lunedì 23 settembre 2013

Hasta la vista Incursioni! Ritorna Terminator!


"Hasta la vista, baby!" Sapevate che questa frase, pronunciata dal robot T-800, alias Arnold Schwarzenegger nel secondo film, è diventata una delle più famose citazioni della storia del cinema mondiale?
Come affermo sempre, ed è un parere alquanto comune tra gli appassionati di cinema, James Cameron sforna un film ogni morte di papa, ma quando lo fa lascia sempre, sia nel bene che nel male, un segno indelebile nell'industria cinematografica (non a caso Avatar e Titanic si classificano al primo ed al secondo posto nella lista dei film col più alto numero di incassi a livello mondiale).
La tetralogia di Terminator, i cui due primi film sono stati diretti proprio da Cameron, mentre per gli ultimi due ha ceduto il posto a Jonathan Mostow e McG, rappresenta esattamente una delle pietre miliari di questo grande regista canadese, fonte di ispirazione per numerose opere successive, tra cui la mia amatissima trilogia di Matrix.
La storia della saga è celebre: essa narra le vicende di Sarah Connor, una giovane donna che vive negli anni '80 e non sa di essere la futura madre di John Connor, il leader della resistenza umana contro le macchine generate nel 1997 da Skynet, un'intelligenza artificiale che, dopo aver acquisito una propria autocoscienza, sentendosi minacciata dagli uomini, ha intrapreso una guerra che ha portato l'umanità quasi sull'orlo dell'estinzione.
Affinché l'umanità venga distrutta del tutto, Skynet riesce a creare una specie di macchina del tempo per rimandare indietro uno dei suoi androidi, un modello chiamato T-800, interpretato da Schwarzenegger, proprio per uccidere Sarah nel 1984, anno in cui viene concepito John, ed evitare quindi che gli uomini possano avere un leader carismatico che nel futuro possa spingerli verso la schiacciante vittoria contro questo supercomputer, che avverrà intorno al 2032.
Tutto sembra dunque volgere al peggio, ma fortunatamente non è così: John riesce a mandare indietro dal futuro il suo guerriero migliore, Kyle Reese, per salvare sua madre dalla morte ed evitare la tragedia.


Il continuum spazio-tempo verrà alterato non solo per questo viaggio nel passato, ma anche per il fatto che John sarà il frutto dell'amore sbocciato tra Sarah e Kyle, i quali, dopo numerose peripezie, riusciranno a distruggere il malefico cyborg, grazie purtroppo all'eroico sacrificio del guerriero del futuro.
Da quel momento in avanti, nel secondo capitolo Sarah si dedicherà, anima e corpo, alla sua battaglia personale per evitare che la Cyberdine Systems Corporation attivi Skynet nel 1997 per annientare un  misterioso virus virtuale con la sua tecnologia e causare quindi l'inizio della guerra.
Crescendo, John impara dalla madre tutto ciò che deve sapere per sopravvivere e, al tempo stesso, evitare le continue minacce inviate indietro nel tempo da Skynet: di fatto, se nei due capitoli successivi un'altra copia di T-800 e T-850, una versione potenziata, interpretate entrambe sempre da Schwarzenegger, diventano dei cyborg buoni, poiché catturati e riprogrammati per aiutare John e gli altri umani, la diabolica intelligenza artificiale invia altre versioni potenziate di robot della sua industria bellica: T-1000 e T-X.


Nonostante le numerose minacce, John ed i suoi sostenitori andranno avanti nella loro lotta per la sopravvivenza della specie umana, ma riusciranno ad evitare il tremendo Giorno del Giudizio?
Se i primi tre film mostrano una struttura alquanto simile tra loro (cyborg malvagio e controparte buona indietro nel tempo per distruggere o salvare John e congiunti), Terminator Salvation è invece ambientato nel futuro, in piena guerra inoltrata, con un John Connor più maturo, interpretato da Christian Bale, impegnato in un'aspra lotta senza quartiere contro Skynet e le sue armate e con una missione da compiere: salvare il giovane Kyle Reese, ovvero suo padre, al fine di mandarlo indietro nel tempo a salvare sua madre Sarah e permettere a lui di nascere.


Sebbene il ritmo del quarto film, uscito nelle sale nel 2009, sia molto serrato, non è riuscito purtroppo a incassare granché al botteghino, essenzialmente e probabilmente a causa dell'assenza di Arnold Schwarzenegger, portando quindi i produttori ad archiviare definitivamente la saga.
Io sarò forse un po' troppo bastian contrario, ma sinceramente ho apprezzato molto quest'ultimo capitolo, forse perché viene finalmente spezzata l'unica pecca della tetralogia, ovvero la monotonia, a lungo andare molto ripetitiva e prevedibile, dei primi tre episodi.
Nonostante ciò, non ho altre critiche da muovere verso questa saga che, fortunatamente continuerà (stavate per cascarci, eh?), proprio per volere di Schwarzenegger, interessatosi nuovamente al progetto poiché oramai libero dai suoi impegni politici.
Appuntamento con il quinto capitolo nel 2015 quindi.
Si sa ancora poco ma lascia già ben sperare per il ritorno in auge di questa epopea e, forse, per una seconda trilogia, cominciata con Salvation, che riuscirà a chiudere degnamente la storia di questa interminabile guerra, specchio di un non tanto remoto ed impensabile futuro che ci sta portando man mano verso la creazione di tecnologie osservabili, solo fino a pochi anni fa, nei film che ci fanno continuamente sognare.
Vi auguro buona visione e vi lascio con un tributo alla tetralogia.


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domenica 22 settembre 2013

Have You Ever Watched That? In The Mood For Love


Gli esperti del settore affermano che Wong Kar-wai sia il più occidentale dei registi asiatici.
Lui, che ha studiato a Hong Kong, ex colonia britannica, di aria occidentale ne ha respirata sicuramente. Ma nei suoi lungometraggi è preponderante la poetica del non detto, del silenzio, del pudore, delle emozioni sussurrate o messe a tacere, della sofferenza discreta o poetica. Tutte cose assolutamente non occidentali, più vicine all'elegante compostezza orientale. 
Dopo la laurea in grafica, Kar-wai comincia a interessarsi alla TV e alla regia: assistente alla produzione e sceneggiatore in una rete televisiva hongkonghese, poi il debutto sul grande schermo con As Tears Go By. A seguire molti altri film, tutti acclamati dalla critica come il primo, che hanno lanciato Kar-wai nel firmamento dei registi più apprezzati a livello mondiale.
In The Mood For Love (2000) è da molti considerato il suo capolavoro, e la rivista del British Film Institute lo ha incluso nella classifica dei trenta film chiave del XXI secolo.


Anni Sessanta, Hong Kong: due coppie si trasferiscono lo stesso giorno in due appartamenti contigui. I Chan e i Chow iniziano a trascorrere del tempo insieme nonostante i frequenti viaggi del signor Chan e della signora Chow. Quando i sospetti aumentano e le conferme trovano terreno fertile nell'assenza dei rispettivi coniugi, il signor Chow e la signora Chan iniziano a frequentarsi più assiduamente, per cercare di capire, per consolarsi, per sentire meno il tradimento. E forse anche per vendetta.


Ma entrambi si troveranno nel mood, come da titolo, nello stato d'animo di amare. Di voler ancora amare. Succede così, senza che se ne accorgano. E' il cuore che decide per loro. Ma la testa, e le convenzioni sociali, metteranno a tacere un sentimento che sa di rinascita e possibilità.


L'atmosfera che permea il film è rarefatta, sospesa. I protagonisti, Tony Leung e Maggie Cheung, recitano le parti dei traditi ma col progredire della relazione la pantomima dei coniugi abbandonati dagli adulteri lascia spazio a un affetto che è amore sul nascere, un rifugio dove potersi abbandonare ed essere se stessi, feriti e innamorati.
E' lento il loro amore a fiorire, ma velocemente entrambi decidono di metterlo a tacere. Di continuare a vivere le loro vite, vuote, e di rinunciare a loro due insieme.




Suggestive le musiche di Michael Galasso e Nat King Cole. Straordinari Tony Leung e Maggie Cheung, perfetti nell'incarnare la caducità di un'emozione e il tormento della sua rinuncia.
A volte si preferisce mettere a tacere ciò che si prova per orgoglio, per convenzione sociale, per mancanza di coraggio. Si preferisce vivere col rimpianto, accontentandosi di un sentore di felicità, ma un fantoccio di vita non potrà mai compensare la possibilità reale di un amore pieno.

Il trailer:


Su Incursioni Cinemaniache potete leggere anche del primo film hollywoodiano di Wong Kar-wai, CLICCA QUI

Buona visione!

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giovedì 19 settembre 2013

Recensione Flash: Now Is Good


Anno e nazione di produzione: Gran Bretagna 2012

Titolo in italiano: Ora va bene

Genere: Drammatico

Durata: 103 minuti

Cast: Dakota Fanning, Jeremy Irvine, Paddy Considine, Olivia Williams, Kaya Scodelario

Regista: Ol Parker

La diciassettenne Tessa da qualche anno combatte con una violenta forma di leucemia. Dopo tanti cicli di chemioterapia, che la facevano solo sentire peggio, decide di interrompere la cura e accettare il suo, breve, destino. Con l'amica Zoey cerca di vivere al massimo l'altro po' di vita che le è rimasta. La ragazza ha stilato una lista delle ultime cose da fare come infrangere la legge, diventare famosa in tutto il mondo, assumere droghe e fare l'amore per la prima volta. La malattia le ricorda insistentemente che il suo tempo sta per scadere. Un giorno conosce Adam, il figlio della nuova vicina e Tessa aggiunge una voce alla sua lista: innamorarsi.
Now Is Good rientra nel filone cinematografico che io ho definito "Amori fuori tempo massimo", chi non ha visto I passi dell'amore o, soprattutto, Love Story? Il finale è prevedibile anche per il film di Ol Parker ma per fortuna il regista non ha esagerato con la melassa, caratteristica imprescindibile di questi film. Ottima la performance di Dakota Fanning, meno soddisfacente quella di Jeremy Irvine.
In Now Is Good va in scena soprattutto la voglia di vivere, la bellezza del mondo che ci circonda, gli affetti familiari, le occasioni che perdiamo per mancanza di coraggio, le sfide che accettiamo perché vuoi sentirti vivo.

Il trailer:


Consigliato: Nì

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lunedì 16 settembre 2013

Serialmente Addicted: le nuove stagioni in arrivo!


Alzi la mano chi sta scalpitando come me per le season premiere delle proprie serie preferite! Sì, quando una non ha un granché da fare si esalta con poco.
Non amo particolarmente il periodo estivo, anche perché tutto si ferma e una seriemaniaca come la sottoscritta va in astinenza. Per fortuna non sono una producer o una grande capa di qualche rete televisiva americana o inglese perché costringerei gli attori ai lavori forzati. Ovviamente non per il pubblico ludibrio, ma per me! Mettetevi comodi, procuratevi dei generi di conforto perché prevedo di essere logorroica. However, prima di addentrarmi nelle previsioni da bookmaker de noantri, un memorandum:

17 settembre: NEW GIRL

22 settembre: DOWNTON ABBEY

3 ottobre: THE VAMPIRE DIARIES

Dicembre 2013/Gennaio 2014: SHERLOCK (di questo ne parlerà in seguito il mio "collega")

Ready? Go!
Inizio con The Vampire Diaries per togliermi il pensiero. Perché? Vi chiederete. Presto detto: la serie nel corso delle stagioni è diventata sempre più patinata, alcuni attori, senza fare nomi...Nina Dobrev, hanno acquistato più consapevolezza delle loro capacità (ovvero, sò figa e me ne vanto). Insomma non so se è solo una mia impressione ma nel corso delle stagioni ho assistito allo snaturamento della serie. Ovvio che sia i personaggi che gli attori sono cresciuti, cambiati, e la storyline non poteva continuare a seguire le vicende di liceali neofiti di creature soprannaturali. Anche perché a Mystic Falls di umano è rimasto solo il povero Matt.


Comunque, critiche a parte, l'ultima puntata della quarta stagione ha visto Silas, nuova piaga dei vampiri della Virginia, prendere il posto dello sfigatissimo Stefan. Non oso immaginare cosa combinerà lo stregone millenario quindi le Stelena dovranno armarsi di taaaanta pazienza per rivedere qualche scena genuina tra i due dato che il little Salvatore è rinchiuso in un baule nel fondo del lago. L'unica che potrebbe aiutarlo è Bonnie, neo-defunta che può interagire solo con Jeremy, da poco tornato nel mondo dei vivi proprio grazie all'incantesimo che ha spedito la streghetta nell'aldilà. Penso che Stefan (con buona pace di Paul Wesley che si diverte a interpretare ruoli da cattivo) non rimarrà troppo a lungo fuori dai giochi, perché lui cattivo non è credibile a lungo. Forse a metà stagione potremo godere di nuovo della sua glicemica dolcezza. Più del rinsavimento di Elena, bad girl per qualche puntata, e della reunion con Damon, tutti i fan stanno aspettando sicuramente di vedere la malefica Catherine in vesti umane. Nonostante la sua nuova e fragile natura, Catherine non si farà sfuggire occasioni per creare scompiglio, seminare zizzania ma soprattutto ritornare vampira. Elena, fossi in te terrei gli occhi ben aperti! Anche al college, dove nel frattempo con Caroline si appresta a frequentare l'università.


Le due vampire avranno vita facile al college? Qualcuno penserà: beh finalmente si sono allontanate dalla maledetta Mystic Falls, direi di sì! E no invece, sennò la serie come andrebbe avanti? Dovremmo seguire le lezioni delle novelle matricole? Too normal! Vedrete che in quel college ne succederanno di tutti i colori. Anche grazie a Bonnie, ectoplasmatica presenza: già me la immagino vagare per le aule e la sala mensa...brrr!!! Il 3 ottobre è prevista anche la messa in onda della prima puntata di The Originals: Caroline al college e Klaus a New Orleans in licenza di paternità per il nascituro mostriciattolo. Questi due mi stanno facendo penare più di Elena e Damon! Il mio desiderio per la five season è sempre quello: che quaglino! Dulcis in fundo, Damon: come nelle serie precedenti sicuramente le cose per lui non saranno semplici ma il vampiro più affascinante della TV ha dato prova di sapersela cavare, sempre. Una richiesta ai creatori della serie: lasciateci vivere il Delena tranquillamente almeno per un po'!
E le dipartite? Sono uno dei leitmotiv della serie! Chi ci lascerà durante la quinta stagione? Siamo nelle mani grassocce di Julie Plec. Cominciate a prepararvi psicologicamente, ciò che non è mai mancato in The Vampire Diaries sono i colpi di scena.



Oddio come è deprimente questa foto. Da come ho potuto intuire guardando le immagini delle prime puntate della quarta serie di Downton Abbey, Mary vestirà sempre di nero. Un po' come fece Coco Chanel alla morte di Boy Capel. E le assonanze non finiscono qui tra le due perché sia Matthew che Boy sono morti in un incidente stradale. Ma che c'entra Coco Chanel con Mary? Nulla, sto divagando.
Mi scusino le fan più accanite della serie ma devo dirlo: l'incidente di Matthew è stato proprio comico:

<<Evviva, mio figlio, erede di Downton, finalmente è nato!>>





<<Sono così felice che riesco a guidare anche senza guardare la strada!>>




<<Ehm ehm, forse no...>>



Il caro Julian Fellowes poteva architettarla meglio come scena: la faccia da ebete di Dan Stevens (ok, ci sta la gioia della paternità ma penso che i neo papà non rincoglioniscano come Matthew) e lo scontato incidente in cui perde la vita il caro Crawley più che commuovermi mi hanno strappato una risata. Troppo cinica e critica? Maybe.
Mary sarà una vedova inconsolabile? Non credo, vedendo i maschioni che Julian ha assoldato per lei:



Io tifo per Tom Cullen (già visto in Mondo senza Fine) alias Lord Anthony Gillingham, nella foto il terzo da sinistra: mi sembra affidabile, adatto a Mary. E bono, che non guasta mai. Il primo, Mr. Charles Blake (l'attore Julian Ovenden), lo vedo furbetto, combina guai. Non mi ispira molto. Staremo a vedere.


Lord Gillingham e Mary
Tra i due pretendenti di Mary, quello al centro nella foto è il cantante jazz Jack Ross (Gary Carr) che promette di portare un po' di pepe e i Roaring Twenties a Downton. Forse sarà uno degli interessi amorosi della vivace lady Rose MacClare che dalla Scozia ha lasciato papà Shrimpie e mammà e si è trasferita dai Crawley.



Chi farà sicuramente faville, finalmente, nella quarta serie sarà Edith. Archiviato quel bacucco di Strallan, la secondogenita di casa Crawley si tuffa in una relazione extraconiugale con la naturalezza di una milf navigata. Io tifo per lei, era ora che iniziasse a vivere e a godersela. Il personaggio di Edith è uno di quelli che è cresciuto di più durante le stagioni precedenti e la quarta penso sarà un po' la sua golden age. E chissà, magari dopo la fase adultera, incontrerà il principe azzurro.



E downstairs cosa accadrà? I Bates faranno sognare, saranno una consolazione, un'oasi di pace ne sono sicura. Quei due sono meglio di un giardino zen!
Oltre alla rimonta di Edith io sto aspettando quella del neo vice maggiordomo Thomas Barrow: il personaggio è cambiato nel corso della serie e soprattutto durante la terza stagione i telespettatori l'hanno visto sempre più solo ed emarginato. Solo l'arrivo di Jimmy l'ha scosso un po', forse troppo effettivamente! Ma prevedo che tra i due s'instaurerà una bella amicizia. Meglio Jimmy che Mrs. O'Brien! Amori e gelosie scuoteranno i giovani dipendenti dei Crawley quindi penso che ne vedremo delle belle. Sono impaziente di rivedere nonna Violet, mitica elargitrice di battute e consigli. Can't wait!



I fan di New Girl l'happy end l'hanno avuto. Ok, ma ora cosa succederà? Tutti erano impazienti di vedere finalmente insieme Nick e Jess e il percorso di avvicinamento dei due è stato memorabile. Adorabili imbranati, i due hanno faticato un bel po' prima di mettere le cose in chiaro e dirsi che sì, effettivamente volevano provare a essere una coppia. Ma ora che ce l'hanno fatta voi credete che per loro sarà tutto in discesa? Non credo, anche perché vivono a Los Angeles e non a San Francisco...ok, battuta pessima!

Scherzi a parte, conoscendo i personaggi, durante la terza stagione si complicheranno la vita a vicenda, la complicheranno agli altri e gli altri la complicheranno a loro a partire proprio da Schmidt e Winston, i principali boicottatori del Ness! Probabilmente Nick e Jess si potrebbero anche momentaneamente lasciare. Ma soprattutto penso ci saranno molti baci...alla Nick:



Jess nell'episodio "Quick Hardening Caulk" dice a Nick: "Kiss me like a man". Cara Miss Day, penso che Mr. Miller lo sappia fare molto bene e che tu apprezzi abbastanza a giudicare dalle foto.
A proposito di Schmidt: ora è diviso tra Cece ed Elizabeth. Riuscirà a scegliere? Alcuni spoiler dicono che per un periodo porterà avanti le due relazioni in contemporanea. Ma non durerà a lungo anche perché l'attrice Merrit Wever, che interpreta Elizabeth, ha confermato la sua presenza nella serie solo per le prime puntate. Forse ci sarà un happy end anche per gli Schmece?
Spero di vedere ancora più attivo Winston: a differenza della prima serie, nella seconda ha avuto più spazio ed è stato esilarante. Previsto il ritorno di Coach nella settima puntata, chissà che non rimanga a lungo.



Domani in onda la prima puntata della terza stagione di New Girl! E a giudicare dalla foto non sarà caratterizzata dalla tranquillità! Ma vi aspettavate qualcosa di diverso dai roommates più pazzi di LA?

Buona Visione!


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sabato 14 settembre 2013

Recensione Flash: Disastro A Hollywood


Titolo originale: What Just Happened?

Anno e nazione di produzione: USA 2008

Genere: Commedia/Drammatico

Durata: 107 minuti

Cast: Robert De Niro, Catherine Keener, Stanley Tucci, John Turturro, Michael Wincott, Robin Wright, Kristen Stewart, Peter Jacobson, Bruce Willis, Sean Penn, Moon Bloodgood

Regista: Barry Levinson

Difficilmente rivedrete Hollywood così sul grande schermo: Disastro A Hollywood è una commedia dai toni molto amari che riesce perfettamente a delineare tutti i grandissimi difetti dell'industria cinematografica americana, capace "di divorare i propri figli", come lo stesso Bruce Willis afferma durante il funerale di un famoso agente suicida nel film, se non si è in grado di reggerne l'enorme peso.
Il tutto lo si osserva attraverso la vita di Ben, un famoso e potente produttore hollywoodiano, interpretato da Robert De Niro, che si barcamena tra due ex mogli, due figli piccoli e una figlia adolescente interpretata da Kristen Stewart, molto amata dal padre che la vede ancora come la sua bambina, dipendente dalle droghe poiché aveva una relazione proprio col suddetto agente suicida, noto dongiovanni tossicodipendente in vita, come molti altri del mestiere.
A rincarare la dose, ci sono due enormi problemi che minano la carriera di Ben: Jeremy Burnell, regista cocainomane ed ipersensibile, interpretato da Michael Wincott (Guy di Guisborne in Robin Hood: Principe Dei Ladri e Top Dollar in Il Corvo, per citarne alcuni), ha realizzato un film mediocre, con protagonista l'attore Sean Penn, che rischia di infangare ancor di più il nome di Lou Tarnow, la finanziatrice del film, poiché nella scena finale il cane del protagonista viene sparato in testa.
Il secondo problema invece riguarda Bruce Willis, ingaggiato in un nuovo film per un cifra esorbitante che, pochi giorni prima delle riprese, rischia di mandare a monte tutto il progetto per i suoi capricci: si presenta sul set notevolmente ingrassato e, peggio ancora, con una lunga barba che non vuole tagliare perché ci si è affezionato.
Riuscirà Ben a salvare i due progetti a rischio, oppure verrà inevitabilmente buttato fuori dal mondo di Hollywood?
Robert De Niro non si smentisce mai: la sua bravura nell'impersonare ruoli sempre diversi fa reggere in piedi questo alquanto traballante film, ricco di superstar ma al tempo stesso povero di contenuti e a lungo andare pesante, nonostante il forte messaggio critico e satirico che vuole trasmettere.
Come già detto, Hollywood è stata descritta senza pudore, con sincerità, e per questa ragione il film lascia l'amaro in bocca pensando a quanti attori, produttori, registi, sceneggiatori vivano la loro vita nell'ipocrisia più totale.
Consigliato a chi non sa ancora bene cosa vuol dire entrare nel mondo dello spettacolo.

Il trailer:


Consigliato: Nì

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giovedì 12 settembre 2013

Recensione Flash: Drinking Buddies


Anno e nazione di produzione: USA 2013

Titolo in italiano: Compagni di bevute

Genere: Commedia

Durata: 90 minuti

Cast: Olivia Wilde, Jake Johnson, Anna Kendrick, Ron Livingston, Jason Sudeikis, Joe Swanberg

Regista: Joe Swanberg

Kate lavora in un birrificio di Chicago. Unica donna a lavoro, la ragazza di certo non si sente a disagio perché tutti i colleghi l'adorano, è la sola che riesce a sopportare il nevrotico capo e una forte amicizia la lega a uno degli operai, Luke. I due sono compagni di bevute, un'amicizia quasi maschile la loro caratterizzata da serate al biliardo, aiuto reciproco e intesa senza parole. Ma l'attrazione e la gelosia sono dietro l'angolo.
Confesso: ho deciso di vedere il film solo perché c'è Jake Johnson, il favoloso Nick Miller della serie TV New Girl. Per Mr. Johnson ho una scuffia da almeno un annetto e quindi non potevo perdermi una sua performance in un lungometraggio. Che dire del film? Sicuramente presenta aspetti originali, uno di questi è proprio il tipo di amicizia che lega i due protagonisti. Non il classico preludio all'amour ma un legame quasi da camerati, maturo ma non immune all'attrazione e alla gelosia. Formerebbero una coppia perfetta ma il regista Joe Swanberg ha pensato bene di disattendere le speranze romantiche degli spettatori. Ha giocato la carta dell'originalità per distinguersi dalla massa delle commedie romantiche made in USA e perché no, ha voluto anche rimanere vicino alla realtà e lasciare che una bella amicizia rimanesse una bella amicizia. Dopo l'happy end al cinema non possiamo immaginare granché, tutto è già avvenuto, così almeno possiamo pensare che una birra tira l'altra e Kate e Luke si innamorino nella right way e non dopo il banale week end da soli, durante il quale improvvisamente scoprono di amarsi. Chapeau insomma a Swanberg, anche se il film a tratti soffre di punti morti e dialoghi noiosetti. Gli attori hanno recitato senza un copione, conoscevano solo la storyline e la successione cronologica degli eventi, quindi i dialoghi erano estemporanei e improvvisati. Non mi hanno colpito granché la Wilde e Johnson (Jake questa volta te boccio!), invece mi è piaciuta molto Anna Kendrick: brava cara, corri via a gambe levate dai vampiri che è meglio! 

Il trailer:


Consigliato: Nì

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mercoledì 11 settembre 2013

Buio In Sala! #9


I film in uscita nelle sale nel mese di Settembre!


L'INTREPIDO: Un nuovo mestiere, quello del "rimpiazzo", è la professione esercitata da un uomo che si accontenta di sostituire persone al lavoro, per brevi momenti quando loro sono impegnati in qualcos'altro. Poi c'è suo figlio che fortunatamente è un'artista e non deve accontentarsi come il padre. In concorso all'ultimo Festival del Cinema di Venezia, il nuovo film di Gianni Amelio con Antonio Albanese, Livia Rossi, Sandra Ceccarelli, Alfonso Santagata, Gabriele Rendina. IN USCITA 5 settembre

IL MONDO DI ARTHUR NEWMAN: Un uomo non ama più la sua vita e chi ne fa parte, così acquista una nuova identità e diventa Arthur Newman, golfista professionista. Appena infilatosi nella sua nuova identità conosce Michaela, una donna che come lui vuole dimenticare se stessa. La prima regia di Dante Ariola con Colin Firth, Emily Blunt, Anne Heche. IN USCITA 5 settembre

R.I.P.D. - POLIZIOTTI DALL'ALDILA': Un poliziotto, assassinato, arriva nell'aldilà e scopre il R.I.P.D., una celeste squadra di agenti di polizia che in cambio dei suoi servigi per cento anni gli assicurano la possibilità di trovare l'uomo che lo ha sparato. Di Robert Swentke con Jeff Bridges, Ryan Reynolds, Kevin Bacon, Mary-Louise Parker. IN USCITA 12 settembre

PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO - IL MARE DEI MOSTRI: Percy Jackson ritorna sul grande schermo con una nuova impresa: rubare il Vello d'Oro ai Ciclopi. Di Thor Freudhental con Logan Lerman, Brandon T. Jackson, Alexandra Daddario, Jake Abel, Douglas Smith. IN USCITA 12 settembre

IL POTERE DEI SOLDI: Un giovane ambizioso che ha fretta di raggiungere il potere e il successo nella sua azienda, commette un errore molto costoso. Il capo decide di non licenziarlo se spierà la ditta di telecomunicazioni loro rivale. Di Robert Luketic con Liam Hemsworth, Harrison Ford, Gary Oldman, Amber Heard, Richard Dreyfuss. IN USCITA 12 settembre

MOOD INDIGO - LA SCHIUMA DEI GIORNI: Il regista francese Michel Gondry ha abituato il pubblico a storie particolari, oniriche, che con la realtà non hanno molto da spartire. Non fa eccezione il suo nuovo film con Romain Duris, Audrey Tautou, Gad Elmaleh. IN USCITA 12 settembre

VIA CASTELLANA BANDIERA: Palermo, due macchine bloccate in una stradina che non è segnalata su mappe o stradari. Una via minuscola, dimenticata, terra di nessuno anzi no, della famiglia Calafiore, dove andranno in scena l'ostinazione, lo smarrimento e il disagio. Presente all'ultimo Festival di Venezia, di Emma Dante con Emma Dante, Alba Rohrwacher,Elena Cotta, Renato Malfatti. IN USCITA 19 settembre

THE GRANDMASTER: Dietro il mito di Bruce Lee se ne nasconde un altro, quello del maestro che lo ha allenato. La storia di Ip Man narrata da Wong Kar - wai con Tony Leung, Ziyi Zhang, Chen Chang. IN USCITA 19 settembre

RUSH: La vita veloce del pilota austriaco Niki Lauda e la rivalità sulle piste con James Hunt nel nuovo film di Ron Howard con Chris Hemsworth, Daniel Bruhl, Olivia Wilde, Natalie Dormer. IN USCITA 19 settembre

UN PIANO PERFETTO: Sulla famiglia di Isabelle aleggia una strana maledizione: tutti i primi matrimoni sono destinati a fallire. Così, prima di sposare il suo fidanzato, la ragazza decide di sposare il primo sconosciuto che le capita per poi divorziare immediatamente. Ma le cose non andranno come previsto. Di Pascal Chaumeil con Dany Boon, Diane Krueger, Jonathan Coen. IN USCITA 19 settembre

SACRO GRA: Il documentario vincitore della settantesima edizione della Mostra Cinematografica di Venezia narra delle vite che si concentrano intorno al Grande Raccordo Anulare di Roma. Di Gianfranco Rosi. IN USCITA 26 settembre

THE BLING RING: Un gruppo di ragazze adolescenti, affascinate dai divi di Hollywood, decide di intrufolarsi nelle loro case e derubarli non solo dei loro status symbol ma anche della loro vita, per provare cosa significa essere ricchi e famosi. Il ritorno di Sofia Coppola alla regia, tratto da una storia vera, con Emma Watson, Israel Broussard, Taissa Farmiga, Katie Chang. IN USCITA 26 settembre


Buona Visione!

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