martedì 11 dicembre 2012

Recensione Flash: Bright Star


Anno e nazione di produzione: Gran Bretagna, Australia, Francia 2009

Distribuzione in Italia: 01 Distribution

Genere: Drammatico

Durata: 120 minuti

Cast: Ben Whishaw, Abbie Cornish, Paul Schneider, Kerry Fox, Thomas Brodie-Sangster

Regista: Jane Campion


Nel 1818, John Keats ha appena pubblicato il suo ultimo libro, Endimione. Protetto e grande amico del poeta Charles Brown, il giovane Keats vive circondato dall'arte e dalla ricerca del poetico. Trasferitosi a casa dell'amico, conosce Fanny Brawne, che diventerà sua vicina di casa. Dapprima entrambe diffidenti, Keats sognatore e Fanny realista, i due impareranno a conoscersi; galeotto fu il libro Endimione, i due si scopriranno simili, diversi da tutti e profondamente legati. John e Fanny, ora vicini e felici, ora lontani e tormentati, si fidanzeranno senza avere un futuro, volendo vivere di poesia e della bellezza del loro amore.


La regista Jane Campion, Premio Oscar per Lezioni di Piano, si avventura nella vita del poeta inglese, raccontandola tramite l'amore di Fanny Brawne.
La Campion è stilisticamente legata alla partecipazione della natura nelle vicende raccontate, così il film scorre tra i rami di un albero in fiore, tra i petali di un prato o sulla calda terra estiva di un bosco, che diventano custodi del forte sentimento di queste due anime affini.
Forse l'unico difetto del film sta nel voler rendere protagonista a tutti i costi Abbie Cornish, per la regista unico possibile aedo dell'amore tra il poeta e la sua musa. In alcuni punti  questa cosa l'ho avvertita un po' forzata e la Cornish intrappolata nel ruolo: la Campion voleva forse ricreare l'universo femminile di Lezioni di Piano. Ma in questo caso, più importante della musa è la poesia che ruba agli attori fotogrammi ed emozioni, e avvince e unisce Keats e Fanny. Brava comunque la Cornish. Splendido Ben Whishaw, un Keats bello e sognante.



"...eppur sempre fermo, sempre senza
mutamento sul vago seno in fiore
dell’amor mio, come guanciale; sempre
sentirne il su e giù soave d’onda, sempre
desto in un dolce eccitamento,
a udire sempre sempre il suo respiro
attenuato, e così viver sempre,
o se no, venir meno nella morte."


Il trailer:



Consigliato: Sì


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