sabato 25 maggio 2013

Due Uomini...

Causa impegni vari ed eventuali, il 23 maggio non ho potuto pubblicare un post, qui sul blog, a cui tengo molto. Mi sono detta però che non era tardi per scriverlo e pubblicarlo. Perché due uomini come loro non bisogna ricordarli solo in date ricorrenze, ma ogni giorno.

I 57 GIORNI




Andata in onda su Rai Uno, l'anno scorso, in occasione del ventennale delle stragi di Capaci e Via D'Amelio, il film TV, diretto da Alberto Negrin, vede Luca Zingaretti impersonare il giudice Paolo Borsellino. Ha riscosso buoni ascolti e ottimo riscontro di pubblico e critica. 57 giorni hanno diviso l'attentato in cui perse la vita Giovanni Falcone e quello del 19 luglio, in cui morì il giudice Borsellino. E' una fiction girata alla luce delle nuove, scottanti verità sulle ultime indagini che il giudice palermitano stava seguendo prima della sua morte. La trattativa stato-mafia e la famosa agenda rossa sono le protagoniste del film TV, ma non solo: l'affetto che legava Falcone a Borsellino, la famiglia del giudice, stretta intorno a lui e già consapevole di quello che sarebbe accaduto, la caparbietà di Borsellino nel voler continuare il lavoro dell'amico e collega.


Per quanto la fiction presenti elementi di novità, non mi è piaciuta molto. Zingaretti, per quanto c'abbia messo il cuore, non mi ha colpito granché e non mi ha comunicato molto. Chi, magari, mi è piaciuto è Enrico Ianniello che ha impersonato il giovane sostituto Antonio Ingroia. Anche la parte affidata ad Andrea Tidona, il capo dell'Ufficio Istruzione, stonava. Un giudizio, insomma, che vale un po' per tutti: recitazione troppo ostentata, come se gli attori si rendessero conto di doversi staccare dalle altre fiction, e dell'importante anniversario che il film TV andava a celebrare.

GIOVANNI FALCONE - L'UOMO CHE SFIDO' COSA NOSTRA


Fiction del 2006, andata in onda sempre su Rai Uno, di Antonio e Andrea Frazzi. Nei panni del giudice Falcone un grandissimo Massimo Dapporto. La mini-serie in due puntate ha ripercorso, dall'arrivo a Palermo del magistrato, tutto il percorso del giudice e della sua lotta alla mafia.



Massimo Dapporto ha ricoperto sia il ruolo di servitore dello stato e sia quello di uomo schivo, riservato, legato alla famiglia e alla moglie (Francesca Morvillo ha il volto di Elena Sofia Ricci). Ha donato autorità e umanità al personaggio, cercando di farlo arrivare alle persone per come era davvero, evitando inutili e banali mitizzazioni. Magari una fiction dall'impostazione classica, ma che a me ha trasmesso molto. Buon lavoro di cast tecnico e artistico. Mi è piaciuto molto David Coco nei panni di Ninni Cassarà, ma anche Paolo Briguglia ed Emilio Solfrizzi che ha impersonato Borsellino. Secondo me, la fiction migliore su Giovanni Falcone, da non perdere.

PAOLO BORSELLINO



Fiction del 2004, andata in onda su Canale 5 di Gianluca Maria Tavarelli: strano a dirsi, ma a volte anche Mediaset trasmette prodotti di qualità. Ascolti da record: 12 milioni. L'ho vista molto tempo fa, e un po' come quella di Rai Uno su Giovanni Falcone, anche questa ripercorre il pubblico e il privato della vita del giudice: dagli inizi con le prime indagini con il capitano Emanuele Basile fino all'arrivo dell'amico Falcone e alla nascita del pool antimafia, fino alla triste conclusione.



Ripeto, l'ho vista un po' di tempo fa quindi le impressioni sono un po' sfocate, però una cosa me la ricordo molto bene: Giorgio Tirabassi è stato straordinario! Ai titoli di coda avevo le lacrime agli occhi...Altra cosa impressionante, la somiglianza di Fantastichini con Giovanni Falcone. Bella la scelta del bravo Elio Germano che impersona il figlio del giudice, Manfredi. Comunque bella fiction, davvero valida e che consiglio di vedere a tutti.

Buona Visione!


INCURSIONI CINEMANIACHE, seguiteci su:

Fan Page Ufficiale Facebook

Profilo Ufficiale Twitter

Nessun commento:

Posta un commento