venerdì 23 agosto 2013

Recensione Flash: Attacco Al Potere


Anno e nazione di produzione: USA 2013

Titolo originale: Olympus has fallen

Distribuzione in Italia: Notorius

Genere: Azione

Durata: 120 minuti

Cast: Gerard Butler, Aaron Eckhart, Morgan Freeman, Dylan McDermott, Angela Bassett, Melissa Leo, Rick Yune, Ashley Judd

Regista: Antoine Fuqua

Gli Stati Uniti sono (ovviamente) sotto attacco: una cellula terroristica nordcoreana conquista la Casa Bianca, simbolo dell'America unita e liberale, tenendo in ostaggio oltre al presidente anche altri componenti del governo come il segretario di stato. I morti ormai non si contano più, infatti oltre a uomini della sicurezza e delle forze armate i terroristi prendono di mira anche civili, crivellandoli da un aereo in volo nei cieli di Washington D.C., e monumenti come il famoso obelisco bianco. Mentre il paese è nel caos e nel terrore un uomo cerca di prendere in mano la situazione: Mike Banning, ex capo della sicurezza della Casa Bianca, sollevato dal suo incarico anni prima in seguito a un incidente mortale che coinvolse la first lady, non solo vuole salvare il suo Paese ma anche e soprattutto il suo presidente.
Antoine Fuqua è sicuramente un esperto di film d'azione e questo film non annoia nemmeno per un momento. Ma non aspettatevi personaggi di spessore o una trama con colpi di scena: tutto si basa sul (banale) machismo di Gerard Butler, sulla (scontata) integrità del presidente Aaron Eckhart e sulla crudeltà (prevedibile) del terrorista Rick Yune. Godibili i dialoghi e le battute anche se a tratti gli attori scimmiottano, male, i film di genere. Un cast stellare per un film che è solo un concentrato di effetti speciali e aggettivi al superlativo.

Il trailer:


Consigliato: Nì

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mercoledì 21 agosto 2013

Recensione Flash: The Social Network


Anno e nazione di produzione: USA 2010

Distribuzione in Italia: Sony Pictures

Genere: Biografico

Durata: 120 minuti

Cast: Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Justin Timberlake, Rooney Mara, Joseph Mazzello, Patrick Mapel

Regista: David Fincher

Mark Zuckerberg è uno studente di Harvard. Nel gergo giovanile contemporaneo lo si potrebbe definire uno sfigato. Un nerd, sfigato. Non ha molti amici, vita sociale pari a zero e ha appena rotto con la sua ragazza. Per "vendicarsi" la sbeffeggia sul suo blog, letto da tutti nel campus, e sono scontate anzi dovute le prese in giro verso la ragazza da parte degli altri studenti. Mark da il via anche a una gara, un concorso di bellezza online: chi tra le studentesse di Harvard è la più bella? La rete internet del campus va in tilt per i numerosi contatti ed è in quel momento che inizia l'avventura del futuro milionario Zuckerberg perché "Facebook" è appena dietro l'angolo.
David Fincher per The Social Network si è dimostrato un regista davvero valido e intelligente: ha documentato la nascita di un fenomeno e ha accuratamente evitato di farlo da un unico punto di vista, quello cioè di Mark Zuckerberg/Jesse Eisenberg, ma usandone molteplici perché in questa storia c'è più di un protagonista che ha qualcosa da dire o da "testimoniare". Significativo il dialogo, circa a metà film, tra l'ex fidanzata, Rooney Mara, e Mark poiché la ragazza esplica l'essenza di Facebook: il (malsano) bisogno di essere protagonisti e di condividere ogni aspetto della propria vita in rete, anche con sconosciuti. Questa voglia di protagonismo, e soprattutto di rivalsa, è ciò che spinge Zuckerberg nell'ideare Facebook, oggi il social network più famoso e diffuso dell'intero globo. L'alter ego del regista è la giovane avvocatessa che è l'unica che instaura con il personaggio di Mark un dialogo durante le interminabili giornate di patteggiamenti con gli avvocati dei suoi ex amici: "Mark tu non sei stronzo ma fai di tutto per esserlo", questa battuta mette in evidenza la grande solitudine e difficoltà nell'essere Mark, e nel diventare poi Mr. Zuckerberg. Lo sguardo vacuo e perso di Eisenberg trasmette lo smarrimento di un ragazzo che voleva solo essere notato, davvero speciale la sua interpretazione. Andrew Garfield gli tiene testa: convince e avvince. La dose di cinismo è tutta di Justin Timberlake, attore (ormai prestato alla musica) che alterna ruoli leggeri a quelli più impegnativi interpretandoli con successo e bravura.
David Fincher non racconta soltanto la storia di Mark Zuckerberg o di chi ha preso parte alla nascita di Facebook, ma narra di un'intera generazione, quella digitale, sempre più persa nell'individualismo e in rapporti umani che si riducono a bit impersonali e tristi con-divisioni.

Il trailer:


Consigliato: Sì

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venerdì 16 agosto 2013

Recensione (mica tanto) Flash: Il Grande Gatsby



Anno e nazione di Produzione: Australia, USA 2013

Titolo Originale: The Great Gatsby

Distribuzione in Italia: Warner Bros

Genere: Drammatico

Durata: 142 minuti

Cast: Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan, Tobey Maguire, Amitabh Bachchan, Joel Edgerton, Isla Fisher, Elizabeth Debicki

Regista: Baz Luhrmann

Nick Carraway arriva a New York nella primavera del 1922. Sono i ruggenti anni Venti, l'America non è mai stata così attraente e New York è una città che non dorme mai: ricchezza, potere e divertimento tolgono il sonno a chi ce li ha ma anche a chi non ce li ha. Carraway si trasferisce in città per far fortuna, prende in affitto una casetta nel West Egg, a Long Island. Poco distante, sulla riva opposta dell'Hudson, vive la cugina Daisy, sposata con l'ex campione di polo Tom Buchanan. Grande osservatore, curioso ma soprattutto uno scrittore (inconsapevolmente) alla ricerca di una storia da raccontare, Nick è attirato dall'aura di mistero del suo vicino, che vive nella villa accanto casa sua. L'uomo lo osserva e Carraway si lascia osservare. Un giorno Jay Gatsby in persona lo invita al suo party settimanale che attira sempre tutta la New York che conta. Quello che sorprende Nick è che Gatsby non invia mai inviti a nessuno. I due si conoscono e il ragazzo rimane subito affascinato da Jay, trentenne ricchissimo e rampante. Il suo successo nell'alta società newyorkese è solo l'aspetto più superficiale della sua vita che, a suo dire, è stata una serie interminabile di avventure nonostante la giovane età. Dopo aver fatto conoscere il suo mondo al ragazzo, Jay chiede a Nick un favore, e quel favore riguarda la cugina Daisy.



Inizio subito col dire che Baz Luhrmann o lo si ama o lo si odia. Il suo è uno stile troppo personale e particolare per piacere a tutti. Definitelo come volete: barocco, ridondante, pomposo, esagerato, kitsch. Il regista australiano in questi anni ha dato vita a prodotti originali e distinguersi nell'immensità di voci del cinema contemporaneo non è impresa da poco. Insomma, si è capito che ammiro Luhrmann vero?
Tornando al film, è tratto dal romanzo di Francis Scott Fitzgerald, che è una delle pietre miliari della letteratura statunitense. Il regista usa come punto di partenza le parole dello scrittore americano e da lì costruisce il suo universo narrativo, dagli immancabili colori circensi, su una storia d'amore e disillusione. Molti hanno lamentato l'assenza, nel film, dell'analisi sociologica sull'America durante i Roaring Twenties, presente nel romanzo. Io credo che Luhrmann abbia preferito mettere in evidenza più la storia d'amore, il tradimento e soprattutto la personalità di Gatsby perché quelli sono gli aspetti che più si confanno al suo cinema. E poi si sa, i film non sono mai uguali ai libri da cui sono tratti. Se Fitzgerald ha descritto mirabilmente la vuotezza interiore e l'inguaribile ammaliamento per l'apparenza nell'high class della New York anni Venti, Luhrmann ha potuto trasferire queste caratteristiche ai tempi moderni, dato che nel mondo in cui viviamo quegli aspetti sono diventati i precetti del credo di molti uomini e donne contemporanei. Colonna sonora moderna e che non stona nemmeno un po' con l'epoca in cui è ambientato il film. Molto bella Young and Beautiful cantata da Lana Del Rey.



Il personaggio di Jay Gatsby spicca tra la folla, si distingue non perché è ricco o famoso ma perché possiede sentimenti, sensibilità, un'incrollabile speranza e un, purtroppo, malsano attaccamento al passato e ai sogni. Il Gatsby di Leonardo DiCaprio è tenero, commovente, ricco di luci e ombre. Dalla sua interpretazione traspare tutta la profondità del personaggio e lo sguardo dell'attore riesce a trasmettere la purezza di un inguaribile sognatore come Gatsby. Penso sia una delle migliori prove dell'attore americano: DiCaprio è cresciuto, l'ho compreso da quando l'ho visto in Revolutionary Road. Dopo Titanic si è scrollato di dosso la pesante immagine di sex symbol, ha scelto ruoli di spessore ed è diventato uno degli interpreti più interessanti del panorama cinematografico mondiale. E aggiungo un pensiero (cretino, lo so) che mi è saltato in mente mentre lo guardavo ne Il grande Gatsby: DiCaprio è per sempre. Se ne sei stata innamorata da adolescente quel fascino su di te lo eserciterà always and forever.
Miracolo, Tobey Maguire non mi ha urtato i nervi! Non lo sopporto e non mi piace come attore, ma nel film di Luhrmann ha fornito una buona interpretazione. Defilata e non al suo massimo Carey Mulligan, ha scelto di puntare più sulla svagatezza di Daisy non dandole spessore. Granitico Joel Edgerton, un implacabile Tom Buchanan, molto brava la giovane Elizabeth Debicki e per una fan di Bollywood come me, come dimenticare il cameo di Amitabh Bachchan: carismatico.
Rispetto ai precedenti film di Luhrmann, caotici e venati di allegria, Il Grande Gatsby è malinconico, a tratti sconvolgente perché il regista ci fa assistere al sacrificio di un'anima sull'altare dell'ipocrisia e dell'indifferenza.

Il trailer:



Consigliato: Assolutamente Sì


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Recensione Flash: Cha Cha Cha


Anno e nazione di produzione: Italia 2013

Distribuzione: 01 Distribution

Genere: Noir

Durata: 90 minuti

Cast: Luca Argentero, Eva Herzigova, Claudio Amendola, Pippo Delbono, Bebo Storti, Rodolfo Corsato, Nino Frassica, Marco Leonardi

Regista: Marco Risi

Corso, ex poliziotto ora detective privato, segue e protegge Tommaso: il ragazzo, figlio di Michelle, una sua ex, frequenta compagnie poco raccomandabili e pusher. Una notte il ragazzo muore in un incidente automobilistico. Ad assistervi Corso che estrae il ragazzo dalle lamiere: comprende subito che quella non è stata una disgrazia così come la morte di un'ingegnere.
Il noir è forse uno dei generi meno frequentati dal cinema italiano contemporaneo. Marco Risi ha voluto tentare e ha ricoperto Roma con una coltre pesante di compromessi, ombre e potere. Al centro dell'azione l'investigatore di Luca Argentero che se l'è cavata egregiamente in inedite espressioni ombrose e laconiche battute. Eva Herzigova torna a recitare in Italia e dopo la sexy svedese di Vincenzo Salemme si cala nei panni di una madre a metà tra lo svampito e lo svagato. La sua interpretazione non colpisce molto e le do la sufficienza. Claudio Amendola ricorda nelle movenze un po' un Er Monnezza ripulito, comunque la sua interpretazione è buona. Un esercizio di stile per Risi, sicuramente non un capolavoro ma godibile.

Il trailer:


Consigliato: Nì

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martedì 13 agosto 2013

Recensione Flash: Bianca Come il Latte Rossa Come il Sangue


Anno e nazione di produzione: Italia 2012

Genere: Commedia/Drammatico

Durata: 102 minuti

Cast: Filippo Scicchitano, Gaia Weiss, Aurora Ruffino, Romolo Guerreri, Luca Argentero, Flavio Insinna, Cecilia Dazzi

Regista: Giacomo Campiotti

Leo, irrequieto e affamato di vita, va a scuola soprattutto perché lì sa di poter vedere ogni giorno la ragazza che ama: Beatrice. Imbranato, coinvolge gli amici Niko e Silvia nell'ardua conquista dell'inarrivabile ragazza. E se in classe il nuovo professore di italiano cerca di fargli comprendere che nei libri e nelle poesie si nasconde la vita, Leo viene, dalla vita stessa, preso a schiaffi quando scopre che Beatrice è gravemente malata. Il ragazzo non si arrende e inizia a costruire per Beatrice un lieto fine a quella brutta esperienza, così da poter vivere insieme le loro vite.
Il regista Giacomo Campiotti non è nuovo a film con protagonisti adolescenti. Conosce molto bene il loro mondo e quindi la scelta di affidargli la trasposizione cinematografica del romanzo cult di Alessandro D'Avenia è più che azzeccata. Ma il risultato è un film prevedibile che ha l'unico punto di forza nella recitazione del giovane e talentuoso Filippo Scicchitano. E' un film un po' "gigione", una versione tirata a lucido dei mediocri film mocciani. L'ingombrante colonna sonora dei Modà conferma ulteriormente questo imbonimento dei teenager. Occasione sprecata? Forse, ma l'intento dei produttori era proprio quello di conquistare solo una fetta di pubblico. Quindi spettatori "adulti" non sentitevi esclusi e godetevi questi adolescenti "eroici".

Il trailer:



Consigliato: Nì


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lunedì 12 agosto 2013

Recensione Flash: Il Cacciatore Di Aquiloni


Anno e nazione di produzione: USA 2007

Titolo originale: The Kite Runner

Distribuzione in Italia: Filmauro

Genere: Drammatico

Durata: 131 minuti

Cast: Khalid Abdalla, Atossa Leoni, Homayoun Ershadi, Shaun Toub, Zekeria Ebrahimi, Ahmad Khan Mahmoodzada

Regista: Marc Forster

Amir e Hassan sono amici. Sono bambini e le differenze sociali per loro contano poco, anzi, non fanno parte del loro mondo. Amir è un pashtun, figlio di un ricco uomo d'affari di Kabul. Hassan è figlio dell'hazara Ali, servitore del padre di Amir. I due bambini crescono insieme condividendo una grande passione, gli aquiloni. Nella capitale afghana, ogni anno, c'è un torneo a cui partecipano tutti i bambini di Kabul. Un solo vincitore, un solo aquilone nel cielo. E se il vincitore recupera anche l'ultimo aquilone sconfitto, la vittoria è completa. E' ciò che accade ad Amir e Hassan: il primo vince e il secondo, imbattibile cacciatore di aquiloni, per Amir, recupera l'ultimo aquilone sconfitto. Quel giorno, però, le loro vite cambieranno per sempre. Anni dopo Amir vive negli Stati Uniti e dopo la morte del padre riceve una telefonata dall'amico di famiglia Rahim Khan. Ormai uomo, Amir ha la possibilità di riparare agli errori e di cambiare la sua vita.
Questo film penso non abbia bisogno di presentazioni. Tratto dal best seller internazionale di Khaled Hosseini, Il Cacciatore di Aquiloni doveva "competere" con il successo del romanzo e con le pressioni classiche del caso. Paragoni non se ne possono fare perché sono due mezzi di comunicazione profondamente diversi. In un film le emozioni sono affidate agli attori e al regista, in un libro sono affidate al lettore e alla bravura dello scrittore. Girato in Cina, ai confini con l'Afghanistan, il film è ben fatto. Il poliedrico regista Marc Forster ha dato vita a una versione personale e fedele del romanzo. Nel cast spiccano sicuramente Homayoun Ershadi che ha interpretato Baba, il carismatico padre di Amir, e i due piccoli protagonisti, Zekeria Ebrahimi e Ahmad Khan Mahmoodzada. Chi mi ha deluso un po' è stato Khalid Abdalla, l'Amir adulto: mi è sembrato un po' freddo e non troppo in parte. Cameo dello scrittore Hosseini alla fine del film.

Il trailer:



Consigliato: Sì


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domenica 11 agosto 2013

Recensione Flash: Il Cacciatore Di Giganti


Anno e nazione di produzione: USA 2013

Titolo originale: Jack The Giant Slayer

Distribuzione in Italia: New Line Cinema, Legendary Pictures, Warner Bros. Pictures, Original Film, Bad Hat Harry Productions, Big Kid Pictures

Durata: 114 minuti

Cast: Nicholas Hoult, Eleanor Tomlinson, Ewan McGregor, Stanley Tucci, Ian McShane, Bill Nighy, Ben Daniels, Eddie Marsan, Warwick Davis, Ewen Bremner

Regista: Bryan Singer

Oltre ai film peplum, tornati di moda ultimamente nel mondo del cinema, un altro trend hollywoodiano è quello delle rivisitazioni delle fiabe e favole che i nostri genitori ci narravano da piccoli.
Abbiamo visto la rivisitazione di Biancaneve, quella sulla vita dei Fratelli Grimm trasformati in cacciatori di streghe e, recentemente, anche di Hansel e Gretel.
Il Cacciatore Di Giganti, invece, come avrete già capito, rivisita la fiaba Jack E La Pianta Di Fagioli, un famoso racconto popolare inglese tramandato oralmente di generazione in generazione per molti secoli, che appunto narra le vicende di un giovane contadino che, al mercato, in cambio di un cavallo o una mucca, riceve dei fagioli magici. La semina di questi prodigiosi legumi provoca la crescita di una gigantesca pianta che arriva fino in cielo, in una terra incantata abitata da un terribile gigante a cui Jack (o Giacomo, come tradotto varie volte in italiano) riesce a rubare vari oggetti di valore, finché il gigante, nel tentativo di fermarlo, si arrampica sulla pianta ma muore a causa della caduta, dovuta all'abbattimento della pianta da parte del giovane astuto.
La rivisitazione del film da parte dell'"X-Men Lover" Bryan Singer sta nella moltiplicazione dei giganti, da uno ad un intero popolo, famoso per aver già attaccato la Terra in passato, depredando e mangiando gli umani, assalendo in particolare il regno di Cloister, il cui leggendario re, Eric, riuscì a sconfiggerli tramite una corona magica, creata col sangue nero di un gigante, e costringendoli a tornare da dove erano venuti.
Dopo tanti anni, il giovane Jack, involontariamente, farà nascere nuovamente l'immensa pianta, dando ai giganti, capitanati dal malvagio Fallon, la possibilità di vendicarsi del torto subito. Il ragazzo dovrà inoltre salvare la principessa Isabelle, prigioniera dei giganti, e trovare il modo di sconfiggerli una volta per tutte. Riuscirà nella stessa impresa di re Eric, dimostrando che anche se non si è di nobili natali si può essere nobili d'animo, oppure crollerà nel tentativo, anche a causa di un misterioso traditore nella corte di re Brahmwell, padre di Isabelle?
Rispetto alle altre rivisitazioni, rese perlopiù adatte ad un pubblico adulto, questo film mantiene un certo equilibrio, mai sbilanciandosi verso il "troppo infantile" o "troppo adulto": di fatto, se da una parte osserviamo la grande stupidità dei giganti, dei rozzi esseri alquanto comici, dall'altro vediamo come sboccia man mano l'amore tra Jack ed Isabelle, in barba a tutte le leggi riguardanti l'impossibilità, da parte di un membro della famiglia reale, di sposarsi con un popolano.
Un film, quindi, perfetto per passare una bella serata in famiglia, senza troppi pensieri per la testa.
Vi auguro buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Sì

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sabato 10 agosto 2013

Recensione Flash: Waiting For Forever


Anno e nazione di produzione: USA 2010

Genere: Romantico

Durata: 93 minuti

Cast: Rachel Bilson, Tom Sturridge, Richard Jenkins, Blythe Danner, Matthew Davis, Scott Mechlowicz, Nelson Franklin

Regista: James Keach

Emma e Will hanno vissuto la loro infanzia insieme, mano nella mano, trascorrendo interi pomeriggi nella casetta sull'albero. Dopo la morte dei genitori di Will in un tragico incidente, i due ragazzi si perdono di vista perché Will lascia la città e va a vivere insieme al fratello con gli zii. Ma non dimentica Emma, e soprattutto non riesce a non seguirla. Dal college in Oregon fino ai vari trasferimenti per lavoro, Will segue Emma e in qualche modo continua a vivere la sua vita insieme a lei. Quando la ragazza torna nella città della sua infanzia, anche Will fa ritorno a casa. Emma vuole stare vicino al padre malato, e sfuggire a un periodo non proprio felice sia sul lavoro che in amore. I due si rivedono, e per entrambi sarà un momento decisivo delle loro vite.
Waiting For Forever non è stato distribuito nelle sale italiane, e a dirla tutta non ha riscosso molto successo nemmeno in patria. Peccato, perché è uno di quei film che scalda il cuore e ti rimette in pace col mondo. "ADDIRITTURA?", vi starete chiedendo. Per me è stato così: i vecchi, bistrattati buoni sentimenti e il potere (salvifico) della fantasia che ormai sono merce rara nella realtà e al cinema magari risultano usurati in innumerevoli sceneggiature al solo scopo di fare soldi, in questo film sono genuini, veri. Sono di parte perché me ne sono innamorata a primo sguardo, ma Tom Sturridge è sicuramente uno dei principali fautori nel rendere il film un piccolo tesoro da vedere e rivedere. Rachel Bilson bravina, Blythe Danner e Richard Jenkins magnifici! Se devo trovare qualche difetto al film è sicuramente nella seconda parte quando il regista mette il piede sull'acceleratore e velocizza troppo alcuni eventi del film che magari meritavano una diversa messa in scena. Ma la magia resta.

Il trailer:


Consigliato: Sì

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venerdì 9 agosto 2013

Recensione Flash: Gangster Squad


Anno e nazione di produzione: USA 2013

Distribuzione in Italia: Warner Bros

Genere: Thriller

Durata: 113 minuti

Cast: Sean Penn, Josh Brolin, Ryan Gosling, Emma Stone, Nick Nolte, Robert Patrick

Regista: Ruben Fleischer

Immediato dopoguerra, la brava gente di Los Angeles preferisce non accorgersi che la città, anche grazie a molti agenti della polizia e giudici conniventi, sta cadendo nelle mani del pugile ebreo Mickey Cohen. Assetato di potere e denaro, il boss sta costruendo un vero e proprio impero del malaffare: droga, prostituzione, scommesse. Nessuna esitazione nell'eliminare qualsiasi ostacolo al suo folle piano di conquista della città degli angeli. I pochi poliziotti onesti preferiscono non mettersi contro Cohen. Tranne uno, il detective John O'Mara. Supportato dal capo della Polizia losangelina, Bill Parker, O'Mara mette su una squadra e dichiara guerra a Cohen. La posta in gioco per entrambi è alta e sono pronti a tutto per difendere ciò che hanno di più caro al mondo.
Il film, tratto da una storia vera e basato sul romanzo di Paul Liebermann, era molto atteso soprattutto per la presenza di grandi nomi nel cast che raggruppa certezze del cinema americano e stelle in ascesa. Ma il regista Fleischer ha decisamente toppato: sicuramente il ritmo è buono, non ci si annoia nemmeno un po'. Ma a partire dalla caratterizzazione dei personaggi fino al massiccio uso dello slow motion, il lungometraggio fa pensare a una scatola vuota, un grande circo per intrattenere gli spettatori e nulla più. Spreco di bravura per personaggi stereotipati e prevedibili, che non sono stati arricchiti di nessuna sfaccettatura: il boss assetato di potere (Sean Penn), l'ex soldato ligio al dovere (Josh Brolin), il poliziotto colpito negli affetti che giura vendetta (Ryan Gosling), la ragazza che voleva diventare attrice e finisce in un brutto giro (Emma Stone) e così via. Digressione estetica: vogliamo parlare delle sopracciglia depilate di Sean Penn? Il caro Sean non è decisamente sto' gran figo ma conciato così penso che il regista glie voleva male! 
Se amate l'azione, vecchie storie di gangster e pallottole questo film fa per voi. Altrimenti statene alla larga.

Il trailer:


Consigliato: No

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martedì 6 agosto 2013

Due uomini, un destino in comune!


Due uomini, un destino in comune: basandosi sulla serie TV degli anni '60 Il Fuggiasco, il regista Andrew Davis ha realizzato due film riguardanti questo fantomatico personaggio, riuscito a scampare alla pena capitale per un evento fortuito, col solo scopo di poter cercare le possibili prove della sua innocenza.
Ne Il Fuggitivo, del 1993, ritroviamo il famoso cardiochirurgo Richard Kimble, interpretato da Harrison Ford, accusato di aver ucciso barbaramente sua moglie, mentre nel suo newquel, U.S. Marshals: Caccia Senza Tregua, del 1998, vediamo l'ex agente segreto Mark Sheridan, interpretato da Wesley Snipes, colpevole di aver ucciso degli agenti federali in incognito.
Il fattore comune per questi due fuggiaschi è il loro inseguitore: Samuel Gerard, tenente degli U.S. Marshals, il nucleo speciale governativo di agenti addetto allo scortamento di prigionieri nelle carceri e alla caccia agli evasi.


In entrambi i casi, il ferreo Marshal dovrà vedersela con questioni ben più intricate di una semplice caccia al fuggiasco, poiché i due evasi cercheranno di metterlo continuamente sulla pista giusta per risolvere il caso e scagionarli, nonostante inizialmente il tenente Gerard, ad esempio nel primo film, pronunciasse tali parole, rendendosi forse anche molto antipatico:

Richard Kimble:"Non ho ucciso mia moglie!"

Samuel Gerard:"Non me ne frega niente!"

Di fatto, Samuel, normalmente abituato a scovare e ricatturare dei semplici evasi, diventerà man mano più umano e comprensivo nei riguardi di Kimble e Sheridan, occupandosi di questioni a cui normalmente si dovrebbero dedicare solo i dipartimenti di polizia competenti, al fine di sbrogliare la matassa intorno alle due emblematiche figure dei fuggitivi.


Il genere d'azione ricopre una vastissima area di sottogeneri cinematografici, il che permette di affermare che solo alcuni tipi di film di questo filone possono piacere o meno. Nel mio caso, questo è il tipo d'azione che preferisco, poiché intriso di mistero e ricco di aneddoti che portano a scervellarsi per scoprire la verità. Inoltre, ammiro Davis perché è riuscito a creare comunque delle differenze tra i due film, nonostante la base di partenza sia la stessa: infatti, se nel primo film seguiamo più da vicino le vicende di Kimble, nel secondo invece osserviamo i piani di azione degli U.S. Marshals, mentre Sheridan appare raramente all'inizio, per poi ricomparire più spesso dopo la prima metà del film.



Inoltre, scoprire chi è il colpevole in entrambi i film, se i due fuggitivi o qualcuno intorno ad essi, è davvero difficoltoso, e per questo apprezzo il lavoro svolto dal regista.
Dunque, vi lascio con i due trailer dei film, consigliandovi di vederli entrambi, nonostante la critica abbia acclamato di più il primo e disprezzato il secondo, e vi auguro buona visione!

I trailer:

Il Fuggitivo:


U.S. Marshals: Caccia Senza Tregua:


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sabato 3 agosto 2013

Buio In Sala! #8




I film in uscita nei cinema ad agosto!

GLI STAGISTI: Ritornano insieme, più divertenti che mai, Owen Wilson e Vince Vaughn nei panni di due, quarantenni, stagisti che dovranno lottare con scaltri ventenni per ottenere un avanzamento di carriera. Cosa combineranno? Scopritelo nel film di Shawn Levy con Owen Wilson, Vince Vaughn, Max Minghella, John Goodman, Will Ferrell. IN USCITA 1 agosto

IO SONO TU: Dopo il grande successo di "Come ammazzare il capo e vivere felici", Seth Gordon e Jason Bateman arrivano al cinema con una nuova commedia affiancati da Melissa McCarthy, l'attrice più simpatica e richiesta del momento negli USA. Un uomo si vede rubare la propria identità online da una donna che dispone di risorse finanziarie illimitate e si dedica a spese folli. Di Seth Gordon con Jason Bateman, Melissa McCarthy, Eric Stonestreet, Amanda Peet. IN USCITA 8 agosto

DRIFT - CAVALCA L'ONDA: Il windsurf da passatempo per pochi a industria globale. L'attore australiano Sam Worthington nei panni di un giornalista e fotografo sarà il principale fautore di quella rivoluzione. Di Ben Nott, Morgan O'Neill con Sam Worthington, Lesley-Ann Brandt, Xavier Samuel. IN USCITA 8 agosto

CANI SCIOLTI: Due detective sotto copertura per indagare su una rapina in banca. Ma l'uno è all'oscuro dell'esistenza dell'altro. Di Baltasar Kormakur con Denzel Washington, Mark Wahlberg, Paula Patton, James Marsden. IN USCITA 14 agosto

KICK ASS 2: Secondo film su Kick Ass e nuove avventure. Ritorna l'irriverente supereroe, campione di incassi al botteghino 2010, in compagnia di Hit Girl. Red Mist è tornato in una nuova veste, Kick Ass riuscirà a sconfiggerlo anche questa volta? Di Jeff Wadlow con Aaron Johnson, Christopher Mintz-Plasse, Chloe Moretz, Jim Carrey, Nicholas Cage. IN USCITA 15 agosto

RED 2: Un congegno nucleare è scomparso nel nulla, senza lasciare traccia: tra Parigi, Londra e Mosca l'ex agente della CIA Frank Moses e la sua sgangherata squadra d'agenti dovranno ritrovare il congegno e non farlo cadere in mani sbagliate. Di Dean Parisot con Catherine Zeta-Jones, Byung-hun Lee, Bruce Willis, John Malkovich, Helen Mirren. IN USCITA 21 agosto

SHADOWHUNTERS - CITTA' DI OSSA: Preparatevi a salutare la nuova saga fantasy tratta dai bestseller di Cassandra Clare. Clary Fray, una teenager come tante altre, incontra il misterioso e tatuato Jace: il ragazzo è un guerriero, uno Shadowhunters, metà angelo con particolari poteri. Quando la madre di Clary viene rapita, la ragazza chiede aiuto a Jace e scopre di avere anche lei dei poteri. Di Harald Zwart con Lily Collins, Jamie Campbell Bower, Kevin Durand. IN USCITA 29 agosto

A ROYAL AFFAIR: Cinemaniaci finalmente arriva anche in Italia uno dei film più belli del 2013, candidato ai premi cinematografici più importanti dove ha collezionato importanti riconoscimenti. Ve ne avevo parlato a febbraio, ecco il link della Recensione Flash: A Royal Affair. Siete pronti a un viaggio tra amore, ideali e cambiamenti epocali? Di Nikolaj Arcel con Mads Mikkelsen, Alicia Vikander, Mikkel Boe Følsgaard, Trine Dyrholm. IN USCITA 29 agosto

ELYSIUM: Anno 2154: due mondi divisi dai cordoni invisibili ma invalicabili delle classi sociali: Elysium, un'incontaminata stazione spaziale dove vive l'elité terrestre e la Terra, un pianeta ormai in rovina e sovrappopolato. C'è chi vuole mantenere i due mondi fermamente divisi e chi invece sta preparando una rivolta per conquistare Elysium. Di Neill Blomkamp con Matt Damon, Jodie Foster, Willian Fichtner, Alice Braga, Diego Luna. IN USCITA 29 agosto

IN TRANCE: Coinvolto in una rapina in una casa d'aste, un giovane assistente viene colpito da da una botta in testa che gli provoca una seria amnesia. Solo lui conosce il nascondiglio dei preziosi oggetti rubati. I suoi compagni iniziano a pensare che la storia dell'amnesia sia una farsa e che il giovane voglia fregarli. Così ingaggiano una donna che inizierà a scavare nei ricordi del ragazzo. Di Danny Boyle con James McAvoy, Vincent Cassel, Rosario Dawson. IN USCITA 29 agosto

BUONA VISIONE!



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