mercoledì 6 novembre 2013

Una Bi-Recensione con...un Sole a Catinelle!


Anno e nazione di Produzione: Italia 2013

Distribuzione: Medusa

Genere: Commedia

Durata: 90 minuti

Cast: Checco Zalone, Aurore Erguy, Miriam Dalmazio, Augusto Zucchi, Marco Paolini, Robert Dancs, Valeria Cavalli, Ruben Aprea

Regista: Gennaro Nunziante

Il pugliese Checco, venditore di aspirapolvere, vive al nord, con moglie e figlio di dieci anni. Dopo esser stato premiato dalla ditta come miglior venditore inizia a spendere al di sopra delle sue possibilità. In un avventato slancio di affetto promette al figlio che in cambio di una pagella con voti alti lo porterà in vacanza. La fortuna di Checco dura poco: si separa dalla moglie e sul lavoro le vendite diminuiscono miseramente.
A fine anno scolastico, quando Nicolò porta a casa una pagella con tutti dieci, il padre non vede altra soluzione che unire l’utile al dilettevole: portare in vacanza il bambino nello sperduto paesello del Molise dove vivono le sue zie per vendere qualche aspirapolvere e mantenere la promessa fatta al figlio. Ovviamente il viaggio sarà pieno di sorprese, cambi di rotta, nuove amicizie e avventure esilaranti.

La recensione di Michela:

Checco Zalone non è più il cafoncello che sale al nord in cerca di fortuna. Nel nuovo film, Sole a Catinelle, cafoncello lo è rimasto ma il comico pugliese decide di esplorare il rapporto padre – figlio, come fece Pieraccioni tempo fa, entrambi quasi in parallelo con la loro poi seguente paternità (all'interno del film la canzone Dall'ovaia a Gaia, dedicata alla figlia). Ovviamente Checco è un papà sui generis: fanatico della bella vita e dei prestiti mai restituiti, trasmette al figlio quell'istinto alla sopravvivenza essenziale in un paese mangiato dalla crisi e dai tanti furbetti dei “piani alti”. Checco vuole essere ricco, vuole migliorare la sua vita che di riflesso ovviamente è anche quella del figlio.
Dopo aver parodiato col sorriso e una satira mai offensiva, nel primo e nel secondo film, il mondo omosessuale, la "fede" leghista e l’integralismo islamico, Zalone mira alle fazioni politiche, destra e sinistra, e ne illustra vizi, luoghi comuni e banalità.
Zalone non è assolutamente intenzionato a fare cinema “impegnato”, il suo obiettivo è sempre stato quello di far ridere il suo pubblico. E basta. Però quella comicità semplice e immediata, con le battute colorate dal suo accento pugliese e da quella faccia tonta e stralunata, nasconde l’intento di far riflettere, di pensare a ciò che succede nel nostro paese e ridicolizzare quello che non va. Della serie: ridiamoci su che è meglio. Insieme a Cado dalle Nubi, il miglior film del duo Zalone - Nunziante.
Checco il cafoncello svela al pubblico il potere della risata come balsamo per questi tempi in cui da ridere c’è ben poco.

La recensione di Mario:

Come si dice sempre, non c'è due senza tre: dopo l'aspirante cantante ingenuo e la guardia del corpo che mena schiaffoni sul collo del Papa, stavolta il grande Checco si cimenta come venditore di aspirapolvere porta a porta, finendo, senza neanche capire bene come, tra i ricchi dell'alta società italiana, la gran parte di essi corrotti e incapaci di comprendere come un ignorantello del sud si ritrovi in mezzo a loro di punto in bianco.
Che Bella Giornata e Sole A Catinelle riescono a guadagnarsi un secondo posto alla pari nella mia personale classifica dei tre film realizzati finora da Checco Zalone (al primo rimane, ancora imbattuto, Cado Dalle Nubi, il film più divertente e genuino tra le tre pellicole, forse perché in parte è autobiografico).
La comicità di Checco, originale e tipicamente pugliese, con le parolacce e i modi di dire della nostra bella terra (sì, sono di parte, ahimè!), riesce a reggere in piedi questa commedia leggera dai toni canzonatori e fa apprezzare quanto Zalone riesca a far ridere e, al tempo stesso, criticare la società italiana, cosa che ha sempre fatto nei suoi film.
Ancor di più, per chi ci segue da tempo, ormai avrà capito che i miei gusti cinematografici sono molto selettivi e di certo la commedia all'italiana non rientra quasi per niente tra di essi.
Il mio odio nei confronti dei cinepanettoni, che ho visto e posso dunque permettermi di giudicare, è cresciuto sempre più col tempo, perché dimostrano quanto la commedia italiana sia anch'essa in crisi profonda, dovendo ricorrere a mezzucci come battute volgari e di cattivo gusto, forse anche a causa di un pubblico che molte volte pretende di non doversi scervellare quando va al cinema.
Ecco, per quanto riguarda invece i film di Checco, nonostante la volgarità, il loro punto forte sta proprio nell'originalità e nella morale (Cado Dalle Nubi = Non rinunciare mai ai propri sogni, Che Bella Giornata = Amare indiscriminatamente, Sole A Catinelle = Essere sempre ottimisti, nonostante le numerose difficoltà della vita).
Il mio consiglio quindi è: vedetelo, è una delle poche occasioni che abbiamo oggigiorno di poter ridere per non piangere per la nostra situazione odierna.

Il trailer:



Consigliato: Sì


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