lunedì 9 dicembre 2013

Recensione Flash: Wolverine: L'Immortale


Anno e Nazione di Produzione: USA, Giappone, Australia 2013

Titolo originale: The Wolverine

Distribuzione in Italia: 20th Century Fox

Genere: Fantascienza/Azione/Avventura

Durata: 126 minuti (Cinema) / 138 minuti (Extended Cut)

Cast: Hugh Jackman, Will Yun Lee, Svetlana Khodchenkova, Hiroyuki Sanada, Hal Yamanouchi, Tao Okamoto, Rila Fukushima, Brian Tee, Famke Janssen, Patrick Stewart, Ian McKellen

Regista: James Mangold

Eccoci dunque con il secondo capitolo della saga di X-Men dedicato interamente al grande Logan, alias Wolverine.
Wolverine: L'Immortale, collocato tra X-Men 3 e X-Men: Giorni Di Un Futuro Passato, narra le vicende del mutante lasciatosi del tutto andare in seguito all'obbligata uccisione della sua amatissima Jean Grey, dopo che la Fenice, la sua personalità malefica, aveva perso del tutto il controllo sull'isola di Alcatraz col rischio di distruggere l'intera città.
Di fatto, Logan è continuamente ossessionato da sogni e visioni di Jean e non riesce a darsi pace per la sua morte, iniziando a desiderare ardentemente quello che non potrà mai ottenere, per via dei suoi poteri auto-rigeneranti: la morte.
Inaspettatamente, Shingen Yashida, un magnate giapponese malato e in fase terminale che Logan salvò durante lo scoppio della bomba atomica a Nagasaki nel 1945, offre a Wolverine, grazie alle sue tecnologie di ultima generazione, la possibilità di divenire finalmente mortale e concedere la sua invulnerabilità all'amico, sia per ricambiare l'aiuto che il mutante gli offrì quel fatidico giorno di tanti anni fa e sia per dare la possibilità al ricco giapponese di poter portare avanti i suoi affari.
Presosi una notte per pensarci, Logan si ritroverà improvvisamente senza poteri rigenerativi, rubatigli da un individuo misterioso, e dovrà proteggere Mariko, la nipote di Yashida che nel frattempo è morto, poiché ella è divenuta l'erede ufficiale di tutti gli averi del nonno, averi che la Yakuza brama ardentemente.
Wolverine si troverà ad un bivio: cosa farà? Riotterrà i suoi poteri per salvare la ragazza oppure proseguirà comunque sul suo cammino di autodistruzione?
Il film ha un ritmo altalenante: a tratti la trama è un po' lenta ed appesantita, invece altri ricchi di tensione ed adrenalina, in un crescendo che porterà ad un finale movimentato ma leggermente spompato. Il mio giudizio per questo film, in una scala da 1 a 10, era fermo a 7 ed è salito ad un 9 pieno solo ed esclusivamente per la grandissima sorpresa offerta dalla scena nei titoli di coda, che fornisce l'allacciamento necessario al prossimo, attesissimo capitolo della saga, X-Men: Giorni Di Un Futuro Passato, in arrivo a maggio del 2014.
Quel che è certo è che sebbene questo sia il sequel di X-Men Le Origini: Wolverine, è completamente diverso da quest'ultimo, sia in senso positivo che negativo, e vi intratterrà per due ore con una buona dose di botte da orbi in stile orientale.
Buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Sì, se avete intenzione di vedere X-Men: Giorni Di Un Futuro Passato

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