giovedì 10 marzo 2016

England Is Born: The Last Kingdom


Bernard Cornwell è e resterà sempre il mio autore di romanzi storici preferito in assoluto.
Di fatto, ad eccezione della saga di Richard Sharpe, che non mi attira granché, dato che il mio periodo storico preferito va dall'Antico Egitto fino al termine del Medioevo nel 1492, di lui ho praticamente letto quasi tutto: l'ho conosciuto tramite la saga Alla Ricerca Del Graal, con protagonista l'arciere inglese Thomas di Hookton, poi sono passato a Il Romanzo Di Excalibur, epopea narrante le vicende di Re Artù tramite gli occhi del giovane guerriero britanno Derfel e, infine, neanche fatto apposta, ho iniziato a leggere qualche mese fa quella che, da molti, è stata definita come "la storia infinita" di Cornwell, ovvero proprio Le Storie Dei Re Sassoni, al momento giunta al nono libro, Warriors Of The Storm, da me terminato qualche giorno fa ed uscito ad ottobre nel Regno Unito, mentre in Italia siamo ancora fermi al settimo, Re Senza Dio, dato che Longanesi, casa editrice italiana dei libri di Bernard, non ha ancora in programma le traduzioni degli ultimi due romanzi.
Non potete dunque neanche lontanamente immaginare con quale grandissimo stupore ho accolto la notizia dell'arrivo, ad ottobre 2015, di una serie TV, basata su questo ciclo di romanzi e prodotta da BBC Two, proprio mentre stavo leggendo il secondo o terzo libro, non ricordo bene.
Con gran trepidazione ho quindi atteso l'arrivo della serie in questi mesi, specie dopo l'annucio del nutrito cast di attori ed attrici, noti e non al grande pubblico e, finalmente, ora potrò dare un giudizio su di essa tramite questo articolo: sto dunque parlando di The Last Kingdom!
Cominciamo prima con una breve sinossi.
La storia viene narrata in prima persona, come avviene sempre nelle opere di Bernard Cornwell, dal giovane Osbert, un ragazzo sassone, secondogenito di Lord Uthred (interpretato dal grande Matthew MacFadyen), aldermanno di Bebbanburg (oggi Bamburgh Castle, nel Northumberland), il fortilizio più imprendibile della Northumbria, durante le primissime invasioni vichinghe della Gran Bretagna tra l'800 e il 900 d.C.
Un giorno, il ragazzo, in compagnia del padre e di suo zio Aelfric (interpretato da Joseph Millson), scorge in lontananza delle vele danesi di fronte al loro castello. Allarmati, Lord Uthred ed Aelfric mandano in avanscoperta alcuni uomini ed Uthred, primogenito dell'aldermanno e fratello maggiore di Osbert.

Da sinistra verso destra: Lord Uthred e Aelfric l'Usurpatore
Ma i vichinghi, capeggiati dal potente Jarl Ragnar, li assalgono, uccidendo Uthred e scatenando le ire di suo padre, che scende in battaglia contro di loro, unendosi agli altri lord della Northumbria in un unico esercito, non prima però di aver fatto ribattezzare Osbert col nome di Uthred, nominandolo ufficialmente come suo nuovo erede.
Fatto ciò, l'aldermanno, freddo con tutti, perfino con i propri cari, decide di portarsi dietro suo figlio in guerra, contro il volere della madre, e lì il giovane Uthred non solo assisterà alla sconfitta dell'esercito sassone ed alla cruenta uccisione di suo padre, il quale verrà inoltre derubato del titolo di aldermanno di Bebbanburg dall'invidioso fratello Aelfric, che bandirà il nipote, il legittimo erede del castello, mettendo una taglia sulla sua testa: Uthred infatti verrà anche rapito dallo Jarl Ragnar, poiché in lui vede un giovane ardimentoso e coraggioso, che non si arrende dinanzi a nessuno.
Da qui cominceranno quindi le avventure e disavventure del ragazzo, interpretato da Tom Taylor, nato sassone e cresciuto come danese, che verrà appunto adottato dal nobile vichingo, divenendo Uthred Ragnarson, impersonato da Alexander Dreymon.

Da sinistra verso destra: il giovane Osbert/Uthred e Uthred adulto
Il ragazzo ripudierà la religione cristiana per abbracciare il culto degli dei di Asgard, divenendo in tutto e per tutto un membro della famiglia di Ragnar, composta da sua moglie e da sua figlia Thyra, nonché dalle persone che più saranno vicine al giovane, ovvero lo stesso Jarl, suo figlio primogenito Ragnar il Giovane, il padre dello Jarl, Ravn, e la sua migliore amica e primissimo amore, ovvero Brida.

Da sinistra verso destra: lo Jarl Ragnar il Vecchio, Ragnar il Giovane, Ravn e Brida
Il primo, interpretato da Peter Gantzler, inizialmente rude nei confronti del ragazzo, gli sarà debitore, decidendo appunto di liberarlo dalla sua condizione di schiavo dei danesi e addirittura di adottarlo come suo figlio, poiché Uthred sarà il solo a dirgli la verità, riguardante il tradimento e la vergogna di Sven, un bambino crudele, figlio di Kjartan, uno dei guerrieri più formidabili di Ragnar. Ma la testimonianza del ragazzo contro Sven e Kjartan scatenerà una catena di eventi tragici e funesti del tutto imprevedibili.
Il secondo, interpretato da Tobias Santelmann, ancor prima che Uthred venisse adottato da suo padre, adorava molto il ragazzo e lo amava già come se fosse realmente suo fratello. Questo fortissimo legame resterà intatto anche dopo molti eventi che separeranno più volte i due.
Il terzo, interpretato dal mitico Rutger Hauer, sarà il primo maestro di Uthred, poiché, nonostante la sua cecità ed anzianità, insegnerà al giovane come vivere nella società vichinga, rispettando le tradizioni e, soprattutto, i superiori, vista la grande irruenza e sfrontatezza del ragazzo.
La quarta, interpretata da Emily Cox, sarà appunto il primo amore di Uthred, ancor di più perché entrambi sono accomunati dal fatto di essere sassoni di nascita e danesi di adozione e, a differenza di ciò che avverrà con Ragnar il Giovane, il loro rapporto sarà saldo fino ad un certo punto, ovvero solo fino al momento di un'importante scelta di vita di Uthred, quando dovrà decidere se essere ancora un danese o tornare ad essere nuovamente sassone, un atroce dubbio che lo allontanerà per sempre dalla ragazza.
E quell'importante scelta di vita del giovane sarà sancita da un solo uomo: Alfredo il Grande, re del Wessex, interpretato da David Dawson, e primissimo precursore, nonché ideatore, di una terra, all'epoca divisa in quatto regni (Wessex, Northumbria, Anglia orientale e Mercia), unita sotto un solo sovrano: l'Inghilterra.

Alfredo il Grande
Infatti, se il pensiero fisso di Uthred è quello di rivendicare una volta per tutte Bebbanburg come sua di diritto, strappandola dalle mani dell'odiatissimo zio Aelfric, il sogno di Alfredo di riunire i quattro reami in una singola monarchia farà rimandare di molto la vendetta del giovane northumbro convertito in danese e l'incontro tra i due cambierà radicalmente le sorti dell'intera isola britannica.
Tuttavia, il loro rapporto avrà molti alti ma, soprattutto, tantissimi bassi, sia per via della fervente fede cristiana del sovrano, che si circonda da sempre di preti ed avvoltoi pronti al guadagno della chiesa, a discapito dei cittadini sassoni, e del totale rifiuto del dio crocifisso da parte di Uthred, che preferisce restare un pagano felice e non un triste schiavo del recente culto di Roma, ma anche a causa dei vari sudditi del re del Wessex e, in particolare, di cinque di loro: padre Beocca, Aethelwold, l'aldermanno Odda il Vecchio, suo figlio Odda il Giovane e il loro guerriero più fedele, Leofric.

Da sinistra verso destra: padre Beocca, Aethelwold, Odda il Vecchio, Odda il Giovane e Leofric
Il primo, interpretato da Ian Hart (il professor Raptor di Harry Potter E La Pietra Filosofale), sarà, nonostante le grandi ritrosie di Uthred verso la sua fede, uno degli amici più fidati del ragazzo, poiché il prete lo vide nascere e crescere, essendo stato un tempo il sacerdote di Bebbanburg, battezzandolo per ben due volte e fuggendo via dalla città, come Uthred, quando Aelfric rivendicò ingiustamente il titolo di aldermanno del castello. Durante le vicende della serie TV, i due si scontreranno più volte su molte questioni, ma alla fine si riappacificheranno sempre, soprattutto nel momento del bisogno, quando Alfredo sarà debole.
Il secondo, interpretato da Harry McEntire, è il nipote di Alfredo e legittimo erede al trono del Wessex, la cui pretesa verrà rifiutata dal Witan, il consiglio dei saggi del regno, a causa della sua condotta licenziosa, dedita al gozzoviglio, il gioco d'azzardo e la fornicazione più sfrenata con belle donne, al quale verrà appunto preferito il piissimo e ben più saggio zio. In seguito a questa scelta, il giovane scapestrato, le cui ben poco nobili attitudini lo accomuneranno varie volte ad Uthred, inizierà a serbare rancore nei confronti del suo parente, cercando in tutti i modi di rubargli la corona.
Il terzo, interpretato da Simon Kunz, è uno degli aldermanni più fidati di Alfredo, un uomo giusto ed onesto che si dimostrerà più volte amico del giovane Uthred, aiutandolo in molti casi.
Stessa cosa però non si potrà dire nel caso del quarto personaggio, cioè suo figlio Odda il Giovane, interpretato da Brian Vernel, il quale non perderà mai occasione di spiattellare il suo forte odio contro il giovane sassone cresciuto dai danesi, nel quale vede rispecchiato il giovane coraggioso e caparbio che lui non sarà mai. Più volte metterà i bastoni tra le ruote ad Uthred, specie quando il legittimo aldermanno di Bebbanburg otterrà, grazie ad Alfredo, la mano di Mildrith, donna che Odda ha sempre amato.
Infine, il quinto, interpretato da Adrian Bower, è il fidato capitano dell'esercito di Odda il Vecchio, al quale sarà affidata, sempre da Alfredo, la supervisione dell'operato di Uthred nell'addestramento delle milizie del Wessex, poiché il ragazzo è il solo a conoscere le tattiche di guerra dei danesi, avendo vissuto accanto a loro per tanti anni. I due, inizialmente freddi l'uno con l'altro, diverranno man mano grandissimi amici e fratelli d'armi e resteranno sempre fianco a fianco in ogni occasione, anche in quelle più funeste.
E le occasioni funeste saranno decretate proprio dai nemici di Uthred, ovvero Kjartan e suo figlio Sven, Ubba, il re dei danesi, Guthrum, fedele alleato di Ubba, e Skorpa (nei libri in realtà si chiama Svein, vai a capire la ragione di questo cambiamento di nome, mah!) del Cavallo Bianco, un potentissimo e crudele Jarl danese.

Da sinistra verso destra: Kjartan e Sven, Ubba, Guthrum e Skorpa
Come già detto prima, la testimonianza del piccolo Uthred contro Kjartan e Sven, interpretati rispettivamente da Alexandre Willaume e da Ole Christoffer Ertvaag da adulto, scatenerà una serie di eventi tragici che spingeranno il giovane danese di adozione a fuggire via con Brida, poiché ricercato per un gravissimo crimine, crimine che lui in realtà non ha mai commesso.
Infatti, il secondo, interpretato Rune Temte, sarà il primo a credere che Uthred sia colpevole, poiché in lui appunto scorre pur sempre sangue sassone e non danese, e, essendo il re, gli darà più volte la caccia, fino all'epico scontro finale.
Il terzo, interpretato da Thomas W. Gabrielsson, è uno dei Jarl più potenti della Danimarca e fedele amico di Ubba, unito ad egli da un timore reverenziale per gli dei, siano essi quelli norreni o il Dio dei romani. Col passare del tempo, il potere di Guthrum crescerà e la sua sete di conquista lo porterà a scontrarsi più volte con Alfredo e, di conseguenza, anche con Uthred.
L'ultimo, interpretato da Jonas Malmsjö, si farà avanti in Gran Bretagna, dopo aver combattuto insieme ad Uthred per una causa comune e quando il potere del Wessex sarà indebolito. Inizialmente amico del giovane sassone/danese, lo tradirà e scatenerà una tremenda faida con il ragazzo.
Ma, come sempre, che cos'è un uomo, senza il sostegno di donne sagge al proprio fianco? E di fatto, dopo Brida, Uthred conoscerà l'amore per altre due ragazze (le prime di tante, se i produttori della serie resteranno fedeli ai libri nelle prossime stagioni): Mildrith ed Iseult.

Da sinistra verso destra: Mildrith e Iseult
La prima, interpretata da Amy Wren, è la figlia adottiva di Odda il Vecchio, che sarà promessa in sposa da Alfredo ad Uthred, al fine di rafforzare l'alleanza del giovane aldermanno di Bebbanburg con la nobiltà del Wessex, ma ad un caro prezzo che il ragazzo inizialmente ignora: l'astuto sovrano per mettere alla prova il giovane, cederà sì una delle ragazze nobili più belle della sua terra ad un pagano, ma gli porterà in dote anche l'esorbitante debito che la famiglia di Mildrith ha nei confronti della chiesa cristiana. Ciò scatenerà le ire di Uthred e il graduale deterioramento dell'idilliaco amore della coppia, coronato perfino dalla nascita di Uthred, il primogenito dell'aldermanno northumbro. Il loro rapporto, come si vedrà, subirà, al suo termine, un gravissimo scossone.
Uno scossone anticipato già dall'improvviso e focoso innamoramento di Uthred per Iseult, interpretata da Charlie Murphy (già famosa per il ruolo di Inghean in I Vichinghi), una delle regine britanne più belle del Cornwalum (oggi Cornovaglia). Il ragazzo infatti conoscerà la ragazza, famosa per essere anche una veggente, durante la sua brevissima alleanza con Skorpa e, da quel momento in avanti, il loro amore sarà ardente e, al tempo stesso, come capirete presto quando si parla degli amori di Uthred, tragico.
Ora, la season 1 di The Last Kingdom, composta da 8 episodi ed andata in onda per l'appunto su BBC Two e BBC America (al momento è ancora inedita in Italia, quindi andate assolutamente con le puntate in English subbed Italian, è un ordine!), mi è piaciuta molto fino a poco dopo la metà, perché poi c'è stato un lieve calo che mi ha fatto abbassare di qualche punto il voto finale.
La ragione?
Tralasciando dettagli come la fin troppa "bellezza" di Beocca (nei libri è strabico, zoppo e con la mano sinistra anchilosata), i capelli di Uthred, castani anziché biondi (una bella tinta prima delle riprese no, eh?) l'infanzia di Uthred accorciata di brutto (ma qui posso giustificare la scelta degli sceneggiatori, visto che gli spettatori medi non avrebbero forse gradito assistere molto a lungo alla vita di un bambino) e, come già detto prima, l'inspiegabile cambiamento di nome per Svein, diventato Skorpa, inizialmente la fedeltà ai romanzi è stato molto elevata, sia per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi (e qui va il mio plauso all'intero cast, soprattutto ad Alexander Dreymon) che per le vicende narrate, ma dopo la metà della stagione qualcosa è andato storto: dove cavolo è finito Steapa?
Voi mi direte: possibile che l'assenza di un personaggio possa causare tanto scompiglio? Sì, signori e signore, può farlo e non esagero affatto nel dirlo, dato che chi ha letto i libri mi capisce bene: infatti, quello che, successivamente, diverrà il più formidabile e temutissimo guerriero di Alfredo, pari, al di fuori della sua immensa stazza, in tutto e per tutto ad Uthred, col quale diverrà grande amico, quasi sempre cruciale, poiché si rivelerà essere un costante deus ex machina nelle battaglie che verranno, viene del tutto soppiantato e sostituito da Leofric. Quest'ultimo, come vedrete, accetterà di diventare il campione del re del Wessex contro Uthred per una grave disputa, causando un'incredibile contraddizione, visto che il Leofric dei libri mai e poi mai si sarebbe messo contro il suo migliore amico, cedendo appunto il posto all'allora sconosciuto Steapa, fidato guerriero di Odda il Giovane e poi appunto spada giurata di Alfredo.
Dunque spero davvero che la produzione decida, in qualche modo, di farlo apparire nella season 2, altrimenti la rabbia dei fan, da me capeggiati, già scatenatasi al termine di questa stagione, probabilmente provocherà un calo degli ascolti, almeno da parte dei "bookies".
Per caso lo staff tecnico non sa chi ingaggiare per il ruolo? Toh, vi offro un'ottima soluzione:

Hafþór Júlíus Björnsson
Hafþór Júlíus Björnsson, famoso per aver interpretato la Montagna in Game Of Thrones, a mio parere azzeccatissimo per il ruolo di Steapa, quindi forza cast recruiters di The Last Kingdom, sbrigatevi ad apporre una bella toppa al pasticcio commesso dagli sceneggiatori!
Scherzi a parte (no, non è vero, voglio Steapa! =P), in generale questa serie TV non ha deluso affatto le mie aspettative e non vedo quindi l'ora che arrivi la season 2, la cui conferma dovrebbe giungere a breve, in modo che tutti possano conoscere i magnifici capolavori del grande Bernard Cornwell, tra l'altro discendente proprio della dinastia di aldermanni di Bebbanburg!
Buona visione!

Il trailer:


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