lunedì 29 febbraio 2016

Academy Awards 2016: Cari neo Premi Oscar...


Inizio col dire che di anno in anno, divento sempre più brava coi pronostici!
Un inizio di post un po' vanaglorioso, lo so: mi è sfuggito solo Mark Rylance, per il resto li ho indovinati tutti (vedere per credere ---> QUI). Insomma, Academy quand'è che mi chiedete di diventare giurata?
Ok, momento auto-celebrativo terminato, passiamo alle cose serie!

I vincitori ormai li sapete. Quest'anno non voglio annoiarvi col classico elenco di chi ha vinto e chi no. Così ho pensato di rendere le cose un po' diverse.

Devo dire che questa edizione mi è piaciuta parecchio: equilibrata, giusta e che ha premiato film importanti e ha dato spazio a tematiche scomode, o che troppo spesso sono messe a tacere. Promuovo a pieni voti l'88esima edizione degli Oscar.

Caro Mark...




Devi perdonarmi: non t'avevo proprio preso in considerazione per la vittoria! Non fraintendermi: non perché non abbia apprezzato la tua performance ne Il ponte delle spie, anzi: well done fellow! Confesso, tifavo il tuo connazionale Tom Hardy. Sai com'è: più giovane, più patinato e poi dalla sua aveva il film di Alejandro 'pigliatutto' Inarritu. Quindi, ho voluto scommettere sul cavallo vincente. Ok, dai il premio è rimasto comunque in mani inglesi. Scherzi a parte, anche quest'anno ha vinto un grande caratterista: sei riuscito a far uscire dall'ombra e dalla prevedibilità un personaggio complesso, che poteva essere facilmente banalizzato o addirittura parodiato. Grande Mark!

Cara Alicia...




Credo che il tuo motto sia: a piccoli passi. E a piccoli passi ci hai conquistati tutti. Ventisette anni, sei tra le più giovani vincitrici di un Oscar, ma la tua età non contraddistingue la tua bravura e grande maturità nel recitare. Sei nata per questo lavoro, e ti ho ammirata fin dalla prima volta che ti ho visto in A royal affair. Ho pensato, "E' nata una stella!". E così è stato. Oscar più che meritato, in The Danish Girl sei stata straordinaria. Però Alicia...Fassbender ce lo potevi pure lasciare!

Cara Brie...


Sei spuntata, quasi, dal nulla e vinci l'Oscar!
Qui in Italia non ti si conosce tanto, per non dire affatto. Così sono andata ad informarmi e ho scoperto che reciti da quando avevi sei anni, sei californiana e hai lavorato parecchio in serie TV. Credo che un attore non si debba giudicare dal pedigree, o dal palmares che può vantare. Ciò che conta è la bravura, e in Room ne ho vista davvero tanta. Sapevo che avresti vinto l'Oscar, ne ero certa. Ed è meritato.
Ora cerca di non scomparire. Recita, accetta anche ruoli piccoli quando il 'delirio Oscar' sarà finito, perché sei un'ottima attrice e sarebbe un peccato perderci di vista.

Caro Leonardo...





Ma da quanti anni ci conosciamo io e te? Avevo dodici anni, lo stesso anno hai conosciuto la Winslet, e come migliore amica hai preferito lei e non me. However, ti conosco da parecchio e ho capito che ieri sera dell'Oscar quasi non ti importava.
Questa foto riassume bene lo stato d'animo di Leonardo DiCaprio ieri, sicuramente felice ed emozionato ma era lì per fare altro: "Sì, sono qui sul palco (e non a digrignare i denti in platea mentre qualcun'altro ritira il mio Oscar). Alla sesta volta finalmente ho vinto. Ma io voglio parlarvi di ambiente. Sì si, ok mi fate pure la standing ovation, ma sedetevi e aprite bene le orecchie: non diamo per scontato il nostro pianeta":
Leo ha dimostrato al mondo come sfruttare quei pochi minuti di acceptance speech per dare un messaggio davvero importante. Ok i ringraziamenti però l'attore ormai è così coinvolto nella salvaguardia del pianeta, e ce ne fossero di più di vip che si impegnano davvero in prima linea per una battaglia così importante, che l'Oscar è andato in secondo piano.
Vi è piaciuta la sviolinata? Scherzo, quello che ho scritto lo penso davvero e credo che Leo non abbia bisogno di Oscar per essere considerato un attore di primo livello. Certo, magari Redivivo - The Revenant non è il film con cui avremmo voluto vincesse ma non si può avere tutto. Anche perché all'Oscar ci tenevamo più noi che lui!

Cari Michael, Mark, Rachel, Liev, e Tom...



La vostra vittoria era quella a cui tenevo di più, avete sorpassato Leo vi rendete conto? Sono decisamente cresciuta.
Il caso Spotlight, anche se il 2016 è appena iniziato, credo sia il più bel film dell'anno: siete davvero una bella squadra e questo traspare dal film e, credo, gli abbia dato anche energia. La stessa energia che l'ha portato alla vittoria. 
Ci speravo ma con poca convinzione, credevo che non sarebbe mai stato possibile che il film di Tom McCarthy avrebbe vinto all'Academy: è un film scomodo, di grande attualità. Un film che doveva essere fatto. La vittoria di Spotlight è ancora più importante perché è una casa di produzione cinematografica indipendente ad essere salita sul palco, e non una major. Dal palco degli Independent Spirit Award, il regista ha detto che quando gli sottoposero il progetto la prima volta, disse no. Beh, grazie Tom per aver accettato in seguito: hai dato voce a molti sopravvissuti e hai portato alla luce una verità che non doveva essere più taciuta.

Cari Alejandro e Ennio...


Alejà, se volemo fermà? Datte 'na calmata adesso e fai vince pure l'altri! Vai in Messico, riposate, bevi meno mate che a te dà troppa energia e pensa alla famiglia. Ci vediamo tra un po' di anni, quando inizieremo a sentire la mancanza del Malick messicano. Che te sei offeso? Sto scherzando!
Inarritu, detto il Pigliatutto vince per il secondo anno consecutivo l'Oscar come Miglior Regia. Quando è salito sul palco per ritirare la statuetta, mi sono immaginata Martin Scorsese che davanti alla TV ha detto: "Con me l'avete fatta così lunga e a questo l'Oscar due anni di seguito, ma li mort.... vostri!".


Riacquisto bon ton, e mi congratulo col Maestro Ennio Morricone: grazie per tutta la musica che ha composto in questi anni.
Quando Tarantino poteva dire che Morricone aveva vinto qualcosa per la prima volta grazie a lui, non s'è fatto vedere (ai Golden Globe aveva toppato). Grazie a The hateful eight, il Maestro vince il suo primo Oscar, dopo sei nomination. Anche con lui se la sono presa comoda, come con Scorsese. Però, si sono premuniti: gli hanno dato l'Oscar alla carriera nel 2007. Si saranno detti: "Stai a vedè che questo non li regge i nostri tempi giurassici". E invece, Morricone da bravo romano scaramantico ha pensato: "Grattamose", e tiè! Ad 87 anni è diventato il più anziano vincitore di un Oscar. Non contento, per farci commuovere ulteriormente ha dedicato l'Oscar alla moglie Maria, sposati da sessant'anni. Che gentleman!

A proposito di amore, chiudiamo con l'abbraccio tra Leo e Kate: ed è subito Titanic!


Per la lista completa dei vincitori, clicca QUI.

Alla prossima edizione degli Academy Awards!

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