martedì 25 marzo 2014

Recensione Flash: Thor: The Dark World


Anno e nazione di produzione: USA/ISLANDA 2013

Distribuzione in Italia: Walt Disney

Durata: 112 minuti

Genere: Fantasy/Fantascienza

Cast: Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tom Hiddleston, Stellan Skarsgard, Anthony Hopkins, Kat Dennings, Idris Elba, Jaimie Alexander, Christopher Eccleston, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Ray Stevenson, Zachary Levi, Rene Russo, Tadanobu Asano, Chris Evans, Benicio Del Toro (cameo)

Regista: Alan Taylor

Il dio norreno più amato torna, dopo tre anni, sul grande schermo in un film dedicato interamente a lui.
Thor: The Dark World è il secondo film Marvel (il primo è stato Iron Man 3) che mostra gli eventi successivi a New York, visti in The Avengers, e soprattutto, che prepara la strada verso The Avengers: Age Of Ultron, insieme a Captain America: The Winter Soldier, in uscita domani al cinema.
Come appunto nel terzo film dedicato al mitico Tony Stark, anche nel sequel di Thor, stavolta non più diretto da Kenneth Branagh ma da Alan Taylor, osserviamo quali ripercussioni ci siano state in seguito alle folli azioni dello spietato Loki, ora in cella di isolamento ad Asgard, uno dei nove mondi esistenti nel quale vive la razza sovraumana di Thor, un tempo venerata dagli umani di Midgard (la Terra) come Dei.
Dopo il tentativo fallito di conquista di Midgard da parte della razza aliena dei Chitauri, per fare in modo che Loki potesse governare la Terra come re supremo, nella continua smania di potere, alimentata dall'invidia nei confronti del dio del tuono, suo fratellastro, le altre razze aliene e mutanti, tra i quali spiccano i Marauders, hanno cercato di invadere e distruggere gli altri mondi esistenti, e solo grazie all'intervento di Thor e dei suoi fidi amici, i Tre Guerrieri, la pace sta tornando man mano a regnare.
Tuttavia, Jane Foster, la scienziata umana innamorata e ricambiata da Thor due anni prima, quando il giovane ed arrogante principe asgardiano era stato bandito sulla Terra per imparare l'umiltà e l'altruismo, trova, per puro caso, un mondo parallelo, il cui portale è celato in un edificio abbandonato a Londra (incredibile ma vero, in questo film la città terrestre protagonista della storia è Londra e non una qualsiasi delle città americane!), nel quale è stato segregato l'Aether, una delle cinque Gemme Dell'Infinito (un'altra è il famoso Tesseract), in grado di trasformare la materia rendendola oscura e malefica, che venne usata millenni prima da Malekith, l'antico leader degli Elfi Oscuri, per tentare di riportare l'universo alla sua forma primordiale, prima del Big Bang e della nascita dei nove mondi, ovvero nell'oscurità più totale. Solo grazie a Bor, padre di Odino e nonno di Thor, tale minaccia venne sventata e l'Aether nascosto sulla Terra.
Per questa ragione, in seguito a tale ritrovamento, Malekith, rimasto in letargo nell'universo per secoli, si risveglia e parte alla ricerca della gemma amorfa, al fine di concludere ciò che era stato iniziato tempo prima e vendicarsi finalmente degli asgardiani.
Di fronte a questa incredibile ed implacabile minaccia, Thor tornerà da Jane, trovando finalmente il pretesto per rivedersi, dato che Odino aveva proibito a suo figlio ogni tipo di relazione con lei, per via delle differenze tra le due razze, prima fra tutte la breve vita degli umani e la longevità degli asgardiani, e dovrà fare affidamento sull'alleato più improbabile che ci sia, l'unico in grado di aiutarlo: proprio il suo fratellastro Loki.
Riusciranno ad evitare che i mondi tornino a vivere nel caos, o periranno nell'impresa?
Rispetto al primo film ci sono, ovviamente, varie differenze, le quali, a mio parere, rendono questo sequel bello alla stessa maniera del capitolo precedente, ma in maniera diversa.
Se nel primo si può osservare la crescita e la maturità di Thor, nel secondo si può vedere come questa maturità lo abbia reso più forte e saggio di fronte ai rischi, a tal punto da divenire, forse, anche più saggio di suo padre Odino, noto per antonomasia come il dio della saggezza, tra i suoi vari pregi.
Un film quindi da non lasciarsi sfuggire, anche grazie ai siparietti comici di Darcy, la stramba stagista di Jane, e soprattutto del dottor Selvig che, come i fan ricorderanno, era stato posseduto da Loki in The Avengers tramite il Tesseract ed ora ne sconta gli effetti collaterali davvero esilaranti!
Oltre a tutti questi motivi, Thor: The Dark World va visto anche per la stessa ragione per cui doveva essere visto il suo prequel, ossia la continuità nella timeline Marvel per essere preparati a ciò che ci riserverà The Avengers: Age Of Ultron, in uscita il 1° maggio 2015.
Vi lascio dunque con il trailer e con un piccolo promemoria: come in ogni pellicola Marvel, nei titoli di coda del film ci sono stavolta non una, ma ben due scene speciali, tra le quali, a mio parere, la più interessante è quella in cui appare il mitico Benicio Del Toro, nei panni del Collezionista (apparirà anche in Guardians Of The Galaxy, il film dedicato al comico quartetto di supereroi, definibili come gli Avengers della galassia, in arrivo il 22 ottobre 2014 in Italia), mentre la più divertente è la seconda, proprio al termine di tutti i titoli.
Buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Sì

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