lunedì 28 gennaio 2013

Empire


E' inutile: le storie dell'Antica Roma sono un chiodo fisso per me, e questo vale anche e soprattutto per i film e le miniserie TV basate su di essa.
Una di queste è la mitica fiction Empire, realizzata nel 2005 per la rete americana ABC, con protagonisti un giovane Santiago Cabrera (che in seguito diverrà famoso nel ruolo di Lancillotto nella serie TV inglese Merlin), Jonathan Cake, Vincent Regan (noto per i suoi numerosi ruoli in film storici ed epici, come quello di Eudoro, il vice di Achille in Troy, il capitano Artemis in 300 o ancora il re Cefeo nel film Scontro Tra Titani, per citarne alcuni) e la bella e brava Emily Blunt.


Tutto ha inizio con la storia del gladiatore di nome Tirone, il guerriero più forte delle arene dell'Impero Romano, interpretato da Jonathan Cake, che viene liberato da Giulio Cesare, impersonato da Colm Feore, di cui ne diventerà guardia del corpo. Ciò però purtroppo non basterà a salvaguardare il condottiero romano dalla morte: una congiura dei senatori, guidati da Bruto e Cassio, provocherà la morte di Cesare per evitare la nascita di un nuovo dittatore che poteva minare i diritti e le ricchezze della classe senatoriale.


Ciononostante, in punto di morte, Cesare confiderà a Tirone che Ottavio, il suo giovane ed irruento nipote, interpretato da Santiago Cabrera, va protetto a tutti i costi dai suoi nemici, poiché anche la sua vita è in pericolo. Il dittatore riesce quindi appena in tempo a strappare a Tirone la promessa di portare in salvo il giovane fuori città.
Tirone manda via da Roma anche sua moglie e suo figlio per assicurarsi che siano protetti e va a prelevare il ragazzo, riluttante, nella villa dove vive per poter intraprendere un viaggio irto di pericoli, alla ricerca dei potenziali sostenitori della causa di Ottavio contro il Senato.
Non sarà affatto un'impresa semplice, dato che il ragazzo sarà continuamente braccato dagli aguzzini dei senatori, guidati dal generale Rapax, specie dopo la scoperta del testamento segreto di Cesare, in cui vi è scritto che Ottavio, adottato dal defunto dittatore col nome di Ottaviano Cesare Augusto, dovrà prendere in mano le redini della Repubblica, con grandissimo disappunto di Marco Antonio, interpretato da Vincent Regan, fidatissimo generale al servizio di Cesare che si aspettava di ottenere tale nomina.


Dopo aver dunque letto il testamento, custodito dalla giovane vestale Camane, interpretata da Emily Blunt, già conosciuta in passato da Ottavio, i due fuggiaschi continueranno il loro viaggio, tra continue vicissitudini ed incomprensioni.


Ma il destino per molti è già scritto da tempo e non può essere cambiato, ed infatti Ottavio riuscirà a maturare, diventando un uomo forte e sicuro di sé, riuscendo a contrastare i suoi nemici, rappresentati prima da Bruto e Cassio e poi da Marco Antonio, riuscendo a compiere la missione affidatagli dallo zio defunto e divenendo quindi, dopo una lunga battaglia, il primo imperatore di Roma.


Invece Tirone, che per vari equivoci ed errori commessi dal giovane Ottavio si era unito a Marco Antonio, si riconcilierà col ragazzo e potrà finalmente tornare da suo figlio, unico sopravvissuto nel viaggio verso Cipro, la patria dell'ex gladiatore, divenendo un uomo libero ed il salvatore del giovane imperatore.


Tolte le solite ed inevitabili inesattezze storiche e la presenza di personaggi mai esistiti, come Tirone, questa miniserie statunitense, trasmessa in 6 puntate in America ed in 3 in Italia, è davvero magnifica ed emozionante e l'aspetto più commovente e struggente dell'intera trama è proprio il rapporto che si crea tra Tirone ed Ottavio, che per l'ex gladiatore diverrà come un figlio durante il loro lungo e travagliato viaggio.
Anche qui è presente l'ennesima solfa sulla misteriosa scomparsa della IX Legione romana, argomento già trattato in altri film come L'Ultima Legione, Centurion e The Eagle, ma per chi ama la storia di Roma di certo non sarà affatto un peso.
Vi consiglio dunque assolutamente di vedere questa fiction, augurandovi quindi buona visione!
Per Roma e con Roma!

INCURSIONI CINEMANIACHE

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