Visualizzazione post con etichetta Judy Greer. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Judy Greer. Mostra tutti i post

mercoledì 2 marzo 2016

Recensione Flash: Ant-Man


Anno e nazione di produzione: USA 2015

Distribuzione in Italia: Walt Disney Studios Motion Pictures

Genere: Azione/Fantascienza

Durata: 117 minuti

Cast: Paul Rudd, Evangeline Lilly, Corey Stoll, Bobby Cannavale, Michael Peña, Tip "T.I." Harris, Wood Harris, Judy Greer, David Dastmalchian, Michael Douglas, John Slattery

Regista: Peyton Reed

E, ovviamente, non poteva mancare uno dei supereroi più amati di tutti tempi nella Marvel Phase 3 (anche se sarebbe stato più appropriato farlo apparire nella Phase 2, visto che Ultron è in realtà una sua creazione), ovvero Ant-Man!
La storia, ambientata poco tempo dopo gli eventi di Avengers: Age Of Ultron, narra le vicende dell'abilissimo ladro professionista ed ex ingegnere elettronico Scott Lang (Paul Rudd) che, uscito di prigione ed impossibilitato a vedere la sua amata figlia Cassie, poiché non in grado di pagare gli alimenti alla sua ex moglie Maggie (Judy Greer), ora sposata con Jim (Bobby Cannavale), un ufficiale della polizia, cerca di trovare un lavoro onesto, ma comprende molto presto che, per le persone con la fedina penale sporca come lui, le cose saranno sempre difficili. L'uomo decide dunque di seguire il consiglio del suo migliore amico Luis (Michael Peña), ex galeotto ed ex compagno di cella di Scott: i due, assistiti da Dave (Tip "T.I." Harris) e Kurt (David Dastmalchian), decidono di svaligiare la casa di un ricco pensionato, ma le cose non vanno come previsto, dato che la cassaforte del miliardario contiene solo una stranissima tuta ed un casco.
Scott, deluso, porta comunque via il costume e, incuriosito, lo indossa, sentendo improvvisamente una voce nella ricetrasmittente: l'uomo che gli parla è la vittima del furto, ovvero il famosissimo Hank Pym (Michael Douglas), ex membro dello S.H.I.E.L.D. e creatore delle Particelle Pym, che possono rendere minuscolo chiunque le usi tramite un apposito armamentario, cioè proprio la tuta e il casco prelevati dal Lang.
Il ragazzo infatti testa il costume e, scioccato dalle sue potenzialità, va a casa di Pym per restituirla. Incastrato però sul fatto da Hope (Evangeline Lilly), la figlia di Hank che cova verso il padre un certo astio, a causa della misteriosa morte di sua madre molti anni prima, Scott si ritrova in carcere, ma viene salvato da un gruppo di formiche, inviate da Pym, che gli portano la tuta rimpicciolita, facendogliela indossare ed aiutandolo ad evadere.
Dopo essere svenuto per il forte shock, dovuto alla rocambolesca fuga "a bordo" di una formica volante, Lang si risveglia a casa del miliardario e scopre la verità: Hank stava già osservando da tempo il giovane, permettendogli di prendere e provare la tuta, proprio perché è l'unico in grado di poter compiere una missione impossibile per la gente comune, ovvero un furto con scasso nella ditta del magnate statunitense, dalla quale venne estromesso tempo prima proprio dal suo ex pupillo, il dottor Darren Cross (Corey Stroll).
Di fatto, quest'ultimo è intenzionato a ricreare le miracolose Particelle Pym in laboratorio per dare vita a Calabrone, ovvero il progetto della ditta per creare una nuova generazione di micro-soldati, in grado di rovesciare le sorti di una guerra e, al tempo stesso, di scatenare il caos nel mondo con la vendita delle armature all'H.Y.D.R.A., cosa che Hank vuole assolutamente evitare.
Per questa ragione, Scott diverrà Ant-Man, in grado di comandare intere legioni di formiche per i suoi scopi e di usare a suo piacimento la tuta rimpicciolente, poiché sarà il solo a poter fermare il folle piano di Cross.
Ci riuscirà?
Siccome purtroppo, a lungo andare, i film sui supereroi Marvel diventano alquanto monotoni e ripetitivi, devo dire di essere rimasto molto colpito da Ant-Man, proprio per via della sua originalità, basata tutta sul fatto che gran parte della trama si svolge nel regno microscopico degli insetti, mostrando una verve comica, dovuta al fatto che eventi e cose enormi in quel mondo sono bazzecole per gli umani ordinari, come avranno modo di constatare gli stessi spettatori.
Paul Rudd conferma di essere un gran mattatore come sempre, mentre Michael Douglas, alla sua prima volta recitativa in ambito supereroico, si rivela poliedrico e molto azzeccato per il ruolo del primo vero Ant-Man, quello dei fumetti, che in questa pellicola cede il posto al suo "discepolo".
Consiglio quindi questo film a tutta la famiglia, augurandovi buona visione!

P.S. Come sempre, ricordatevi delle ben 2 scene speciali durante e al termine dei titoli di coda!

Il trailer:


Consigliato: Sì

INCURSIONI CINEMANIACHE, seguiteci su:

Fan Page Ufficiale Facebook

Profilo Ufficiale Twitter

martedì 16 giugno 2015

Recensione (mica tanto) Flash: Jurassic World


Anno e nazione di produzione: USA 2015

Distribuzione in Italia: Universal Pictures

Genere: Fantascienza/Avventura/Azione

Durata: 124 minuti

Cast: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Vincent D'Onofrio, Jake Johnson, Nick Robinson, Ty Simpkins, B.D. Wong, Irrfan Khan, Omar Sy, Judy Greer, Lauren Lapkus, Brian Tee, Katie McGrath

Regista: Colin Trevorrow

Jurassic World: il quarto e tanto atteso capitolo della saga sui bestioni primordiali è finalmente sbarcato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo!
Ventidue anni dopo i tragici eventi del Jurassic Park di John Hammond, Isla Nublar è stata recuperata e trasformata in un parco a tema di dinosauri, chiamato Jurassic World, esattamente come Hammond stesso sognava, se non anche di più. Dopo i tantissimi errori della InGen sull'isola e sul sito B, Isla Sorna, la compagnia è stata rilevata e comprata nel 1998 dalla Masrani Corporation, fondata da Simon Masrani (Irrfan Khan), che diventa il direttore del parco.
Dopo l'apertura nel 2005, il parco ha avuto per tantissimi anni molto successo, grazie alle numerose nuove specie esposte, ma, dal 2015 in poi, i guadagni iniziano ad assestarsi e a diminuire, per via del fatto che ormai la gente si è abituata al pensiero di vedere e sapere dell'esistenza dei dinosauri e non ne è più attratta ed affascinata come i primi tempi.
Per questa ragione, su richiesta dello stesso Masrani e di Claire Dearing, la responsabile delle operazioni nel parco, interpretata da Bryce Dallas Howard, il dottor Wu (sempre interpretato da B.D. Wong), tornato all'opera dopo l'incidente del 1993, ottiene il permesso di compiere l'impensabile: lo scienziato, pioniere del campo della genetica, riuscirà a creare il primissimo ibrido di varie specie di dinosauri, prime fra tutte il Tirannosaurus Rex e il Velociraptor, e a mescolare il suo DNA con quelli di numerosi animali moderni, come rane e seppie. Nasce così l'Indominus Rex che, secondo i calcoli finanziari, farà impennare i guadagni del Jurassic World in pochissimo tempo.
L'unico contrario a tale creazione è l'ex militare Owen Grady (Chris Pratt), venuto a lavorare nel parco per svolgere ricerche comportamentali sui Velociraptor, con i quali è riuscito ad instaurare un incredibile rapporto e dei quali è divenuto addirittura l'Alfa del branco. L'uomo, dopo aver studiato a lungo i dinosauri, soprattutto i carnivori, mette in guardia Masrani e la Dearing riguardo l'imprevedibilità di una specie nuova, mai esistita in natura e del tutto ignota, ma i due non gli danno ascolto.
Il risultato è fin troppo prevedibile: esattamente come profetizzato da Owen, l'Indominus (una femmina), ormai del tutto squilibrato e sociopatico, poiché ha sempre vissuto nel suo recinto, dopo aver tra l'altro ucciso il fratello, dimostra una spietata intelligenza, di livello superiore a qualsiasi altro dinosauro presente sull'isola, e, grazie ad un tranello, riesce a liberarsi, mietendo le prime vittime.
Se inizialmente i visitatori sono al sicuro, l'effetto domino causato dall'Indominus, divenuto sin da subito un pericolo sia per gli umani che per gli altri dinosauri, scatenerà una catastrofe senza precedenti, ed Owen e Claire, da sempre divisi da varie divergenze, dovranno unire le forze per arrestare questa spietata macchina di morte e salvare i turisti, primi fra tutti i due giovani nipoti di Claire, Zach e Gray, dispersi nella giungla.
Ci riusciranno?
I richiami al primo epico film, tra i quali spicca la femmina di T-Rex, ricatturata e messa anch'essa in esposizione nel parco, sono numerosissimi e fa piacere vederli e provare le vecchie emozioni di un tempo. Jurassic World, a mio parere, sta ottenendo un successo senza precedenti proprio grazie a questo espediente, usato dal regista Colin Trevorrow, ma anche per il fatto che la pellicola mostra sia aspetti vecchi, come gli errori commessi continuamente dagli uomini, ed anche nuovi, come quelli riguardanti i Raptor ed i loro possibili utilizzi.
Infatti, a differenza del secondo film, bello soprattutto grazie al mitico Ian Malcolm e alla natura selvaggia di Isla Sorna, e al bistrattatissimo terzo film (molti sono ancora infuriati per via dello Spinosaurus, protagonista/antagonista assoluto della pellicola, che soppianta l'amato T-Rex... Roba da non credere!), il quarto capitolo ritorna nuovamente sul tema del parco e dell'utilizzo dei dinosauri visti più come oggetti in mostra e non come degli esseri viventi, come viene giustamente sottolineato da Lowery, il personaggio interpretato da Jake Johnson, permettendo allo stesso tempo di giungere ad un'evoluzione del concetto di sensazionalismo, tramite un nuovo essere, che sarà il successo e la rovina di tutti.
Molti hanno definito il finale del film simile a quello del recente Godzilla (capirete perché solo vedendolo), ma sinceramente io l'ho apprezzato molto, nonostante le similitudini, dato che esso sta ad indicare che, quando l'uomo non riesce ad ottenere il successo sperato, molte volte è la Natura stessa che riesce ad ottenerlo. Molto bello e significativo.
Invece, per quanto riguarda la bravura recitativa degli attori, a partire dal come sempre comico Chris Pratt per arrivare a B.D. Wong, il cui personaggio in questo film mostra la sua vera natura di uomo freddo ed insensibile (aspetto solo accennato in Jurassic Park), non si discute: tutti bravissimi e non vedo l'ora che Jurassic World arrivi sul mercato home video per poter apprezzare ancor di più la loro interpretazione.
Per il momento non si parla ancora di un sequel, dato che il finale è rimasto aperto, ma sono davvero curioso di sapere quali possibili scenari potrebbero delinearsi in un possibile quinto film, dunque staremo a vedere.
Vi auguro buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Assolutamente sì

INCURSIONI CINEMANIACHE, seguiteci su:

Fan Page Ufficiale Facebook

Profilo Ufficiale Twitter

mercoledì 27 febbraio 2013

Recensione Flash: Quello che so sull'amore


Anno e nazione di produzione: USA 2013

Titolo originale: Playing for keeps

Distribuzione in Italia: Medusa

Genere: Commedia romantica

Durata: 100 minuti

Cast: Gerard Butler, Jessica Biel, Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones, Dennis Quaid, Judy Greer, Noah Lomax

Regista: Gabriele Muccino

George Dryer è un ex calciatore: è stato costretto ad interrompere la sua sfolgorante carriera a causa di un infortunio. L'uomo si ritrova a reinventare la sua vita, così si trasferisce in America dove vivono l'ex moglie Stacie e suo figlio Lewis. Oltre alla carriera, George deve cercare di ricostruire anche il rapporto con il figlio. Quale occasione migliore se non quella di allenare la squadra di calcio di Lewis? L'uomo non solo conquisterà la squadra dei piccoli Cyclones ma anche le loro mamme. Ma il goal decisivo della sua vita è riunire la sua famiglia.
Terzo film americano per il nostro Gabriele Muccino. Se nelle natie sale Quello che so sull'amore ha avuto un discreto successo, negli Usa è stato un flop. Chi meglio degli americani ha fiuto per le commedie romantiche? E infatti questa non è sicuramente una delle migliori che il pubblico statunitense ha visto fino ad ora. Il tocco personale di Muccino è completamente assente, tranne per il protagonista, l'eterno Peter Pan che abbiamo già incontrato nei suoi film precedenti. E' un film ingenuo, che si adegua ad un canone e ci si adagia. Il cast fa quel che può ma la storia risulta prevedibile. Il lieto fine non fa che peggiorare le cose.
Gerard Butler (oltre che protagonista è anche il produttore del film) è magnifico anche nelle vesti di papà e conquista sicuramente il pubblico femminile. Ma il film non si può reggere solo sul suo appeal.
Mr. Muccino evidentemente era un po' confuso e, in attesa dei suoi nuovi progetti, lo rimandiamo a settembre perché con quello che sa sull'amore merita un'insufficienza.

Il trailer:


Consigliato: Nì

INCURSIONI CINEMANIACHE

Fan Page Ufficiale Facebook:

Profilo Ufficiale Twitter: