sabato 9 gennaio 2016

Fritto misto serie TV #1: Mozart in the jungle & Flesh and Bone


Come vi ho già scritto nel post Golden Globe 2016, le nomination di quest'anno non mi hanno ne' sorpresa e tanto meno soddisfatta. Sono rientrate nel filone 'Oscar', ossia: ok, questi sono i film/serie TV di maggior successo e li premiamo. Nessuna originalità. E questo discorso vale soprattutto per le serie TV.
O forse, non sono i membri delle giurie a non essere originali. Comunque, ci sono delle eccezioni e diciamolo a gran voce: per fortuna! Basta già la notte degli Oscar a battere gli effetti del Tavor. Sto parlando delle serie TV che più mi stanno coinvolgendo e sorprendendo in questo periodo: Mozart in the Jungle e Flesh and Bone. La prima già la seguivo nel 2015, a Gael Garcia Bernal non potevo dire di no! Mentre Flesh and Bone, come capita spesso con le serie che più mi rimangono nel cuore, l'ho scoperta per caso. Oltre alle nomination nella categoria di appartenenza delle serie, sono nella cinquina delle categorie più importanti anche gli attori principali, Bernal e Sarah Hay. Ma scopriamole più nel dettaglio...

MOZART IN THE JUNGLE



Prodotta da Amazon, è basata sulle memorie dell'oboista Blair Tindall, che ha suonato anche nella New York Philarmonic Orchestra, protagonista dello show. Appunto la serie, la cui prima stagione è andata in onda nel 2015 ed ora è online con la seconda, è ambientata a New York e racconta vite, vicissitudini e sogni dei membri della prestigiosa orchestra filarmonica e di come questa venga sconvolta dall'arrivo del nuovo vulcanico conductor, l'enfant prodige messicano Rodrigo de Souza. Proprio il personaggio di Gael Garcia Bernal prende ispirazione da Gustavo Dudamel, il famoso violinista e direttore d'orchestra venezuelano.




Oltre ad un ottimo cast, che con Bernal include anche il grande Malcolm McDowell, la brava Lola Kirke, Saffron Burrows e Bernadette Peters (più numerose guest stars in ogni episodio), la serie vanta anche un bel "dietro le quinte", le forze più innovative dello showbiz americano secondo me: Roman Coppola, Alex Timbers, Jason Schwartzman (anche nel cast) e Paul Weitz, che dirige la serie. Sicuramente, il centro propulsore del successo dello show (95% di preferenze su Rotten Tomatoes e critiche positive da ogni rivista di settore) è l'attore messicano Bernal. Ma, vi avviso, potrei non essere obiettiva in questo caso! Io lo adoro in ogni cosa che fa.
La passione viscerale, passionale di Rodrigo de Souza per la musica spinge lo spettatore ad amare la musica classica, anche chi è profano e non se ne è mai interessato. E questo è un bel plauso da fare ai creatori della serie. Insomma, Bernal mattatore ma anche il resto del cast è di tutto rispetto e la giovane Lola Kirke mi piace un sacco. Una delle serie che più mi ha colpito in questi ultimi mesi. Se non l'avete ancora vista, vi obbligo a farlo!

FLESH AND BONE




Me l'ero segnata, ne avevo letto bene online. E poi me ne sono dimenticata. Sommersa dai film Oscar, ho trascurato un po' le serie TV, Qualche giorno fa mi ricordo di Flesh and Bone e...Boom! Sto in fissa! Sono arrivata alla quarta puntata (ne sono otto), e vorrei non arrivasse mai la fine. 
Come per Mozart in the Jungle, anche Flesh and Bone è uno show di ottima qualità: prodotto da Starz che, ultimamente, ha alzato di molto gli standard qualitativi, la messa in opera di una serie TV curandone, maniacalmente, ogni aspetto. Un esempio? La sigla. Sì, io mi sono innamorata di questa serie TV proprio a partire dalla sigla. Vedere per credere:




Creata da Moira Walley-Beckett, vincitrice di un Emmy come produttrice di Breaking Bad, lo show vede protagonista il mondo della danza, quindi parallelamente come per Mozart in the Jungle un altro ambito non molto presente nella vita di tutti gli spettatori, ma che esercita sempre un certo fascino.
Le mie impressioni a caldo subito dopo la prima puntata? Beh, ho pensato: questa serie è un incantesimo. Nessun punto morto, nemmeno un secondo di noia, narrazione e personaggi catalizzanti, voraci dell'attenzione degli spettatori. E l'incantesimo è proseguito anche nelle puntate successive. Quindi non un fuoco di paglia.




Il cast è formato da veri ballerini, a partire dalla magnifica protagonista Sarah Hay, ballerina al Semperoper di Dresda. Come ha dichiarato la stessa Walley-Beckett:


"Non volevo fingere, non volevo avere controfigure o attori che sapessero un po’ ballare un po’ recitare, volevo ballerini e volevo essere in grado di mettere la telecamera ovunque. Volevo vederli sudare, sanguinare, soffrire. Così ci siamo avventurati in una ricerca internazionale estenuante per i personaggi principali. Abbiamo trovato alcuni ballerini straordinari tra cui Sascha, ma non riuscivo a trovare la mia Claire. Poi Ethan Stiefel, il nostro coreografo che è un ex ballerino di ABT, si è ricordato Sarah Hay. Era una studentessa, l’abbiamo rintracciata, il resto è storia".


Lo show si addentra non solo nel mondo della danza, ritratto nel suo aspetto più disturbante e ombroso, ma anche nelle vite dei ballerini che nascondono traumi, mancanze e dipendenze, affettive e non. E per un cast formato interamente da ballerini, che sono alla prima prova recitativa, direi che il livello è decisamente molto alto. Protagonista principale anche l'attore inglese Ben Daniels, nei panni di Paul Grayson fondatore e direttore artistico dell'American Ballet Company.

Claire Robbins, con un passato pesante sulle spalle per le sue gambe da ballerina, arriva a New York per inseguire il suo sogno. Viene ammessa all'American Ballet e, non solo, colpisce così tanto Grayson da ottenere la parte di protagonista nello spettacolo della nuova stagione. Ma riuscirà Claire a sconfiggere i demoni del suo passato e ballare non solo con tecnica, ma anche con passione? Se non la conoscevate o non l'avete ancora vista, dovete farlo assolutamente.


Quanto è solare e vitale Mozart in the Jungle, tanto è più cupa e seducente Flesh and Bone. Cosa aspettate? Con queste due serie, il mondo dell'arte vi aspetta!

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