venerdì 15 novembre 2013

Recensione Flash: Una Notte Da Leoni 3


Titolo originale: The Hangover: Part III

Anno e nazione di distribuzione: USA 2013

Distribuzione in Italia: Warner Bros. Pictures

Genere: Commedia

Durata: 100 minuti

Cast: Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis, Justin Bartha, Ken Jeong, Heather Graham, Jeffrey Tambor, Gillian Vigman, Sasha Barrese, Jamie Chung, John Goodman, Mike Epps, Melissa McCarthy, Sondra Currie

Regista: Todd Phillips

"Il finale epico di un'incredibile trilogia": ecco quello che ci era stato ripetutamente promesso prima dell'uscita del film a maggio. Sinceramente, e questa non è solo un'opinione mia ma di molti, di epicità nello stile tipico del "branco" scanzonato di mascalzoni e sbandati dei primi due film non se ne vede neanche l'ombra.
Una Notte Da Leoni 3 ha voluto mettere la parola fine ad una trilogia cominciata nel 2009 e, al tempo stesso, segnare un netto cambiamento con gli episodi precedenti.
Di fatto, nei primi due capitoli lo schema era sempre quello del tipico addio al celibato all'americana, esageratamente radicale a causa dell'insano Alan e dei suoi amici pusher, mentre il terzo ci mostra quanto i protagonisti siano ormai stanchi della pazzia del "panzone", venendo costretti ad accompagnarlo in un centro di recupero psichiatrico.
Tutto cambia improvvisamente quando, lungo il tragitto, i quattro vengono rapiti da Marshall, un gangster e narcotrafficante che sta cercando Mr. Chow, il terribile orientale cocainomane che è stato parte integrante delle scorribande del branco nei primi due film. Il nanerottolo ha rubato metà dell'oro di Marshall e solo Alan, che si è tenuto in contatto col cinese mentre era in prigione, all'insaputa di tutti, può trovarlo, pena la morte del povero Doug, tenuto in ostaggio dal gangster.
Da qui cominciano le tipiche avventure di Alan, Stu e Phil, intrise più di scene di azione che di comicità. Riusciranno a salvare per l'ennesima volta Doug e fermare una volta per tutte Mr. Leslie Chow?
Sarò forse un po' tradizionalista, ma a parer mio, se la missione di salvataggio di Doug fosse stata simile a quelle di ricerca dei primi due film, quest'ultimo capitolo sarebbe stato di certo molto più comico di quanto si è rivelato.
Quindi, se avete amato alla follia le prime due pellicole e non riuscireste ad accettare questo cambiamento nella terza, evitate di vederlo e preservate il ricordo che avete in mente, altrimenti fatevi forza e vedetelo, accontentandovi della scena nei titoli di coda che riporta alla mente i vecchi tempi in cui il branco ululava ancora come una banda di forsennati.
Buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Nì

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