sabato 13 febbraio 2016

Recensione Flash...Oscar 2016: L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo


Anno e Nazione di produzione: USA 2015

Titolo originale: Trumbo

Distribuzione in Italia: Eagle Pictures

Genere: Biografico

Durata: 124 minuti

Cast: Bryan Cranston, Diane Lane, Helen Mirren, Louis C. K., Elle Fanning, David James Elliott, John Goodman, Dean O'Gorman

Regista: Jay Roach

Nel 1947, ad Hollywood, Dalton Trumbo è tra gli sceneggiatori più richiesti e pagati. Quando i venti della Guerra fredda iniziano a soffiare sugli Stati Uniti, nulla puo' fare il caldo e tollerante clima della California. La caccia alle streghe comincia anche a Los Angeles: chiunque sia iscritto o abbia simpatie per il partito comunista viene emarginato e il proprio nome trova posto nella lista nera. Per quanto sia tra gli artisti più stimati ad Hollywood, lo stesso trattamento è riservato anche a Trumbo che, insieme ad altri nove colleghi, affrontano un processo istituito dalla Commissione per le attività anti-americane, e perdono il lavoro. Costretto a lavorare a nero, non potendo firmare le proprie sceneggiature, Trumbo continuerà a credere nelle sue idee, a non rinnegarle. E vincerà due Oscar.


Ai più, il nome di Dalton Trumbo non dirà nulla. Se vi nomino Vacanze Romane o Spartacus, e vi dico che è lui l'autore di questi film cult? 
Questo geniale sceneggiatore, comunista e fiero di esserlo, ha preferito l'anonimato o noms de plume ma non rinnegare i suoi ideali e il suo "credo" politico. Una lotta, non solo di Trumbo ma di tutta la sua famiglia, contro il fanatismo che si scatenò negli Stati Uniti in quel periodo. Additato e sbeffeggiato pubblicamente, anche grazie al contributo dell'ex attrice Hedda Hopper e di una buona parte di Hollywood che, per paura o convinzione, si schierò con gli anti-comunisti. Trumbo, supportato dalla famiglia e da pochi amici e sostenitori come Kirk Douglas che volle espressamente lui per la sceneggiatura di Spartacus, decise di continuare a scrivere, lavorare, proseguire, nonostante le difficoltà, con la sua vita. Sicuro che, un giorno, tutti avrebbero dovuto riconoscere la sua bravura. Quella di un comunista. 
Il film brilla per l'interpretazione di Bryan Cranston: tutto parte da lui, dalla perseveranza del suo personaggio e dalla grande empatia, oltre che bravura, dell'attore nel farlo rivivere sul grande schermo. La storia procede in modo abbastanza semplice e lineare, nessun guizzo registico. D'altronde, essendo un biopic, rientra nel canone. Anche il resto del cast, in testa Helen Mirren in versione malefica, non è stato da meno. Ottima la ricostruzione del periodo storico.
Trumbo è stato un grande di Hollywood, e ricordarlo con un film, descrivere cosa è significato essere un comunista nell'America di quel periodo, oltre che interessante è stato necessario. Ogni emarginazione, basata sul credo politico o religioso, è antidemocratica, oscurantista e ignorante.

Il trailer:


Consigliato: Sì


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