martedì 1 ottobre 2013

1 ANNO DI INCURSIONI CINEMANIACHE!



Buon Compleanno Incursioni Cinemaniache!

Il blog festeggia il suo primo compleanno! Ed è anche un'occasione per noi di fare un bilancio di questa esperienza e dei traguardi che abbiamo raggiunto, grazie a voi!
In questi mesi insieme abbiamo cercato di scrivere post interessanti, originali, di offrire recensioni in anteprima, di parlare dei film in uscita più attesi, di vivere intensamente quest'anno all'insegna del cinema e delle serie TV più originali e interessanti. Ci siamo riusciti? Sta a voi dircelo! Ma di certo i Conoscitore Brothers non si fermeranno qui! Il viaggio con Incursioni Cinemaniache è appena cominciato!
Alle circa 60.000 visualizzazioni, le 120 recensioni, i 220 post in totale scritti durante quest'anno, i premi cinematografici che avete seguito insieme a noi, dagli Oscar ai Golden Globe, dai BAFTA fino ai David di Donatello, si aggiungeranno ancora tantissime emozioni...da grande schermo!
Il pubblico di Incursioni Cinemaniache abbraccia quasi tutto il globo:

Italia
Stati Uniti
Francia
Germania
Russia
Regno Unito
Australia
Svizzera
Repubblica Ceca
Spagna
Serbia
Giappone
Canada
Paesi Bassi
India

Un anno fa non avremmo mai immaginato che saremmo riusciti a raggiungere tutti questi paesi con i nostri post! Ma contiamo che quella lista si allunghi!
Oltre a far bilanci, oggi vorremmo anche raccontarvi due storie, le nostre storie di cinefili. Sicuramente non siamo cinemaniaci dal palato sopraffino perché non siamo intellettuali come i fratelli di The Dreamers di Bertolucci. E per fortuna, perché quelli sono due pazzi!
Abbiamo gusti semplici, alcuni forse li definirebbero commerciali, ma noi siamo attirati soprattutto da quei lungometraggi che hanno qualcosa da trasmettere, un legame immediato, positivo o negativo, che rimane indelebile e che condividiamo con i lettori del blog.

Come diventammo Cinemaniaci...

In famiglia il cinema è una passione comune. Gli scaffali stipati di film sono sempre stati una costante nei miei ricordi di bambina e in quegli scaffali andavo a pescare le storie che più mi attiravano. Il primo film "importante" che ricordo è La Famiglia di Ettore Scola. Qualcuno potrebbe dire: e menomale che non avevi gusti intellettuali! Questo concedetemelo perché le saghe familiari hanno sempre esercitato un certo fascino su di me, e il film di Scola ne è un esempio eccellente.


A Roma si svolge la storia di una famiglia che abbraccia circa ottant'anni di storia, italiana e familiare. Amori, gelosie, rimpianti, affetti, segreti, l'Italia sullo sfondo che è quasi una spettatrice delle vicende che si svolgono tutte all'interno della casa in cui vivranno tre generazioni. Decisamente da non perdere.
Scegliere tra i tanti film che ho visto è difficilissimo, perché tutti mi hanno lasciato qualcosa. I film che fanno parte del mio mondo di cinemaniaca sono tantissimi ma dato che il post non può annoiarvi ne citerò solo altri due.


Il Lato Positivo è una new entry nella mia personale classifica. Film del 2013, mi ha folgorato con la sua energia e positività. I personaggi di Pat e Tiffany mi hanno trasmesso davvero tanto! I due si iscrivono a una gara di ballo, hanno vite complicate alle spalle. Ballando i due si scambiano emozioni, si toccano, si conoscono. Accettano la sfida di essere dei perdenti, di accontentarsi di un 5 perché ciò che conta non è vincere ma amare sé stessi e chi ti fa stare bene. E questa è una grande lezione che il film trasmette agli spettatori che vivono in un mondo che ti costringe a essere sempre perfetto e vincente.


Un mio grande classico, Il Favoloso Mondo di Amélie. Perché Amélie mi piace così tanto? E' stato amore a prima vista con la cameriera di Montmartre. Non solo con lei, con tutti i personaggi della storia. Dei tipi buffi e strambi che vivono le loro vite in modo atipico, lontani dalla massa, in un universo parallelo dove i piccoli piaceri della vita sono le cose più preziose. Nino e Amélie sono diversamente felici e felicemente diversi, un modello di vita a cui aspiro.

E ora la parola passa a Mariux...

La mia passione per il cinema è cominciata in modo graduale una decina di anni fa: verso i 13-14 anni, quando vedevo un film, era divenuto automatico per me, Internet permettendo, avendo ancora la famosa e lentissima connessione analogica, andare a vedere la scheda del film sul famoso sito IMDB, l'Internet Movie Database, spinto dalla curiosità di sapere, ad esempio, chi fossero gli attori che vedevo nel film, chi fosse il regista, da chi fossero state composte le musiche all'interno del film, l'anno di uscita ed il suo paese di distribuzione. Man mano, ho cominciato ad appassionarmi sempre più perché sentivo che la mia esperienza era più completa solo cercando informazioni extra sulla pellicola. Inoltre, mi piaceva e mi piace tuttora riconoscere gli attori e le attrici nei vari film, specie quando interpretano ruoli che li rendono letteralmente irriconoscibili, oramai è diventata una vera sfida per me!
Recensire film e serie TV può sembrare facile a prima vista, ma in realtà non sempre lo è, nonostante ci sia la passione a spingerci, quindi ringraziamo sentitamente chiunque abbia apprezzato e apprezzi tuttora i nostri sforzi. E dunque, eccoci qui, dopo un anno di lavoro dedicato al cinema e alla TV, a parlare dei nostri film preferiti e a fare un bilancio di ciò che siamo riusciti ad ottenere fino ad ora con questo blog.
Per quanto mi riguarda, i miei film preferiti in tutto sono 4. Andiamo con ordine, partendo dal quarto posto per arrivare al primo.

LA LEGGENDA DI BEOWULF


Come già detto in precedenza, questo film, altamente sottovalutato dal pubblico per via delle sue tecniche di ripresa innovative, come l'animation capture, e forse anche per il radicale cambiamento del finale della trama dell'omonimo poema in antico inglese, è divenuto uno dei miei film preferiti in assoluto. Sono fissato con le mitologie antiche, tra cui quella norrena, quindi per me questa pellicola, nonostante i vari cambiamenti apportati alla storia, è un capolavoro stupendo per via della morale che il regista, Robert Zemeckis, vuole trasmettere agli spettatori: i nostri difetti, se tenuti poco a bada, ci sopraffaranno un giorno o l'altro, come infatti avviene per il valente Beowulf.

PIRATI DEI CARAIBI


Diciamocela tutta: senza il brillante Jack, oh pardon, Johnny Depp, questa serie sarebbe mai decollata?
Dal 2003, anno in cui uscì La Maledizione Della Prima Luna, guardo e riguardo questa mitica serie targata Disney almeno 3-4 volte l'anno ed ogni volta è sempre uno spasso!
Infatti, fino a una decina di anni fa, una storia incentrata sulle gesta di pirati bricconi come quelli dei quattro film non aveva mai avuto un successo così schiacciante e davvero mi sono chiesto tante volte se, senza Johnny Depp, le vicende della storia sarebbero mai state così incredibili ed originali.
L'appuntamento è fissato per il 2015, con l'arrivo del quinto capitolo chiamato Pirates Of The Caribbean: Dead Men Tell No Tales: Jack riuscirà a riottenere finalmente la Perla Nera?

IL SIGNORE DEGLI ANELLI


Il fantasy è un genere che affascina sempre, sia quando si è piccoli e sia quando si diventa adulti. L'unico cambiamento che avviene quando si cresce è che si comincia a cercare un tipo di fantasy più maturo e complicato, adatto alle nostre idee ed ai nostri pensieri.
Se infatti fino ad un paio di anni fa, nel caso in cui mi avessero posto la fatidica domanda riguardo a quale saga fantasy io preferissi tra Harry Potter e Il Signore Degli Anelli, io avrei assolutamente risposto Harry Potter, oggi non è più così: la storia riguardante il mago di Hogwarts è sempre stata affascinante e ricca di pensieri profondi, ma mai quanto le opere del Maestro Tolkien. Col passare del tempo, ho rivalutato fortemente la sua trilogia, sia a livello cinematografico che a livello letterario, dopo aver letto il libro 3 anni fa, una cosa che consiglio di fare solo dai 18 anni in su per via del linguaggio molto aulico.
Certo, molti fan, come anche Christopher, il figlio di Tolkien, hanno disprezzato la trilogia, per via di vari cambiamenti apportati alla trama originale, ma il cinema è anche questo: adattare un libro, un videogame o un fumetto in massimo 2-3 ore senza far annoiare il pubblico, e nel caso di questa epopea, nonostante si superino abbondantemente le 3 ore e mezza, non ci si stanca mai di rivederla.
Difficilmente si possono trovare parole per descrivere i film di Peter Jackson e tutto ciò che si potrebbe dire sarebbe scontato e banale, ma posso ben affermare che Il Signore Degli Anelli ha radicalmente cambiato il mio modo di osservare il mondo cinematografico.
Vedremo come se la caverà Lo Hobbit, una volta terminata questa seconda (e forzatissima) trilogia.

THE MATRIX TRILOGY


C'erano forse dubbi su chi occupasse il primo posto???
Forse vi lascerò interdetti rivelandovi che la mia passione/ossessione per il capolavoro dei Wachowski è cominciata solo 4 anni fa.
Ebbene sì, è così, ma la ragione di tale "ritardo" nell'apprezzare questa trilogia, che ha rivoluzionato radicalmente, a livello mondiale, il cinema, è molto semplice: il primo film uscì nel 1999, quando io avevo solo 8 anni, mentre gli ultimi due uscirono nel 2003, quando ne avevo 12, quindi è chiaro che li vedevo solo ed unicamente per le botte da orbi che si davano, senza capire minimamente i profondissimi concetti filosofici, teologici e sociologici che permeano la saga.
Inoltre, come ogni bambino che si rispetti, alla lunga mi stancai di rivedere sempre le stesse scene e presto abbandonai l'abitudine di rivedere i tre film, fino al 2009: a 18 anni (anche per Matrix vige lo stesso consiglio dato in precedenza per Il Signore Degli Anelli, se ci tenete davvero a capirci qualcosa) come un fulmine a ciel sereno, potremmo dire un'illuminazione in stile San Paolo sulla via per Damasco, decisi un giorno di rivedere tale trilogia e, surprise! Ecco che capii tutto e ne rimasi così affascinato da surclassare qualsiasi altro mio film preferito ad un ruolo marginale, per far posto a queste tre pellicole!
Come ho detto e ripetuto centinaia di volte, la trilogia di Matrix, e gli Animatrix ad essa annessi, non è per tutti, e non lo dico perché mi sento superiore o facente parte di chissà che tipo di élite per "Eletti" (per citare il protagonista della trama), ma semplicemente affermo ciò perché ci vogliono una spiccata passione per l'informatica e per la filosofia, con un pizzico di conoscenze teologiche e sociologiche. Quindi, se volete imbarcarvi nella visione dei tre film, vi consiglio prima di tutto una bella full immersion o rinfrescata di memoria in tali ambiti, per comprendere appieno la gran parte dei concetti che il duo di Chicago ha voluto tramandare ai posteri.
Se non ve la sentite, evitate assolutamente di vedere la trilogia, altrimenti è matematicamente dimostrato che vi aggregherete alla consistente massa di pecoroni che criticano e disprezzano le tre pellicole perché non ci hanno capito una mazza!
In bocca al lupo a tutti quelli che lo faranno e, sempre parlando della trilogia, vi do appuntamento tra un paio di mesi con la pubblicazione online della mia tesi di laurea riguardante i messaggi nascosti dei tre film, il cui link sarà visibile anche su Incursioni Cinemaniache!


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