giovedì 11 febbraio 2016

Recensione Flash...Oscar 2016: Revenant - Redivivo



Anno e Nazione di Produzione: USA 2015

Titolo originale: The Revenant

Distribuzione in Italia: 20th Century Fox

Genere: Drammatico/Western
Durata: 156 minuti

Cast: Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Domnhall Gleeson, Will Poulter, Forrest Goodluck

Regista: Alejandro González Iñárritu



Nel Nord Dakota del 1823, il trapper Hugh Glass sta guidando una spedizione alla ricerca di animali da pelliccia, per commerciarne poi le pelli. Quelle sono le terre della tribù dei Ree, indiani imprevedibili ed aggressivi verso l'usurpatore bianco. Proprio durante una battuta di caccia, la spedizione guidata da Glass viene attaccata. Muoiono in trentatrè, così il capitano Henry decide, d'accordo con Glass, di tornare al forte. L'unico contrariato dalla decisione è il texano Fitzgerald. Lungo la via del ritorno, Glass viene attaccato da un grizzly. Dilaniato dalle ferite, seppur ancora vivo, l'uomo è faticosamente trascinato dagli uomini della spedizione. Ma con i Ree alle calcagna, il capitano decide di lasciare Glass con Fitzgerald, Bridger e il figlio dell'uomo, Hawk, avuto anni prima da una nativa Pawnee. Henry corrisponde ai due uomini una ricompensa, per rimanere col trapper e dargli poi una degna sepoltura. Incurante degli ordini, Fitzgerald convince Bridger dell'immediato pericolo dei Ree e della fine vicina di Glass. Abbandonato e ferito gravemente, l'uomo ingaggerà una dura lotta per la sopravvivenza, scaldato solo dal fuoco della vendetta.





Iñárritu torna un anno dopo nelle sale, con Revenant - Redivivo. Abbiamo ancora negli occhi le immagini di Birdman, ed ecco che il regista messicano ci spiazza con un'altra tipologia di film, dal sapore quasi atavico. Il progetto Revenant era in ballo già da un po' ad Hollywood ma, si è concretizzato finalmente proprio grazie al premio Oscar messicano che si è interessato molto al progetto, ancor prima di girare Birdman. Per la complessità di ambientazione e storia, la gestazione è stata lunga, così come le riprese. Il regista è un perfezionista, e diversamente non avrebbe concepito il progetto, così come lo abbiamo visto al cinema. Il film narra della storia vera di Hugh Glass, ovviamente in alcuni punti romanzata, ma nemmeno troppo (se vuoi leggere di più su Hugh Glass clicca ---> QUI). DiCaprio torna con un grande ruolo: dai fiumi di parole di Jordan Belfort di The Wolf Of Wall Street, interpreta Glass, uomo della foresta, ferito e dall'animo primordiale. Un uomo che ha fatto amicizia con la morte, la sceglie come alleata. Così come la natura, inospitale e gelida, se ne serve per la sopravvivenza. Il ritmo del film è lento, si adatta alle difficoltà del personaggio, e porta lo spettatore a lottare con Glass, ad accucciarsi nel cavallo sventrato con lui. Ad avere freddo. Ad uccidere, a volerlo con bramosia, per sopravvivere. La cifra stilistica di Iñárritu è inconfondibile, la consueta poesia delle immagini. Così come la potenza recitativa di DiCaprio. Ottimo anche Tom Hardy: l'accento texano per un inglese credo sia una delle cose più difficili da imitare.

La vittoria agli Oscar? Come direbbe Hugh Glass: "E' nelle mani di Dio".



Il trailer:



Consigliato: Sì

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