sabato 29 giugno 2013

Recensione Flash: Cloud Atlas


Anno e nazione di produzione: USA/Germania/Hong Kong/Singapore 2012

Genere: Drammatico/Fantascienza/Noir/Commedia/Epico/Romantico

Durata: 173 minuti

Cast: Tom Hanks, Hugh Grant, Halle Berry, Jim Broadbent, Hugo Weaving, Jim Sturgess, James D'Arcy, Ben Whishaw, Bae Doona, Susan Sarandon, Keith David, David Gyasi, Zhou Xun

Regista: Lana Wachowski, Andy Wachowski, Tom Tykwer

"Sì lo so, lo so", come ripete sempre l'anziano signor Meeks in uno dei sei episodi di questo film straordinario ed imperdibile: lo so che sono scocciante, ma affermare che le produzioni dei fratelli Wachowski sono degli obbrobri cinematografici è pura pazzia.
E' ovvio che non tutti possono amare un genere come il cyberpunk, in cui rientrano, come già detto, la trilogia di Matrix, Blade Runner, le due Fughe del grande Kurt Russell/Jena Plissken e così via, ma questo film, basato sull'omonimo romanzo dello scrittore inglese David Mitchell pubblicato nel 2004, è un'opera a dir poco stupefacente.
Benedetta sia Natalie Portman! Grazie alla giovane e talentuosa attrice, durante le riprese di V Per Vendetta, Lana Wachowski si interessò a questo libro che la ragazza leggeva sempre durante le pause, e dopo averlo letto si innamorò così tanto della trama da far letteralmente ossessionare suo fratello Andy e il loro amico, il regista tedesco Tom Tykwer, famoso per il film Lola Corre.
Da lì in poi, appoggiati dallo stesso Mitchell, i tre hanno dovuto penare per trovare una casa produttrice che finanziasse il loro progetto alquanto impegnativo e particolare, finché non sono riusciti a convincere la Warner Bros. a produrre nuovamente uno dei loro film, sebbene stavolta la Warner si sia limitata a distribuire il film col proprio marchio solo sul suolo americano (in Italia infatti è stato distribuito dalla Eagle Pictures). Lo scetticismo è stato scatenato dalla semi-incapacità da parte dei produttori di comprendere bene il film. Da qui mi sorge il dubbio profondo che essi non abbiano affatto capito neanche la trilogia di Matrix, scommettendo su di essa solo per le lotte e azioni mirabolanti dei tre film, aspetto che in Cloud Atlas è quasi del tutto assente.
Critiche a parte, il film, con una buona dose di concentrazione, è comprensibile. Bisogna stare attenti solo ai vari ed improvvisi balzi temporali, poiché la trama è composta da sei episodi concatenati tra loro da eventi o persone in particolare: passiamo quindi dalle isole del Pacifico di fine '800 alla Scozia degli anni '30, per poi arrivare agli anni '70 ed ai giorni nostri, fino a giungere al XXII secolo e ad un lontano futuro post-apocalittico, noto come la Caduta, in un periodo non specificato a cavallo tra il XXV ed il XXVI secolo.
L'originalità dei tre registi sta nel fatto che gli attori di alto prestigio all'interno del cast hanno interpretato un ruolo in ciascuna delle sei fasce temporali, al fine di proporre al pubblico il tema delle anime trasmigranti che, a seconda del loro comportamento in vita, possono cambiare o rimanere statiche una volta compiuta la reincarnazione, aspetto che nel libro è assente.
Si può quindi osservare una Halle Berry con la pelle bianca negli anni '30 o addirittura uomo nel XXII secolo, oppure il malefico Hugo Weaving (unica anima rimasta sempre malvagia nel corso degli eventi, insieme a quella di Hugh Grant) divenire una sadica infermiera dei giorni nostri o un diavolo tentatore, noto come Vecchio Georgie, nel periodo dopo la Caduta, e così via.
Quindi, oltre ai temi principali che ciascuna epoca vuole trasmettere agli spettatori, come ad esempio l'orrore della schiavitù nell'Ottocento, i pregiudizi contro l'omosessualità negli anni '30 o il grande potere occulto delle compagnie energetiche negli anni '70, vi è anche l'aspetto spirituale, molto caro ai Wachowski, con il beneplacito di Mitchell che, per siglare questo stupendo "innesto" alla sua trama originale, ha invitato il trio di registi a bersi una bella pinta di birra in un pub nel sud dell'Irlanda.
E' inutile che vi dica la mia: è ovvio che la trilogia di Matrix per me sarà sempre il loro lavoro più riuscito, ma Cloud Atlas occupa di sicuro il secondo posto nella classifica dei film più incredibili e visionari che io abbia mai visto.
In attesa di Jupiter Ascending, il nuovo film dei Wachowski in arrivo nelle sale americane il 25 luglio 2014, vi auguro buona visione, con un unico consiglio se deciderete di guardare questa pellicola, lo stesso consiglio che vi darebbe il saggio Morpheus: sgombrate la vostra mente.

Il trailer:


Consigliato: Assolutamente sì

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sabato 8 giugno 2013

Recensione Flash: Kiss Kiss Bang Bang


Anno e nazione di produzione: USA 2005

Genere: Black Comedy

Durata: 102 minuti

Cast: Robert Downey Jr., Val Kilmer, Michelle Monaghan, Dash Mihok, Corbin Bensen, Larry Miller

Regista: Shane Black

A New York, un fortunato ladruncolo evita la galera quando irrompe nel bel mezzo dei provini per un film di Hollywood. Scambiato per uno degli aspiranti attori, il caso vuole che il copione che gli mettono in mano sia, in quel momento, particolarmente nelle sue corde. Il produttore del film, colpito dalla sua prova di recitazione in estemporanea, arruola Harry Lockhart nel film e lo porta con sé a Los Angeles. Qui l'ex ladro entra in un mondo strano, di plastica, che non gli piace affatto. Se non per il fatto che ci siano molte attricette disponibili a tutto, per fama e soldi. Per identificarsi completamente con il personaggio che deve interpretare, un detective, il produttore Shaw lo affida ad un vero professionista: "Gay" Perry Von Shrike. Alla sua prima festa ad Hollywood, Harry ritrova una sua amica d'infanzia, Harmony Faith Lane, di cui è sempre stato innamorato. Se a New York Harry si preoccupava dei suoi piccoli e innocenti furtarelli, a Los Angeles dovrà ricredersi.


Il regista Shane Black è lo sceneggiatore dei primi due "Arma Letale", e la divertente irriverenza di quei film un po' la si avverte anche in Kiss Kiss Bang Bang. Magari il lungometraggio si puo' anche definire come un Tarantino più allegro e leggero. La trama, a tratti, va troppo veloce e si perde il filo ma compensano il ritmo trascinante e le battute fulminanti. I tre attori, Downey Jr., Kilmer e Monaghan sono perfetti. Soprattutto il duo Lockhart - Von Shrike forse è una delle migliori coppie comiche viste negli ultimi anni al cinema, grande chimica tra i due attori. Un Downey Jr. in gran forma. Risate Black.

Il trailer:


Consigliato: Assolutamente Sì

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domenica 2 giugno 2013

Recensione Flash... Retrò: Blade Runner


Anno e nazione di produzione: USA 1982

Distribuzione in Italia: Warner Bros.

Genere: Fantascienza/Noir

Durata: 116 minuti

Cast: Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Daryl Hannah, Brion James, Joanna Cassidy, Edward James Olmos, M. Emmet Walsh, Joe Turkel, William Sanderson, Morgan Paull, James Hong

Regista: Ridley Scott

Los Angeles di un distopico 2019. La Terra ormai è devastata dall'inquinamento, le piante e gli animali sono quasi tutti estinti e ne vengono ricreate mere copie degli originali in laboratorio, gli uomini sono vecchi e malati ed ormai la gran parte di essi vive nelle colonie Extra-Mondo nello spazio o su altri pianeti colonizzati dai Nexus 6, esseri organici in tutto e per tutto simili agli uomini, fuorché per il fatto che sono stati creati in laboratorio da esperti di bio-genetica, con un'aspettativa di vita di massimo 4 anni, al fine di evitare che comincino a provare emozioni umane. Questi esseri, comunemente noti come replicanti, sono stati utilizzati per anni come schiavi degli umani nelle missioni di colonizzazione cosmica e nei lavori forzati, finché un gruppo di essi si ribellò agli umani, causando la loro espulsione dal pianeta Terra. Da quel momento in poi, nel caso in cui alcuni di essi provino a tornare sul pianeta, i Blade Runner, corpi speciali di polizia, sono autorizzati a spararli ed ucciderli a vista, pratica nota come "ritiro del replicante".
Uno dei Blade Runner, Rick Deckard, ormai ritiratosi dal giro, è costretto a tornare in azione quando un gruppo di replicanti, guidati dall'infido e misterioso Roy Batty, riescono a tornare sulla Terra per trovare il modo di prolungare la loro brevissima vita.
Da una parte Rick, un tempo spietatissimo Blade Runner, noto a tutti per la sua immensa bravura nello scovare i replicanti, sarà in grado di svolgere il suo compito, ma dall'altro troverà difficile portarlo a termine per via dell'amore che prova per Rachel, una replicante non facente parte del gruppo di Roy che tuttavia si ribella al suo padrone, il dottor Tyrell, padrone della Tyrell Corporation e creatore dei replicanti, venendo dichiarata anch'essa una fuorilegge.
Cosa farà Rick? Eliminerà tutti i replicanti, compresa Rachel? Oppure capirà per quale causa combattono i replicanti, riuscendo ad aprire finalmente gli occhi?


Liberamente ispirato al romanzo Il Cacciatore Di Androidi di Philip K. Dick ed al libro The Bladerunner di Alan E. Nurse da cui Ridley Scott ha tratto il titolo, questo film, noto a tutti come uno dei precursori cinematografici di uno dei miei generi preferiti, il cyberpunk, ha riscosso una grandissima fama a livello globale, portando sotto le luci della ribalta il futuro regista de Il Gladiatore, ed i due giovani protagonisti, Harrison "Han Solo-Indiana Jones" Ford e Rutger "Navarre" Hauer, quest'ultimo diventato celebre proprio grazie al ruolo di Roy Batty.
Molti volti famosi di Hollywood vennero inizialmente contattati per il ruolo di Deckard, tra cui Robert Mitchum, Dustin Hoffman, Sean Connery, Gene Hackman, Jack Nicholson, Clint Eastwood, per citarne alcuni dei tanti, ma alla fine la scelta ricadde su Ford, proprio perché il più versatile ed adatto all'epoca, grazie alle sue recentissime partecipazioni ai primi due episodi della trilogia originale di Star Wars ed al primo film della futura tetralogia di Indiana Jones.
Per quanto riguarda il film, la scelta per il telespettatore è molto ampia, poiché Scott realizzò tre edizioni, l'International Cut del 1982, la Director's Cut del 1992 con tutte le scene inedite e la Final Cut del 2007, identica alla versione del '92, salvo per il fatto che essa include anche il documentario Dangerous Days, che descrive tutto il lavoro svolto per realizzare la pellicola, con più di tre ore di filmati esclusivi.


"Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi..."

Il celebre monologo di Roy Batty è il cardine su cui si fonda il vero significato del film: paura della morte, la possibilità di una redenzione, l'accettazione del diverso e la ricerca delle emozioni, dei valori ma soprattutto della verità sono alcuni dei temi della trama, tipici del cyberpunk in generale. Se non fossi un patito di questo genere, obiettivamente lo amerei comunque, per via delle sue grandi particolarità e dei tocchi di classe tipici di Ridley Scott.
Il mio consiglio quindi è di vederlo, scegliendo tra la Director's Cut e la Final Cut, poiché entrambe svelano tanti segreti e misteri rimasti senza risposta durante la visione dell'International Cut originale, primo enigma fra tutti quello sulla vita di Deckard.
Intanto, dal 2011 si sta parlando di realizzare un sequel o un prequel di Blade Runner. A lungo ci sono stati rumors a riguardo, ma alla fine, nel 2012, Ridley Scott ha confermato tutto, aggiungendo che farà parte del progetto ed avviando già le trattative con Harrison Ford.
Nella trepidante attesa di ulteriori notizie a riguardo, vi lascio quindi con il trailer della Director's Cut e lo stupendo monologo di Roy Batty, dinanzi ad uno spaesato Deckard, fino a pochi istanti prima inseguito dal replicante e poi miracolosamente salvato da esso.
Buona visione!


Il trailer:


Consigliato: Assolutamente sì

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Buio In Sala! #6


I film in uscita nelle sale a giugno!

AFTER EARTH: Mille anni dopo l'abbandono della Terra, una navicella spaziale, con a bordo il leggendario generale Cypher Raige e il figlio Ktai, colpita da una pioggia d'asteroidi è costretta ad un atterraggio di fortuna sul pianeta ormai sconosciuto. Di M. Night Shyamalan con Will Smith, Jaden Smith, Isabelle Fuhrman, Zoe Kravitz, Sophie Okonedo. IN USCITA 6 giugno

VOICES: Studentessa disadattata americana cerca possibilità di riscatto per migliorare la sua vita. Ennesima variazione canterina sul tema "povera me non sono la reginetta della scuola" con l'attrice Anna Kendrick alla sua prima commedia musicale. Di Jason Moore con Anna Kendrick, Skylar Astin, Rebel Wilson, Adam DeVine. IN USCITA 6 giugno

INTO DARKNESS - STAR TREK: La mitica Enterprise, comandata dal capitano Kirk, deve affrontare una grande minaccia che metterà a dura prova tutto l'equipaggio. Di J.J. Abrams con John Cho, Benedict Cumberbatch, Alice Eve. IN USCITA 13 giugno

HOUSE AT THE END OF THE STREET: Una madre e sua figlia si trasferiscono in un nuovo quartiere. Scoprono che la casa di fronte alla loro è stata teatro di un efferato duplice omicidio. La ragazza diventa amica dell'unico sopravvissuto. Di Mark Tonderai con Jennifer Lawrence, Elizabeth Shue, Max Thieriot. IN USCITA 13 giugno

UNA RAGAZZA A LAS VEGAS: Beth decide di cambiare vita. Lascia il suo lavoro da spogliarellista e vola a Las Vegas: entra nel giro delle scommesse diventando l'assistente di Dink, un giocatore d'azzardo incallito. La ragazza otterrà decisamente un cambiamento, e forse anche qualcosa in più. Di Stephen Frears con Bruce Willis, Catherine Zeta-Jones, Rebecca Hall, Vince Vaughn, Joshua Jackson. IN USCITA 13 giugno

IL FONDAMENTALISTA RILUTTANTE: Changez Khan, pakistano, dopo l'11 settembre si vede costretto non solo a lasciare l'America ma la vita che ha costruito lì e le persone che ama. Di Mira Nair con Riz Ahemd, Liev Schreiber, Kate Hudson, Kiefer Sutherland. IN USCITA 13 giugno

NIENTE PUO' FERMARCI: Quattro ragazzi, per quattro giorni, in Spagna per le vacanze estive. Classico viaggio di crescita con quattro giovani attori italiani. Di Luigi Cecinelli con Emanuele Propizio, Federico Costantini, Vincenzo Alfieri, Guglielmo Amendola. IN USCITA 13 giugno

L'UOMO D'ACCIAIO: Clark Kent è un giovane giornalista, da sempre si sente fuori posto in un mondo che non sembra il suo. E infatti è così: portato sulla Terra anni prima dal pianeta alieno Krypton, il ragazzo deve capire perché è arrivato sulla Terra e cosa può rappresentare lui per il pianeta. Di Zack Snyder con Henry Cavill, Amy Adams, Kevin Costner, Diane Lane, Russell Crowe. IN USCITA 20 giugno

DREAM TEAM: Un vecchia gloria del calcio francese, divorziato e senza un soldo, si vede costretto ad allenare dei pescatori di una piccola isola bretone. Riuscirà a trasformarli in calciatori? Campione d'incassi in Francia. Di Olivier Dahan con Josè Garcia, Jean-Pierre Marielle, Gad Elmaleh. IN USCITA 20 giugno

CHA CHA CHA: Una Roma cinica e misteriosa, due omicidi. Intrighi tramati all'ombra del compromesso. Di Marco Risi con Luca Argentero, Eva Herzigova, Claudio Amendola, Pippo Delbono, Pietro Ragusa. IN USCITA 20 giugno

STOKER: India Stoker perde suo padre all'improvviso, la ragazza ne è sconvolta. Al funerale partecipa anche il fratello del padre, Charlie. Misterioso, l'uomo entra nella vita della ragazza e di sua madre con un preciso obiettivo. Di Chan-wook Park con Mia Wasikowska, Matthew Goode, Nicole Kidman, Jacki Weaver. IN USCITA 20 giugno

TULPA: Lisa Boeri, donna annoiata, per movimentare la sua vita inizia a frequentare il club Tulpa. Qui, i clienti, possono soddisfare ogni loro fantasia sessuale. Ma ogni uomo con cui Lisa si apparta, in seguito viene ucciso con modalità orribili. La donna, per non compromettere la sua reputazione rivolgendosi alla polizia, inizia a indagare da sola. Di Federico Zampaglione con Claudia Gerini, Michele Placido, Michela Cescon. IN USCITA 20 giugno

WORLD WAR Z: Dieci anni dopo la vittoria mondiale degli umani sugli zombie, il giornalista Max Brooks va in giro a raccogliere per il mondo le storie dei sopravvissuti al conflitto che ha quasi fatto estinguere la razza umana sulla Terra. Di Marc Forster con Brad Pitt, Eric West, Matthew Fox. IN USCITA 27 giugno

BLOOD: Una ragazza brutalmente assassinata, due detective pensano di aver individuato il colpevole. Ma, a volte, a commettere il crimine è chi dovrebbe perseguirlo. Di Nick Murphy con Paul Bettany, Mark Strong, Brian Cox. IN USCITA 27 giugno


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sabato 1 giugno 2013

Recensione Flash....Retrò: Il Principe e la Ballerina



Anno e nazione di produzione: USA 1957

Titolo originale: The Prince and The Showgirl

Casa di Produzione: Warner Bros

Genere: Commedia

Durata: 117 minuti

Cast: Laurence Olivier, Marilyn Monroe, Richard Wattis, Sybil Thorndike, Jeremy Spenser, Jean Kent

Regista: Laurence Olivier

Alla vigilia dell'incoronazione di re Giorgio V, nel 1911, accorrono a Londra tutte le teste coronate d'Europa. Nonostante i problemi in patria, giunge anche il principe reggente del piccolo regno di Carpazia, Charles, accompagnato dal figlio, ribelle e prossimo erede al trono, Nicholas e dalla regina madre. Il reggente approfitta della due giornate di svago che si è concesso dai grattacapi di stato, (nessuno in patria lo ama, tanto meno il figlio che complotta contro di lui) e si fa accompagnare dal funzionario del ministero degli esteri inglese, il rassegnato Northbrook, a vedere uno spettacolo in un famoso teatro londinese, in cui recita la sua vecchia amica Maisie Springfield. Il reggente non sa che verrà travolto dall'incontenibile Elsie Marina, una delle attrici della compagnia di Maisie, allegra e naive. Charles non se ne vorrà più liberare.


Alla ricerca di un rilancio d'immagine, Laurence Olivier, uno dei più grandi attori teatrali inglesi, nel 1957 decide di girare per il cinema un suo spettacolo teatrale, scritto da Terence Rattigan. In teatro, ad impersonare Elsie allora ci fu la moglie Vivien Leigh. Ma l'attrice, all'epoca del film aveva superato i quarant'anni e non era più adatta al ruolo. Da vecchio volpone, Olivier sceglie Marilyn Monroe, l'attrice più gettonata e richiesta in quel periodo. La diva americana, dal canto suo, lusingata, accetta subito il ruolo. All'inizio salutato dai migliori auspici, la lavorazione del film risulterà faticosa e difficile, soprattutto a causa della poca affinità tra i due protagonisti. Mondi più diversi non si sarebbero potuti incontrare (o scontrare): Olivier, inglese, solido attore di teatro shakesperiano. La Monroe, americana, diva emergente del nuovo cinema, dalla personalità fragile.


L'attrice, che per Olivier era il punto debole del film, è invece l'unico e vero punto di forza. E' una commedia piacevole che però, a tratti, soffre di punti morti e scene troppo rigide in cui si avverte molto la provenienza teatrale del regista. L'idillio amoroso tra il reggente e la ballerina non trasmette molto, e quel po' che emoziona di certo non è grazie ad Olivier. Marilyn anima il film non solo con la sua bambinesca bellezza, ma soprattutto con il suo adorabile atteggiamento da combinaguai. Il Principe e la Ballerina è solo il preludio al film che la incoronerà definitivamente, A qualcuno piace Caldo.

Il trailer:


Consigliato: Nì

Il dietro le quinte del film, l'anno scorso, è diventato un bel film: la Recensione Flash di My Week With Marilyn.

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