venerdì 28 novembre 2014

Recensione Flash: Man Of Tai Chi


Anno e nazione di produzione: USA/CHINA 2013

Distribuzione in Italia: Universal Pictures

Genere: Azione

Durata: 105 minuti

Cast: Hu Chen, Keanu Reeves, Karen Mok, Simon Yam, Iko Uwais, Jeremy Marinas, Silvio Simac, Michael Chan

Regista: Keanu Reeves

Il ritorno di Keanu Reeves sotto i riflettori ha segnato anche il suo debutto da regista. Di fatto, l'attore canadese ha puntato su una delle sue passioni principali, ovvero l'Oriente, sfornando un buon prodotto (gravemente sottovalutato in Italia, con il suo arrivo direct-to-video, e non lo dico perché riguarda il mio attore preferito), Man Of Tai Chi, che nonostante la sensazione del copione già visto, lascia comunque soddisfatti gli spettatori.
La storia narra delle vicende di Tiger Chen, interpretato da Hu Chen, giovane promessa del Tai Chi, un'arte marziale fino a quel momento nota per non essere offensiva, che decide di cambiare le regole, andando contro tutti gli insegnamenti del suo anziano maestro che lo redarguisce avvisandolo dei rischi che questa sua decisione comporta, al fine di usare il Tai Chi per i match di arti marziali e rendere quest'arte famosa in tutto il mondo.
Tuttavia, non passerà molto tempo che i rischi si presentano: infatti, un losco individuo di nome Donaka Mark, interpretato da Keanu Reeves, gli offre un nuovo lavoro molto redditizio, ovvero usare il Tai Chi in combattimenti clandestini all'ultimo sangue, per la gioia di una ristretta èlite di benestanti spettatori provenienti da ogni parte del mondo.
Se inizialmente per Tiger tutto sembrerà filare per il verso giusto, la prospettiva di facili guadagni verrà sostituita dalla sensazione claustrofobica di essere finito in un circuito senza uscita, in cui o si vince o si muore.
Disperato e confuso, Tiger cercherà l'aiuto di una poliziotta che già da tempo indagava sulle attività ambigue di Donaka, ma quest'ultimo si rivelerà essere un crudele aguzzino senza scrupoli.
Riuscirà Tiger ad uscirne fuori da questo mondo degradante, tornando a combattere per i principi puri del Tai Chi, o perirà nel tentativo?
Non sono mai stato un grande amante di questi film dedicati ai combattimenti clandestini, per via della troppa violenza, ma questa pellicola, giudicandola in maniera del tutto obiettiva, nonostante appunto Keanu sia il mio attore preferito, si rivela essere un buon mix di azione ed arti marziali, senza mai finire nella violenza troppo gratuita.
I fan della trilogia di Matrix si renderanno conto, vedendo Man Of Tai Chi, che la loro sensazione di déjà vu (usando uno dei concetti più famosi della saga dei Wachowski) è ben giustificata, visto che il coreografo delle scene di combattimento è Yuen Woo Ping, lo stesso della trilogia e de La Tigre E Il Dragone, e che lo stesso Hu Chen ha conosciuto Keanu proprio sul set di Matrix Reloaded, dove l'attore cinese interpretava uno degli scagnozzi del Merovingio.
Un film, quindi, che consiglio agli appassionati dell'Oriente e agli amanti delle arti marziali, senza dimenticare l'interessante chicca presente nei titoli di coda del film, una vera rivelazione per chiunque non conosca in maniera approfondita i simboli cinesi, non perdetevela!
Buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Sì

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