venerdì 19 aprile 2013

Ciak! Si gira a...Roma con Ferzan Ozpetek


Lui è un esperto di storie d'amore. Trentasei anni fa è iniziata la sua storia d'amore con la città di Roma.
Ferzan Ozptek, regista turco innamorato del nostro paese, si trasferisce nella Capitale per studiare Regia all'università La Sapienza. L'amore per Roma è nato da un'amicizia, una "frequentazione": la madre gli ha trasmesso l'amore per il Bel Paese e così il piccolo Ferzan trascorreva le vacanze proprio qui da noi.
Quando arriva il momento di decidere dove proseguire gli studi, la madre tifa ovviamente per l'Italia, il padre vorrebbe andasse in America. Ferzan sceglie col cuore. E si trasferisce a Roma.
Appena arrivato in stazione, sale su un'autobus e in pochi minuti si ritrova all'Ostiense, nel 1978 immerso nel verde.
Qualche mese fa, il regista rilasciò un'intervista al quotidiano La Repubblica in cui espresse tutto il suo rammarico per una città in stato d'abbandono e per dei cittadini ormai troppo presi dalle loro vite per proteggerla.
Quegli alberi che popolavano l'Ostiense ora sono stati abbattuti o sono morti. Le vie sporche che fanno venir voglia di aiutare gli operatori ecologici (o addirittura di farsi carico interamente del loro lavoro, magari mentre i netturbini si godono una scrocchiarella). Quartieri storici privati della loro essenza. Il nervosismo di chi si imbatte nei set cinematografici sparsi per la Capitale e, con insofferenza e cattiveria gratuita, strombazza col clacson per rovinare le riprese.
Questa è Roma oggi. Ma nonostante tutto, il regista turco le dedica una dichiarazione di amore in ogni film. La maggior parte dei lungometraggi di Ozpetek sono ambientati a Roma.
Iniziamo allora il tour in compagnia del regista con il film che ha fatto scoprire al mondo un quartiere capitolino che molti, forse, non conoscevano. Il film è Le Fate Ignoranti, il quartiere l'Ostiense, dove vive anche il regista.
E' un quartiere che Ozpetek, in un certo senso, ha contribuito anche a salvare, infatti molti degli scorci ripresi nel film rischiavano di sparire. Per i giornali inglesi quel pezzo di Roma era diventato il "quartiere Ozpetek".
Così tutti, dopo aver visto il film, hanno riempito le sale della Centrale Montemartini, ex centrale termoelettrica, uno dei più belli esempi di archeologia industriale del polo museale romano:


Diventato il simbolo del film, ora è quasi un "monumento" del quartiere. Sto parlando del Gazometro, la struttura che dal terrazzo della casa di Stefano Accorsi vigilava sulla vita delle fate ignoranti:


La struttura è visibile in altri film del regista come Saturno Contro e Un Giorno Perfetto.
Il mio film preferito di Ozpetek è La Finestra di Fronte. Rispetto ad altri film del regista, questo del 2003 ci fa conoscere due anime di Roma, quella moderna, dei giorni nostri, e quella degli anni Quaranta su cui si allungavano le ombre della guerra e delle leggi razziali contro gli ebrei. Parte del film è stato girato nel quartiere ebraico.
Se il Gazometro è il simbolo de Le Fate Ignoranti, la fontana del parco di Monte Caprino, vicino al Teatro di Marcello è sicuramente il luogo magico de La Finestra di Fronte. Qui, prima Davide e Simone, poi Giovanna e Lorenzo cambieranno le loro vite:



Sullo sfondo si intravede il teatro di Marcello
Le scene iniziali hanno come scenografia Ponte Sisto:


Una scena sul ponte
Per il sottovalutato Cuore Sacro il regista sceglie la zona del Colosseo e il rione Monti. L'antica abitazione di proprietà della famiglia di Irene (Barbora Bobulova) è in via del Colosseo, la libreria dove Irene si ferma con la piccola ladra è in via dei Serpenti sempre zona Colosseo, le case dei bisognosi che la donna inizia ad aiutare sono nei pressi di via degli Ibernesi nel rione Monti:



Mentre la chiesa in cui Irene incontra padre Carras è quella di San Lorenzo in Fonte, sempre al rione Monti.


  
Passiamo a Saturno Contro: la casa in cui i personaggi di Favino e Argentero convivono è quella dello stesso regista all'Ostiense! E' il caso di dire che per le riprese del film, Ozpetek era casa e lavoro!



Luca Argentero e Ambra Angiolini vengono raggiunti sul lavoro da Favino, la scena è stata girata in piazza Farnese:



Stefano Accorsi raggiunge l'amante Isabella Ferrari al negozio di fiori di cui è titolare, in via dei Bergamaschi. Si incamminano verso il magazzino del negozio e attraversano Piazza di Pietra passando davanti al Tempio di Adriano:



Ultimo film del regista girato a Roma è Magnifica Presenza. Questa volta Ozpetek si è spostato nel quartiere di Monteverde. Infatti la casa dove va a vivere Pietro (Elio Germano) è in via Cavalcanti:


Il giardino della casa
Il salotto "occupato" dalle presenze
Ozpetek e Germano durante una pausa delle riprese a Monteverde
La pasticceria in cui Pietro lavora è l'Andreotti in via Ostiense:



Il personaggio di Anna Proclemer in Magnifica Presenza e quello di Giovanna della Finestra di Fronte sono condomini: per entrambe i film è stato utilizzato lo stesso palazzo in via di Donna Olimpia. Quei condomini sono anche quelli dei ragazzi di vita di Pasolini e del ragionier Ugo Fantozzi.
A Cinecittà con i cardinali di Habemus Papam di Nanni Moretti, quando Pietro va a sostenere un provino:



La fine del film, quando la compagnia di Apollonio torna a calcare le scene, è stata girata al Teatro Valle.

La città ritratta nei film di Ozpetek è poetica, misteriosa, antica, pudica, gelosa dei suoi segreti e delle sue storie che il regista però riesce a narrare con il suo inconfondibile stile. La Roma caciarona è solo una comparsa nei lungometraggi del regista perché la protagonista dei suoi film è la città che solo lui riesce a vedere, la città che sogna, come la vorrebbe nella realtà.

Fonte: Davinotti.com


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