lunedì 20 gennaio 2014

Recensione Flash: American Hustle - L'apparenza inganna


Anno e Nazione di Produzione: USA 2013

Distribuzione in Italia: Eagle Pictures

Genere: Drammatico

Durata: 138 minuti

Cast: Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner, Jack Huston, Alessandro Nivola

Regista: David O. Russell

Irving Rosenfeld è un truffatore. Non uno qualunque, il più bravo. Nella sua "attività" lo affianca Sidney Prosser, amante e anima gemella, di truffe e aspirazioni. I due però vengono scoperti. Per non finire in galera accettano il patto che il poliziotto Richie DiMaso gli propone: aiutarlo nell'incastrare politici corrotti e mafiosi. Chi meglio di loro? Per farlo si servono di Carmine Polito, sindaco di Camden e principale fautore della rinascita del New Jersey. Il sindaco vuole legalizzare il gioco d'azzardo e creare posti di lavoro. Invece, Irving, Sidney e Richie vogliono vincere questa "partita" con la delinquenza nella florida America di fine anni Settanta. Chi giocherà davvero a carte scoperte?
David O. Russell ha la "mano fortunata" sul grande schermo dall'anno scorso, quando uscì nelle sale Il Lato Positivo, un grande successo di critica, pubblico e premi. Comunque non è fortuna ma tanta, tanta bravura. Russell è uno dei pochi registi contemporanei che riesce ad affabulare, incantare lo spettatore, quasi a ipnotizzarlo, attingendo al vecchio e al nuovo cinema. American Hustle è molto diverso rispetto al film precedente, sono all'opposto: nel primo si parla di sincerità, positività, rinascita. Nel secondo c'è sensualità, inganno, ambizione sfrenata. Il cast è straordinario, un team affiatato. Su tutti Christian Bale e Amy Adams: i loro personaggi hanno un'incredibile chimica e soprattutto una grande intesa, difficile da interpretare se non da attori incredibilmente dotati: i due sono sulla stessa lunghezza d'onda, ambiziosi come pochi. Vogliono vivere bene e uscire dall'anonimato. Ambizioso come loro, ma dall'altro lato della barricata, il poliziotto di Bradley Cooper, bravo ma non al suo meglio. Che dire di Jennifer Lawrence? Questa ragazza non vuole smettere di sorprenderci! La sua vulcanica Rosalyn renderà ancora più ingarbugliati i meccanismi dell'american hustle. Davvero brava. Jeremy Renner, che interpreta il mayor Polito, a parte la parrucca che gli hanno messo in testa (può competere con quella di Javier Bardem in Non è un paese per vecchi!) convince e oltre che conquistare Irving, (per Carmine, il suo nuovo amico, stravolgerà il piano di DiMaso), conquista anche lo spettatore.
A proposito di parrucche: il film si apre con l'intricato riporto di Irving e prosegue con improbabili e complicate acconciature che sono quasi una metafora, un travestimento: sullo schermo vediamo solo personalità posticce, false. Come se il regista volesse avvisarci con questo espediente tricologico.
Russell regala al pubblico un altro piccolo tesoro. Da non perdere.

Il trailer:


  
Consigliato: Sì

INCURSIONI CINEMANIACHE, seguiteci su:

Nessun commento:

Posta un commento