sabato 9 marzo 2013

Cinema dal Mondo...CineMéxico


Il Messico e, in generale, tutti i paesi dell'America Latina si associano quasi sempre alle telenovelas. Mai sottovalutare però la vivacità, di idee e inventiva, dei sudamericani.
Le nuove leve del cinema messicano, registi e attori, stanno attirando pubblico e crescente curiosità. I premi conquistati in ogni festival cinematografico internazionale non si contano più.
La settima arte arriva in Messico nel 1895, con la benedizione del dittatore Dìaz. All'inizio fu un cinema caratterizzato dai documentari di Barrágan e da qualche lungometraggio del regista Haro.
Gli sconvolgimenti politici dei primi del Novecento bloccarono attori e cineasti fino agli anni Trenta. Poi la rinascita, caratterizzata da influenze hollywoodiane ed europee. I primi anni del sonoro però non furono facili per mancanza di finanziamenti e per l'egemonia dei film americani. Ma con la presidenza di Cárdenas che nazionalizzò il petrolio, il paese si risvegliò completamente dal torpore, attirando anche grandi registi europei come Ejzenŝtein e Zinnemann. La loro presenza in Messico attirò curiosità e diede inizio al filone dei film indigeni, promossi anche da sovvenzioni statali.
L'epoca d'oro del cinema messicano va dal 1939 al 1950; in questo periodo furono fondati il sindacato attori, quello produttori e il Banco Cinematográfico, un istituto di credito per sostenere lo sviluppo del cinema. Ad incentivare la produzione cinematografica messicana anche lo scoppio della seconda guerra mondiale poiché il Messico fu l'unico paese di lingua spagnola schierato con gli Alleati; i rapporti tra i due paesi si consolidarono, favorendo il rilancio di tutta l'economia, compreso il cinema.
I generi più diffusi erano la commedia ranchera (genere farsesco con influenze spagnole; i protagonisti sono i charro, i cowboy messicani), drammi di ambientazione urbana e commedie popolari. Questo periodo sancisce anche la nascita dello star system messicano.
Ad influenzare enormemente e a conferire pregio al cinema messicano però fu Luis Buñuel.


Dopo il periodo surrealista vissuto a Parigi accanto a Salvador Dalì, l'artista spagnolo, con l'instaurarsi della dittatura franchista in patria, è costretto a vivere tra il Messico e gli Stati Uniti. Ed è proprio in Messico che girerà i suoi capolavori. Il cinema di Buñuel ha delle tematiche ricorrenti quali l'inconscio, la sessualità e la critica borghese e anti-clericale. Uno dei suoi film più importanti è sicuramente Viridiana, premiato con la Palma d'Oro nel 1961 a Cannés. Sensualità, visioni oniriche e il consueto cinismo del regista verso gli apparati di stato e chiesa contraddistinguono la vita della protagonista, Viridiana, giovane novizia che diventa l'ossessione di suo zio Don Jaime. Un film di grande fascino.
Dopo che Buñuel girò i suoi ultimi film messicani, L'angelo sterminatore e Simon del deserto, in Messico grazie a lui e al produttore indipendente Manuel Barbachano Ponce prese piede un rinnovamento ideologico che avrebbe cambiato il cinema messicano.
Venne istituita la prima scuola universitaria di cinema e nuovi registi ebbero la loro occasione. Tra questi Arturo Ripstein.
Dopo un periodo di declino, contraddistinto da storie per le masse e non da opere d'arte, a partire dagli anni Ottanta ad oggi el nuevo cine messicano ha riconquistato il suo posto nel mondo. 

"Il Messico è la nostra cultura e la nostra culla. Rimanendo nel nostro paese possiamo aiutare cineasti di talento, giovani o meno giovani, a realizzare le loro visioni. Se non ci fossero persone intraprendenti, con una rete internazionale di conoscenze tra produttori e finanziatori, staremmo freschi!"

                                                   Diego Luna

Le nuove leve a cui ho accennato prima sono i registi Alfonso Cuarón, Alejandro González Iñárritu e Guillermo del Toro, e gli attori Gael Garcia Bernal e Diego Luna. Da non dimenticare i numerosi "tecnici" del cinema, quelli che si occupano di sceneggiatura, musica, fotografia, scenografia, montaggio, etc etc...Gustavo Santaolalla, Rodrigo Prieto o lo sceneggiatore Guillermo Arriaga sono solo alcuni di quelli che hanno ricevuto candidature ai vari premi internazionali o che li hanno vinti.
Il cinema messicano contemporaneo è in continuo fermento, e il genio oscuro di Guillermo del Toro ne è la prova. Il suo Il labirinto del fauno è, a livello internazionale, uno dei film più interessanti girati ultimamente.
I due film simbolo della nuova rinascita del cinema messicano sono Y tu mamá tambien (2001) di Cuarón e Amores Perros (2000) di Iñárritu.



Y tu mamá tambien (Anche tua madre) è il viaggio on the road dei due amici Tenoch e  Julio con Louisa, una ragazza spagnola che per dimenticare la sua vita, si unisce ai due amici diretti alla spiaggia Boca del Cielo. Il mondo dei due adolescenti è inconsistente e slegato dalla realtà. Il viaggio li ancorerà alla vita e ai suoi obblighi. Comprenderanno che il sesso oltre che piacere può essere liberazione, trasgressione, vendetta. Che le amicizie hanno una fine così come la vita umana. Un percorso di crescita ruvido, così come la vita vera sa essere.



Amores Perros (Amori cani) è il primo film di Iñárritu.
Gli amori cani del regista messicano sono amori indifesi che trovano il loro significato nella perdita. Le storie di Octavio, Valeria ed El Chivo scorrono parallele, incatenate da un incidente stradale che cambierà radicalmente le loro esistenze. Come i cani, che si affidano completamente a chi amano, così i tre protagonisti amano e sanguinano. La trama ad incastro tessuta da Iñárritu è un ricamo di conseguenze e speranze. Morale del film è: siamo anche ciò che perdiamo.


"Le idee, il genio e la creatività non mancano, semmai a mancare sono i fondi."

                                                 Gael Garcia Bernal

Entrambe i film sono ambientati a Città del Messico, metropoli vecchia e nuova insieme, città dalle mille contraddizioni e ricca di nuove voci.
I due giovani attori, Bernal e Luna, sono i più attivi nel cinema del loro paese non solo in campo recitativo (Bernal soprattutto è molto apprezzato a livello internazionale) ma anche come produttori: amici fin dall'infanzia, insieme a Pablo Cruz, altro nome importante del nuovo cinema messicano, fondano la casa di produzione Canana Films che insieme alla Cha Cha Cha Films di Cuarón, Iñárritu e del Toro, sono diventati i nuovi centri propulsivi di una delle cinematografie più interessanti al mondo.

Per chi vuole saperne di più sul cinema messicano:

Cinema del Messico


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