michele Placido, Alessandro Gassman, Raoul Bova, Ambra Angiolini, Imma Piro, Rocco Papaleo, Edoardo Leo, Maurizio Mattioli, Camilla Filippi, Rolando Ravello, Sarah Felberbaum, Sergio Fiorentini, Isa Barzizza

Regista: Massimiliano Bruno

L'onorevole Michele Spagnolo, navigato politico italiano, ha sempre pensato prima agli interessi suoi e della sua famiglia e poi a quelli del paese. Ha preso parte agli accordi che i partiti, di qualsiasi colore politico, nel corso degli anni, hanno stretto alle spalle dei cittadini. Una sera, mentre assiste allo spettacolino privato offerto dall'ennesima sgallettata che vuole lavorare in TV, Spagnolo si sente male. Si risveglierà con un'insaziabile voglia di dire la verità.
Dopo il grande successo di Nessuno mi può giudicare, Massimiliano Bruno ritorna al cinema con un film che mette in scena il triste teatrino nazionale.
Nel cast, rispetto al film precedente, troviamo new entry e amici del regista. Michele Placido è il mattatore, la sua interpretazione è magistrale. I protagonisti della scena cinematografica romana sono quasi tutti nel film, da Raoul Bova a Edoardo Leo, da Maurizio Mattioli al grande Sergio Fiorentini.
Il riassunto del malcostume italiano offerto da Bruno è sicuramente prevedibile, tutti sanno perfettamente cosa succede nel nostro paese. Ciò che spaventa è che il film, travestito da commedia, non fa ridere nemmeno un po'.


Il trailer:


Consigliato: Sì

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giovedì 25 ottobre 2012

Recensione Flash: Nessuno mi può giudicare


Anno e nazione di produzione: Italia 2011

Genere: Commedia

Durata: 95 minuti

Cast: Paola Cortellesi, Raoul Bova, Rocco Papaleo, Anna Foglietta, Lucia Ocone, Caterina Guzzanti

Regista: Massimiliano Bruno


C’era una volta Alice, una signora per bene che viveva col marito e il figlio in una grande villa, in una delle zone più lussuose di Roma, servita da tre domestici extracomunitari che disprezzava e criticava, quasi sempre senza motivo. Un brutto giorno il marito muore in un incidente, lasciandola sola, piena di debiti e con un figlio a cui pensare.
Inizia come una favola, magari un po’ burina, ma la storia prosegue nella realtà, questa a sua volta un po’ troppo edulcorata dalle difficoltà della vita vera, e piena di buffi personaggi e principi azzurri.
L’esordio alla regia di Massimiliano Bruno, attore e sceneggiatore, non poteva andare meglio: boom di incassi, vincitore del Nastro d’Argento 2011 per la Miglior Commedia, sbaragliando film come Benvenuti al Sud e Che bella giornata.
Il neo regista ha mescolato comicità romanesca e ingredienti presi dalla realtà, spolverando tutto con un po’ di buonismo e sano ottimismo capitolino. Aggiungeteci anche il cast, tutti amici del regista affiatatissimi tra di loro, che rende godibilissimo il film con risate e sorrisi perennemente stampati sulla bocca dello spettatore.
Paola Cortellesi conferma ancora una volta il suo talento istrionico, premiato anche ai David di Donatello 2011; Raoul Bova si trasforma in un ragazzotto di periferia di sani principi che accompagna la protagonista nel suo percorso di crescita e avvicinamento agli abitanti multietnici del suo nuovo quartiere, che con sua grande sorpresa, sono capaci di aiutare e non solo di prendere ordini. Straordinario Rocco Papaleo, razzista fondamentalista che riassume il suo pensiero parodiando il Nanni Moretti del film Ecce Bombo. In ultimo la bravissima Anna Foglietta, la prof. di “escortaggine”, cinica in superficie e tenera dentro.
Tra un salto al sexy shop e una festa al Quarticciolo, il film scivola via velocemente, e lo spettatore perdona al regista il taglio magari troppo semplicistico della storia raccontata...nessuno può giudicarlo.

Il trailer:


Consigliato: Nì


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